Chef, un film di Daniel Cohen

Jacky Bonnot (Michael Youn) ha 32 anni, è amante della buona cucina, ha molto talento e sogna di aprire un ristorante. Nel frattempo, però, la sua situazione finanziario lo costringe ad accettare dei lavoretti nelle brasserie della città che non riesce mai a tenere: le sue raffinatezze e la sua intransigenza gastronomica, purtroppo, non si adattano alle necessità di locali, che offrono pasti veloci ed economici, e di una clientela, per la quale il cibo è solo una breve parentesi tra i vari impegni della giornata.

Dopo l’ennesimo licenziamento, Jacky, mentre lavora come imbianchino in un ospedale, incontra per caso Alexandre Lagarde (Jean Reno), chef di fama internazionale, pluripremiato, che gli offre di collaborare con lui nella sua catena di ristoranti, che è minacciata dal gruppo finanziario proprietario, incarnato dall’avido amministratore delegato che già medita di liberarsi di Lagarde per dare spazio a una cucina più industriale.

Uniti dalla passione per le ricette della tradizione francese i due affrontano la sfida con le nuove tecniche di cucina molecolare per salvare l’onore e la gestione del ristorante più famoso di Parigi .... La sopravvivenza dell’arte del grande chef e della sua idea di cucina si trovano, così, inaspettatamente, nelle mani di Jacky.

Molto spazio è dato alla sfarzosa rappresentazione delle portate, con i contrasti tra la cucina industriale e quella d’autore, incarnata dal personaggio interpretato da Reno, e tra quella cosiddetta "molecolare" e quella artigianale, con l’inventiva del protagonista a fungere brillantemente da sintesi. 

Il film sceneggiato e diretto da Daniel Cohen è una raffinata commedia, pensata appositamente per il grande pubblico, ottimamente interpretata da Jean Reno, sempre carismatico nel suo agire burbero ma umano, e da Michael Youn, che conferma il suo ottimo talento comico.