L’ottavo festival internazionale d’arte e teatro per bambini e ragazzi offre lo spunto per una vacanza all’insegna dell’Ecoturismo nel Parco del Mincio

Mantova: Segni d’infanzia, dal 30 ottobre al 3 novembre 2013

  Cultura e società   

L’ottava edizione di Segni d’infanzia, festival internazionale d’arte e teatro per bambini e ragazzi dai 18 mesi ai 18 anni, porterà a Mantova, dal 30 ottobre al 3 novembre, compagnie italiane e straniere tra le più innovative, tempo dedicato alla cultura da vivere in famiglia, artisti riconosciuti che si confrontano con i più piccoli e progettualità per la candidatura di Mantova a Capitale Europea della Cultura 2019.

Il progetto festival, infatti, tesse insieme a enti e associazioni del territorio la rete di idee che porta verso la rinascita della città come “Nuova Corte d’Europa”, meta di viaggi culturali e di inediti itinerari attraverso una nuova e moderna rilettura del suo patrimonio, non solo artistico, ma anche naturalistico.

Il simbolo della manifestazione, nell’interpretazione grafica di Alessandro Bergonzoni, è quest’anno il ragno, animale artista che, esso stesso gioiello della creatività della natura, è capace di produrre tele articolate, perfette e resistenti, che sono vere e proprie opere d’arte. Affermato dalla scelta di affidare al ragno l’immagine identificativa di questa edizione, il nesso tra le tematiche al centro del festival e lo sconfinato patrimonio offerto e conservato dalla Natura si rafforza dalla partnership col Parco del Mincio, scrigno di spunti e pacchetti dei quali approfittare nel corso del lungo week-end festivo scelto da Segni d’infanzia per consentire alle famiglie di godersi gli eventi senza la preoccupazione di saltare il lavoro o la scuola.

Anche Parco del Mincio, che custodisce e tutela un patrimonio paesaggistico, naturalistico e avifaunistico eccezionale, aderisce al progetto Mantova 2019 e si propone di aumentare i suoi sforzi per valorizzare l’identità di wet land e il legame identitario del territorio mantovano con l’acqua in quanto elemento che raccoglie sia la millenaria storia agronomica locale che quella culturale e del paesaggio, e vuole trasformare le terre dei Gonzaga nella culla europea del “vivere i luoghi d’acqua dolce”.

Se il settecentesco Teatro Bibiena, Palazzo Ducale, la Loggia del Grano, le scenografiche piazze della città e naturalmente il Palazzo dei Bambini, nell’ex-convento benedettino della Basilica di Sant’Andrea, sono solo alcuni degli spazi che si popolano di eventi e spettacoli, il Parco del Mincio, alla soglia del trentesimo anniversario, programma numerose escursioni guidate a piedi, in canoa, in bicicletta, in barca e propone sette tipologie di pacchetti, virati verso i colori di arte, natura e tradizioni, benessere e piacere del palato, speciale famiglie, sport, natura e sapori, navigazione, cultura ed enogastronomia, corsi di cucina e “adventure” (www.parcodelmincio.it/pacchetti.php), ma, sempre e comunque, all’insegna dell’ecoturismo. Punta ad esempio sull’originalità e sulle tradizioni il tour tra vendemmia e antichi mestieri tra le colline di Cavriana e Rivalta. Altre proposte seguono le vie d’acqua, tra Mincio e Po e portano lontano, ed altre ancora propongono fughe romantiche dal sapore wellness o incursioni nell’arte culinaria e nelle ceramiche dei Gonzaga. Alla meta Destinazione EDEN Valli del Mincio – riconoscimento europeo ottenuto nel 2009, terza classificata in Italia - il Parco ha dedicato 3 itinerari: il “Gran tour nelle Valli” - ispirato ai gran tour ottocenteschi, su 34 km, da percorrere in bici e in barca - “Al cuore delle valli” scivolando sull’acqua - viaggio alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi del Parco, per ammirare rare specie di uccelli fino al punto in cui lo skyline della città di Mantova si mostra in tutta la sua imponenza – e “Le Valli nascoste di Soave” - itinerario guidato in sella a una bici o a cavallo, in uno scenario tra terra e acqua dove si incontrano ambienti prettamente agricoli, verdi prati stabili e luoghi estremamente suggestivi. Per gli amanti della storia e delle sue pagine belliche, il nuovo itinerario “Forti, castelli e torri: il Mincio e la guerra” è un percorso tra le numerose fortificazioni che ricordano il ruolo cruciale di cerniera di collegamento tra Veneto e Lombardia rivestito dal Mincio. Infine, l’itinerario ArcheoMincio – articolato in 4 percorsi all’interno di territori un tempo abitati da celti, goti, etruschi, romani e longobardi - nasce per far affiorare la consapevolezza dell’immenso patrimonio storico-archeologico che il bacino del fiume, nel tempo, ci ha restituito. Dall’arco delle Colline Moreniche a scendere nella pianura padana.Arte e natura, ma anche natura a teatro con Segni d’infanzia, dove va in scena, grazie al sostegno del Parco del Mincio, lo spettacolo “La pietra e il bambino”, ultima produzione di Teatro Gioco Vita, in cui i paesaggi naturali, gli animali e i suoni che li popolano, fanno da sfondo a una bella favola che ricorda come la vita animi ogni cosa. Anche una semplice pietra. 

Info: Segni D’infanzia - Associazione Artistica e Culturale - via Volta 9/11, 46100 Mantova - Tel. 03761511955 - segreteria@segnidinfanzia.org - www.segnidinfanzia.org.

G. Scotti

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