Tarsem Singh rielabora la famosa favola dei fratelli Grimm

Biancaneve di Tarsem Singh

  Cultura e società   

Il titolo originale del film diretto dal regista indiano Tarsem Singh è Mirror Mirror, ma in Italia è stato tradotto semplicemente in Biancaneve, nelle nostre sale a partire dal 4 aprile.

Singh mette in primo piano la perfidia di una crudele strega divenuta Regina a seguito di un matrimonio di convenienza, che, dopo la scomparsa dell’amatissimo Re (Sean Bean), assume il controllo del regno e tiene la bellissima figliastra diciottenne, Biancaneve (Lily Collins), rinchiusa nel palazzo per rubarle il trono.

La Regina Cattiva, impersonata dalla favolosa Julia Roberts, non è mossa dalla vanità, ma dall’assoluta brama di potere: vuole, infatti, controllare il regno e la bellezza è il mezzo per raggiungere il suo scopo.

La Regina Cattiva riesce a far passare quasi in secondo piano la povera Biancaneve, che, nel corso del film, è anche capace di combattere, spinta anche dai suoi “piccoli aiutanti”, per ciò in cui crede: l’amore della sua vita, il giovane Principe Andrew Alcott (Armie Hammer), e la rinascita del suo Paese distrutto dalla crisi economica nella quale la Regina Cattiva lo ha sprofondato.

Come nella favole, anche nel film, la Regina Cattiva è vanitosa e superba, non tollera di avere rivali in bellezza e … quando il suo Specchio Magico le rivela che Biancaneve è ufficialmente “la più bella del reame” la Regina ordina ai suoi sicari di abbandonare Biancaneve nella foresta, dove una bestia famelica attende con impazienza una nuova vittima. Ma la giovane scampa alla morte, e trova rifugio presso una banda di bizzarri ladruncoli, che la accolgono e fanno di lei un’agguerrita spadaccina, pronta a combattere per sottrarre alle grinfie della matrigna il suo regno.

Nel film l’affascinante e ricco Principe Azzurro è interpretato da Armie Hammer.

Particolarmente interessanti i sette nani – Butcher, il macellaio (Martin Klebba), Grimm (Danny Woodburn), Half-Pint, Mezza Pinta (Mark Povinelli), Napoleon (Jordan Prentice), Wolf, Lupo (Sebastian Saraceno), Chuckles, Risata (Ronald Lee Clark) e Grub, Mangione (Joe Gnoffo) – che non lavorano in miniera, ma, dopo esser stati rifiutati ed emarginati dalla società per la loro altezza ed il loro aspetto, sono diventati dei briganti.

La commedia è magica ed avventurosa.

GS

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