Una cittadina appartata in Brandeburgo, a pochi chilometri da Berlino

Potsdam: un rifugio “senza pensieri”

  Turismo d’autore  

Qui si è svolta una parte importante della storia del 900: la presa del potere da parte del nazismo, la firma di trattati di rilevanza mondiale. Ma oggi Potsdam, situata in Brandeburgo, a pochi chilometri da Berlino, ha l’aspetto idillico e rilassante di una cittadina appartata, adatta ad accogliere una breve evasione. Un centro storico compatto, palazzi armoniosi, in stile barocco e neoclassico, colori pastello, lunghi viali alberati, quartieri a mattoni rossi, belle piazze ombreggiate. E soprattutto, in questa che è la Venezia del nord, la sorprendente estensione di acque navigabili, il fiume Havel che si allarga nel lago Tiefer See, i ponti che attraversano i canali, battelli che organizzano percorsi da una a quattro ore, costeggiando i parchi che circondano la città, dove affiorano tra il verde cupole e torri. Il gioiello fuori città è in assoluto il famoso castello Sans Souci, in un parco enorme disseminato di splendide costruzioni, residenza estiva di Federico il Grande di Prussia, costruito nel 1747 come luogo di svago “senza preoccupazioni”, appunto. E’ il gioiello dello stile rococò tedesco, patrimonio mondiale dell´umanità dell´Unesco, librato su sei terrazze di un vigneto verde. I castelli cittadini di Berlino e Potsdam erano troppo grandi, la vita di corte troppo vincolante: Sans Souci attraeva il re con le sue dimensioni armoniose, una sala marmorea ovale dove si tenevano le leggendarie tavole rotonde alla presenza di Voltaire e di celebri musicisti. A Sans Souci nacque lo stile rococò federiciano, in un raffinatissimo gioco alterno di arte e natura, per il quale il re stesso aveva ideato una decorazione naturalistica unitaria per mobili, stoffe, pareti e soffitti, fino ai pavimenti a intarsio. Nella sala dei fiori vive una luce giallo solare, nelle stuccature dei soffitti le divinità si incontrano per idilli bucolici. Lo spensierato paradiso culmina nell´ampio parco che si stende ai piedi del vigneto: dal parterre barocco con la fontana, lungo i viali fiancheggiati da sculture e padiglioni, attraversando l’esotico dorato padiglione cinese, si arriva al Palazzo Nuovo del 1769 che, con le sue 200 stanze e 400 figure a decorare la facciata, è il manifesto architettonico del potere prussiano alla fine della vittoriosa guerra dei sette anni.

Ulteriori informazioni: www.reiseland-brandeburg.de - www.potsdam-park-sansosuci.de

Eppure Potsdam, che oggi appare così rilassante e tranquilla, è stata la capitale di uno stato militare come la Prussia, dove il re soldato Federico Primo aveva fatto costruire il primo palazzo reale e aveva imposto ai cittadini di accogliere in casa i soldati dell´esercito per i quali poi furono costruite caserme imponenti. Così Potsdam, città/guarnigione, alternava caserme severe in mattoni rossi dai frontoni triangolari a bellissime ville rococò. Da qui presero slancio il regno e poi l´impero prussiano, da cui i vari Federico e Federico Guglielmo si succedettero come re e poi come Kaiser vittoriosi, estendendo i loro territori fino alle frontiere e al cuore dell´impero austroungarico. Qui però avvenne anche la conclusione dell´impero con la sconfitta alla fine della prima guerra mondiale. Federico il grande fu il sovrano più illuminato, educato in lingua francese, appassionato di studi filosofici, amico di Voltaire che ospitò per tre anni alla sua corte. I suoi modelli culturali spaziavano dalle antichità classiche ai pittori veneziani, da Watteau agli stili orientali, tutti utilizzati all´interno dei palazzi in città e nella residenza estiva. Allo stesso modo gli stranieri si integravano in città. Il quartiere olandese, perfettamente conservato con le tipiche case di mattoni rossi sottolineati da nervature bianche e frontoni a volute, fu costruito per attrarre residenti olandesi: oggi è il quartiere più vivace e pittoresco di Potsdam, pieno di ateliers artistici, pub, ristorantini tipici e cioccolaterie.

Il quartiere Alexandrovska ha una serie di case in legno dalle decorazioni a intaglio e balconi fioriti che ospitavano i suonatori russi arrivati a Potsdam dopo lo stretto legame creato con il matrimonio del re Federico Guglielmo III con la principessa figlia dello zar. Potsdam conserva anche importanti tracce del passato più recente. Nella residenza di Cecilienhof si svolse la conferenza di Potsdam nel 1945. Da lì derivò la separazione del mondo in due blocchi contrapposti. In questa zona, cuore della ex DDR, a 40 km dalla delicatissima area berlinese, fu costruita una parte del muro di divisione e proprio nel parco di Cecilienhof, protetto assolutamente da torri di guardia invalicabili, sorgeva il quartiere generale del KGB, che aveva occupato più di 100 ville preesistenti. E sul lago Jungfernsee, dove adesso passano i battelli turistici per pigre passeggiate al sole, si stende il famoso ponte Glienicker Brucke, luogo di consegna delle spie dei due blocchi, immortalato in alcuni celebri film degli anni ’60.

Le vacanze attive in questa regione del nord della Germania, il Brandeburgo, riserva ben 15 aree protette, migliaia di laghi e decine di migliaia di chilometri dei corsi d´acqua che invitano a fare tour in canoa, in vela o sulle barche in stile vichingo. Berlino é la porta di accesso al Brandeburgo facilmente raggiungibile in aereo grazie a tre aeroporti e alla compagnia aerea nazionale Lufthansa www.lufthansa.com. Sui voli europei Lufthansa offre vantaggiose tariffe a 99€ tutto incluso.

Per informazioni turistiche: Ente Nazionale Germanico per il Turismo - tel. 0226111598 www.vacanzeingermania.com

Franca Dell’Arciprete Scotti

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