Concedersi il tempo di vivere il Collio, in provincia di Gorizia, per scoprire i colori, i profumi, i sapori e i silenzi di un paesaggio che accarezza i sensi … su due ruote, senza confini, coltivando emozioni senza confine fra pendii italiani e sloveni

Collio: un paesaggio da bere …

  Turismo d’autore  

Il progetto COLLIO 2009 - 2011 valorizzerà i percorsi ciclabili che attraversano il comprensorio per oltre 55 chilometri, lungo il percorso di monte, fra le suggestioni del vino e delle ciliegie, il percorso di valle attraverso i Castelli storici, il percorso urbanizzato che lambisce i paesi e i borghi del Collio.

Una terra di confine, da assaporare finalmente senza più confini, senza barriere doganali, immergendosi fra vigneti e pendii, fra sapori e profumi, lasciandosi ammaliare dalle suggestioni dei castelli storici, dalla storia e dalle tradizioni che si sono succedute in un vivacissimo crogiuolo di civiltà: è il Collio, l’antico “den Ecken” dei signori feudali tedeschi, un paesaggio che si estende all’estremo lembo orientale d’Italia, dal Friuli alla Slovenia, da Gorizia ai contrafforti montuosi. Milleseicento ettari trapunti di colline e piccoli borghi, un territorio che si è orgogliosamente caratterizzato per i vini, noti e pregiati, ai quali sin dal 1968 – fra i primi, in Italia - è stata riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata. Il Collio arriva sino alla Brda slovena, così come abbraccia quell’ideale linea di congiungimento, dai colli di San Floriano ed Oslavia, sopra Gorizia, ai pendii di Ruttars, Lonzano e Vencò, sulle sponde dello Judrio, che un tempo era chiamata a segnare, tangibilmente, il confine fra l’Italia e l’Austria.

Il Collio rientra nell’amministrazione della Provincia di Gorizia, e il nuovo progetto “Collio: un paesaggio da bere“ si schiude quest’anno ai turisti per iniziativa dell’Assessorato al Turismo e Cultura della Provincia: la sfida è quella di “raccontare”, e portare all’attenzione dei nuovi visitatori, un paesaggio, un territorio e gli uomini che hanno saputo esprimere, nel tempo, un’eccellenza rinomata in tutto il mondo - quella dei Vini Collio DOC – nella consapevolezza che, dietro ai grandi vini, esiste un territorio forte e straordinariamente armonioso, tutto da scoprire e da gustare coltivando emozioni senza confine, fra pendii italiani e sloveni. Il Collio, paesaggio storico e culturale prima ancora che naturalistico, si propone come un territorio originale e unico: una terra che i suoi abitanti hanno chiamato, per secoli, allo stesso tempo in lingua germanica, slava e romanza.

Un comprensorio, quello del Collio, che ha come capitale Cormons, cittadina ai piedi del Monte Quarin, dove le case sono talmente graziose e curate da sembrare dipinte, e dove si respira un piccolo afflato di nostalgia per i trascorsi austro-ungarici. Rispettosa del suo tesoro storico e artistico, Cormòns conquista con le sue enoteche, le aziende e cantine adagiate ai piedi del Quarin, divenute punto di riferimento per i visitatori attratti dal mondo dell’enogastronomia. Fra Cormons e i vicini centri del Collio – Capriva del Friuli, Cormons, Dolegna del Collio, Gorizia, Mossa, S. Floriano del Collio, S. Lorenzo Isontino - si stendono i vigneti dei “grandi bianchi”, e trova sede un’impressionante concentrazione di aziende vitivinicole di altissima qualità. Dalle sfumature dei diversi terreni e dei tanti vitigni, ecco il Friulano (che abbiamo tutti conosciuto e apprezzato come Tocai, sino allo scorso anno), ecco il Pinot bianco e il Pinot grigio, lo Chardonnay, il Sauvignon, la Malvasia, il Traminer e la Ribolla. Vini che si sposano ai sapori tradizionali del Collio, ma che possono essere squisitamente abbinati a carni e a pesce declinati nei piatti di tradizioni altre e disparate.

Da quest’anno, il Collio invita a scoprire il suo paesaggio anche su due ruote, in vespa o in bicicletta: il progetto COLLIO 2009 - 2011 valorizzerà infatti i percorsi ciclabili che attraversano il comprensorio per oltre 55 chilometri, descrivendo tre peculiari itinerari: il percorso di monte, fra le suggestioni del vino e delle ciliegie, il percorso di valle attraverso i Castelli storici, il percorso urbanizzato che lambisce i paesi e i borghi del Collio.

