Il progetto lanciato dalla collaborazione del Gruppo Luxottica con Scott Schuman, fotografo, blogger e fondatore di The Sartorialist

Luxottica “Faces by The Sartorialist”

  Moda e tendenze  

Dopo il lancio ufficiale nel mese di Giugno del progetto “Faces by The Sartorialist”, nato dalla collaborazione del Gruppo Luxottica con Scott Schuman, fotografo, blogger e fondatore di The Sartorialist, ecco il personaggio icona scelto per l’Italia: Angelo Flaccavento.

Il progetto digitale ha preso il via a giugno 2014 su www.facesbythesartorialist.com e sull’account Instagram @facesbythesartorialist.

Vagando tra le capitali mondiali della moda, quali New York, Milano, Rio de Janeiro, Shanghai e Parigi, Scott Schuman ha scelto per i suoi scatti inconfondibili soggetti intriganti e di tendenza che indossano occhiali da vista.

Già da qualche anno, gli occhiali da vista non sono più soltanto una necessità concreta, ma anche un accessorio essenziale per definire lo stile e la personalità di chi li porta. The Sartorialist, il blog fotografico lanciato da Schuman nel 2005, è stato il primo della sua categoria a ritrarre il mondo dello stile in un contesto più quotidiano, naturale e spontaneo: strappando la moda ai suoi ambienti rarefatti, Schuman l’ha resa accessibile al pubblico più ampio che si potesse immaginare.

Il risultato è un confronto su scala mondiale tra persone attente al proprio look e dotate di uno spiccato senso estetico.

Sono state selezionate icone della creatività, attive in vari campi artistici tra Stati Uniti, Italia, Francia, Regno Unito, Cina, India e Brasile. Il nostro paese è rappresentato appunto da Angelo Flaccavento, figura di spicco e noto critico di moda.

Flaccavento ha interpretato l’eyewear attraverso il proprio mezzo espressivo, dando vita a creazioni che sono attualmente presentate al pubblico tramite post sul sito “Faces By The Sartorialist” .

QUATTR’OCCHI ovvero: riflessioni a cuore aperto di Angelo Flaccavento sui pregi degli occhiali. - dice la Flaccavento - Grazie ai geni paterni, mi ritrovo ad essere relativamente basso e decisamente scorbutico. La mia stempiatura peggiora pericolosamente ogni giorno che passa e porto gli occhiali da vista da che ho varcato la soglia dell’età adulta. Alla veneranda età di quarantadue anni e dopo quasi trentasette trascorsi a condividere qualunque esperienza con questo utile quanto invadente gingillo, fatico a ricordare i bei tempi in cui riuscivo a vedere un amico da lontano o guardare un film sul grande schermo senza alcun ausilio ottico. In compenso, nel frattempo mi sono guadagnato l’inestimabile opportunità di modificare il mio aspetto - e, quindi, la percezione della mia immagine - con ogni singolo paio di occhiali da me acquistato - che sono tanti, credetemi, ma mai troppi. Adoro l’idea che un paio di occhiali non sia per sempre e che possa abbinarlo ai miei outifit - come già faccio, d’altra parte. Sì, nutro perfino un perverso piacere nel percepirli in equilibrio sul naso. Il solo pensiero di indossare le lenti a contatto, invece, mi terrorizza: un pezzo di plastica nell’occhio? Siamo matti?! Per non parlare della chirurgia ottica. Gli occhiali sono il mio scudo, la mia firma, la mia coperta di Linus: un oggetto del desiderio.

Franca D.Scotti

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