Nasce Musto Italia

Da gennaio 2011 MUSTO, il produttore del miglior abbigliamento tecnico da vela al mondo, avrà una gestione diretta del mercato italiano: si fonda così la MUSTO ITALIA.

Il brand MUSTO nasce in UK nel 1964, anno in cui Keith Musto, il suo fondatore, ha vinto la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Tokyo al timone di Lady Clare.

Keith ingegnere e velista ha applicato la sua esperienza diretta sul campo di regata alla tecnologia creando una linea di abbigliamento tecnico assolutamente innovativa per quei tempi dando vita a un nuovo modo di andare in barca.

I materiali utilizzati uniti al design moderno hanno riscosso subito successo. Anche in Italia il marchio, importato per la prima volta nel 1986 da Franco Pivoli, ha conquistato il favore dei velisti e negli anni si è posizionato come leader indiscusso del mercato tecnico, scelto dai migliori navigatori del mondo da Grant Dalton a Mike Golding e Ellen MacArthur.

Il cambiamento strutturale dal 2011 porterà una gestione diretta dei clienti, questo per favorire una maggiore penetrazione del mercato italiano. La rete vendita rimarrà invariata, risultato della fiducia attribuita all’attuale distribuzione, ma si annunciano iniziative volte a un aumento dei volumi di vendita: la nuova collezione casual, presentata al prossimo Pitti Uomo (Firenze, 11-14 gennaio 2011) sarà rivolta a un pubblico più ampio rispetto alla nicchia amante dello yachting.

Nigel Musto, CEO di Musto, nel dare l’annuncio all’interno dell’azienda ha dichiarato: l’Italia è un mercato importante a cui dobbiamo dedicare molta attenzione, per questo abbiamo deciso, in accordo con l’attuale distributore Franco Pivoli di attuare una politica di gestione diretta che ha dato la nascita a Musto Italia. Conclude inoltre: Dopo la Francia e la Spagna, si aggiunge un altro passaggio verso la creazione di un’azienda multinazionale.

Franco Pivoli dirigerà la nuova struttura, la gestione delle relazioni esterne. L’attività di ufficio stampa è stata assegnata all’agenzia Conca Delachi. Il progetto è seguito da Alice Pivoli con la supervisione di Federica Delachi.