COLLIO SU DUE RUOTE: NUOVE STRATEGIE PER GLI ITINERARI

La sinergia avviata dalla Provincia di Gorizia con l’architetto paesaggista Andreas Kipar ha permesso di individuare alcune linee guida e veri e propri punti di riferimento su cui basare la progettazione di nuove strategie per gli itinerari su due ruote che offrono un ottimale approccio alla scoperta del Collio ed alla sua promozione turistica. Sono stati messi a fuoco i punti di forza che caratterizzano questa porzione di territorio, ossia le colline, la piana di Preval e gli insediamenti urbani, e si è deciso di suddividere l’intero territorio in tre ampi ambiti: ambito di Monte, ambito di Pianura e ambito Urbanizzato. Si arriverà così, nei prossimi due anni, alla valorizzazione di una rete di percorsi connessi fra loro, caratterizzati da un paesaggio che cambia lungo il loro tracciato, e consente la fruizione di diverse tipologie di utenze, a seconda del tipo di itinerario che ciascuno sceglierà».

PERCORSO DEL VINO E DELLE CILIEGIE (strada di monte) - Andare per il Collio significa immergersi in un paesaggio da vivere e da gustare con cinque sensi: la vista si incanta davanti ai vigneti, alternati come in un patchwork a pianure coltivate, e ai boschetti di roverella o acero bianco; l’udito si immerge nel silenzio della quiete, si lascia accompagnare dal canto degli uccelli, dal lieve scrosciare di piccoli corsi d’acqua che punteggiano le colline; intanto, dalle pianure, arrivano i profumi dei fiori di campo, delle rose che ornano i vigneti, dei ciliegi in fiore lungo alcune strade e dei castagni; la campagna, sul Collio, si può toccare, scorerrendo fra i polpastrelli la ponka, quella terra rossa capace di generare i grandi vini bianchi, o accarezzando le spighe di grano dei campi del Preval; e naturalmente il gusto si esalta, a contatto con la pienezza succosa dell’uva matura, con il nettare prelibato del miele locale e il prosciutto affumicato di Cormons, abbinato a un inconfondibile bicchiere di Collio bianco, e affiancato alla inesauribile tentazione dei piatti della tradizione locale. La strada delle ciliegie tocca aree boschive, aree umide e radure. Il tracciato si articola in una trentina di chilometri, prevalentemente asfaltati e in uso promiscuo, e prevede dislivelli, anche rilevanti, per l’alternanza delle colline con la piana del Preval. Un percorso chlambisce il territorio sloveno e consente di poter visitare anche la vicina Brda, nella zona di Restocina, Vencò, Plessiva, Valerisce, Gradiscutta e San Floriano. Il panorama è sempre di preziosa suggestione, con i vigneti sui declivi, pianure coltivate e piccoli, fascinosi borghi rurali che offrono l’occasione per visitare cantine ed agriturismi, per gustare i cibi tipici e pernottare in campagna. Davvero numerose le opportunità di sosta, nel parco di Piuma a ridosso di Gorizia o presso i laghetti del Preval, o ancora nel Bosco di Plessiva vicino a Cormons.

PERCORSO URBANIZZATO (strada dei borghi e dei paesi) - Il Collio è noto per i suoi grandi bianchi, ma è prima di tutto un territorio ricco di bellezze e peculiarità paesaggistiche, habitat ideale per la vite e le colture a seminativo, puntellata di aree boschive e piccoli laghetti. La strada dei paesi e dei saperi attraversa l’intero territorio e permette di assaporare queste specialità naturalistiche in un vero e proprio percorso di esperienza culturale, che si può affrontare su due o quattro ruote partendo dalla periferia del capoluogo isontina - Gorizia, zona Piedimonte – addentrandosi nei borghi e nei piccoli agglomerati urbani, che animano la piana del Preval. Si incontrano in questo percorso la chiesetta di San Marco in Preval e la chiesetta di San Giorgio sopra la borgata di Brazzano, la chiesetta della Subida in Cormons o ancora la chiesa di San Giuseppe a Dolegna del Collio: tappe di vivissimo interesse per approfondire la storia e le tradizioni locali. I borghi rurali che via via si incontrano sono a loro volta testimonianza della realtà agreste del comprensorio. Per approfondire la storia e le tradizioni del Collio, suggeriamo le visite, a Cormons, alla Cjase da Plef Antighe - Casa della Pieve Antica, una struttura museale in cui sono custoditi dipinti, paramenti e sculture sacre, nonchè al Museo civico del Territorio.

