Un programma turistico transfrontaliero sul patrimonio del Fronte Isontino

Rivivi il fronte isontino in bici a Milano

  Turismo d’autore  

In occasione del centenario dell’attentato di Sarajevo (28 giugno 1914) che diede l’inizio alla Prima guerra mondiale, il 26 giugno 2014 l’Ufficio del Turismo Sloveno ha presentato un iniziativa che ha portato i giornalisti milanesi (e non) alla scoperta delle vie di Milano che tanti forse non sapranno, portano i nomi legati al Fronte Isontino (come ad esempio Viale Isonzo, Viale Sabotino, Viale Monte Nero e altri).

Il 28 giugno 1914, durante una visita ufficiale a Sarajevo l’erede al trono dell’Impero austro-ungarico, l’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie, la duchessa Sofia sono stati assassinati. A sparare i colpi è stato il diciannovenne serbo Gavrilo Princip, membro dell’organizzazione segreta Mlada Bosna (Giovane Bosnia) che mirava all’unificazione dei popoli jugoslavi e alla caduta della monarchia.

L’attentato è stato assunto dal governo di Vienna come un’occasione di guerra con la Serbia, che è stata incolpata per il fatto e così il 28 luglio 1914 l’Impero austro-ungarico le ha dichiarato guerra. Nel primo anno di guerra che ha colpito l’Europa, l’Italia, nonostante la Triplice alleanza con l’Austria-Ungheria e la Germania, rimase neutrale. Con il firmare in segreto del Patto di Londra con le Forze dell’Intesa invece, è uscita dall’alleanza e il 23 maggio 1915 ha dichiarato guerra all’Impero austro-ungarico. Questo fece sì che si apri un fronte lungo 600 km che correva dal passo dello Stelvio sul confine tra Svizzera-Italia e Austria fino a raggiungere il Golfo di Trieste nel mar Adriatico.

90 km di fronte lungo il fiume Isonzo - dal monte Rombon all’Adriatico venne chiamato il Fronte d’Isonzo (o Fronte Isontino).

A seguire il giro in bici si è svolta la conferenza stampa, durante la quale, i presenti Gorazd Skrt, direttore del Ufficio del Turismo Sloveno di Milano e il direttore dell’Agenzia TurismoFVG, Michele Bregant hanno presentato il progetto di cooperazione tra la Slovenia e l’Italia (Unico territorio, unico prodotto). Si tratta della promozione del programma turistico transfrontaliero che riguarda il patrimonio del Fronte Isontino. Il programma viene presentato tramite pacchetti turistici transfrontalieri che portano gli interessati alla scoperta di luoghi che nascondono il ricco patrimonio culturale e naturale lungo l’allora Fronte Isontino. Il Fronte ha lasciato dietro a sé numerosi resti che sono rimasti in un ottimo stato di conservazione. I cimiteri militari, le caverne, le trincee, gli ossari, le cappelle, i sacrari, i musei all’aperto ed altri monumenti che rappresentano un importante patrimonio materiale ed immateriale della storia europea.

A finire la conferenza stampa, Miha Uršič, rappresentante della Fondazione Le vie della Pace nell’Alto Isonzo, ha spiegato la missione è i progetti della Fondazione, la quale è stata costituita nel 2000. Assieme all’Istituto per la salvaguardia del patrimonio culturale e ad esperti restauratori e conservatori, ripristina i monumenti commemorativi del periodo della Prima guerra mondiale e si occupa di attività di studio e di ricerca e di visite guidate nei luoghi del Fronte Isontino.

Info: Ente Sloveno per il Turismo - Tel 02 29511187 - www.slovenia.info.

 Versione stampabile




Torna