Roma, periferia est della capitale. Nessun apprendimento vale qualcosa se toglie la gioia, diceva Pestalozzi, l´educatore che da il nome alla scuola romana in cui è ambientato il film, in questo liceo classico pubblico, oggi, regnano degrado e diseducazione. Tra aule e banchi luridi, porte sfondate, noia e declino attanagliano sia gli studenti che i professori demotivati, che condividono anche la droga con gli allievi.
Tra gli studenti si pone in particolare evidenza Alex Donadei (Fulvio Forti), popolarissimo e amato dai compagni, cui distribuisce pasticche colorate durante la ricreazione, e per questo tanto più avverso ai docenti. Alex, considerato uno studente problematico, senza passioni né aspirazioni, un giorno, sotto l´effetto di quella stessa droga che distribuisce a scuola, sale fino al quinto piano dell’istituto e si getta giù restando fortunatamente illeso.
Ma Alex è un ragazzo dai molteplici talenti, in particolare per la musica, ma con problemi familiari e di droga che la professoressa di scienze Daria Quarenghi (Valeria Golino) e il professore di italiano Aldo Talarico (Vincenzo Amato) - marito e moglie in crisi e insegnanti nello stesso istituto professionale - cercheranno di salvare da genitori irresponsabili e da una vita fallita.
Salvare uno studente come Alex non è impresa facile, ma del resto
Il film è stato realizzato dopo una ricerca durata tre anni, in cui il regista ha fatto un video diario nella scuole romane. Jalongo ha voluto così denunciare la situazione di apatia e abbandono che attanaglia l’ambiente scolastico.
Il film, drammatico, crudo e duro, è stato presentato in concorso al Festival di Roma.
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