Il Collio si può anche vivere, e scoprire, scegliendo l’esperienza davvero indimenticabile di una bella passeggiata a cavallo, partendo dal parco Piuma di Gorizia, o dall’azienda Subida di Cormons, o ancora da Mossa, in zona Preval. Un percorso prevalentemente pianeggiante, con tratti impegnativi che permettono di raggiungere rigeneranti aree belvedere, come la chiesa della Beata Vergine sul Monte Quarin, che nelle giornate più limpide permette di distendere la vista fino al mare. Poiché “sapere” vuol dire anche “tradizione” , il tracciato offre l’opportunità di itinerari che schiudono molte aziende produttrici di vino e di specialità agro-alimentari, miele salumi e formaggi. Complessivamente, il percorso ciclabile di questo tracciato copre circa 58 chilometri.

PERCORSO DI VALLE (strada dei Castelli) - Un percorso che congiunge Gorizia con i vicini comuni dell’area collinare, toccando i principali centri urbani. Il Collio viene così vissuto con diverso approccio: si entra nei paesi, si partecipa alla storia e al vissuto delle comunità locali. Soprattutto, si possono visitare i castelli storici e talvolta persino soggiornarvi. Prima tappa d’obbligo è il maniero medievale di Gorizia, testimonianza medioevale della città, quindi si prosegue verso il castello di S. Floriano del Collio, di cui si ha notizie sin dall’undicesimo secolo, e che è divenuto riferimento per la ristorazione e l’ospitalità del comprensorio. E ancora si incontrano il castello di Spessa di Capriva, che risale al 1500, e quello di Trussio a Dolegna del Collio, ancora più antico, databile intorno al 1200, e infine il castello di Ruttars, identificabile come borgo fortificato dalla fine del ‘200. Nei pressi di S. Floriano del Collio e di Capriva sono operativi anche due rinomatissimi campi da golf. Di interesse storico anche la vittoriana villa Russiz, a Capriva, costruita dai conti La Tour, noti per aver portato i vini francesi in Friuli. Ospedale militare durante la prima guerra mondiale, dal 1919 Villa Russiz divenne l´Istituto Orfane di Guerra "Adele Cerruti", cha ancor oggi mantiene tale funzione, ospitando altresì un importante cantina. Non lontano, sorge Russiz Superiore, nata su un antico castello appartenuto ai conti di Gorizia fra il XII e il XIII secolo e poi alla nobile dinastia dei Thurm und Taxis. Il tracciato dei Castelli, della lunghezza di circa 25 chilometri, lambisce le colline del Collio, e schiude la visione di un paesaggio urbanizzato che si addentra lungo pendii coltivati a vite. Fra Cormons e Dolegna si costeggia il fiume Judrio, attraversando piccoli tratti di bosco, e scoprendo insospettabilmente, fra un vigneto e l’altro nuove aziende e accoglienti agriturismi.

PERCORSI SU DUE RUOTE: COLLIO IN VESPA, ITINERARI CICLOTURISTICI

Su due ruote il Collio si può gustare davvero piacevolmente: anzi, quella delle “due ruote” è la filosofia forse più congeniale alla scoperta di questo territorio che non conosce più confini fra Italia e Slovenia, e dove ‘sconfinare’ è anzi l’aspetto più congeniale alla conoscenza dei luoghi, della storia, delle tradizioni comuni alle genti del Collio.

Collio in Vespa è un’iniziativa recente, ma già entusiasticamente accolta dalle aziende del Collio, che mettono a disposizione di turisti e visitatori una cinquantina di vespe fiammanti, per ‘curvare’ dolcemente lungo i saliscendi, fra boschi e vigneti. Info: www.collioinvespa.it

Per gli amanti delle cicloruote, sono già numerosissimi i percorsi disponibili, articolati nelle tre “strade” sopra indicate di monte (strada del vino e delle ciliegie), di piano (strada dei castelli) e di collina (strada dei saperi e dei paesi). Segnaliamo alcuni itinerari, che si articolano fra l’uno e l’altro percorso:

- strada di monte con i tratti ciclo-percorribili di Gorizia-S. Floriano, S. Floriano-Giasbana, Giasbana-Dolegna e la strada di schedina per s. Floriano del Collio, prevalentemente in salita

- strada dei castelli, con gli itinerari dei laghetti rossi, l’itinerario del Versa, la variante del Quarin, le strade di Pradis e poi parte della strada dei castelli Lucinico Giasbana per entrare nel piano del Preval

- strada dei saperi e dei paesi con la strada di Vencò,l’ itinerario di Scriò, l’itinerario di Lonzano, l’itinerario di Mernico, l’itinerario complessivo del Collio Gorizia – Lucinico, Subida-Cormons, Cormons-Brazzano

INFO TURISTICHE: Turismo Fvg - www.turismo.fvg.it - Consorzio Turistico Gorizia Isontina - info@gois.it.

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