Il film è distribuito da Good Films

Still Alice di Richard Glatzer, Wash Westmoreland

  Cultura e società   

Alice Howland (Julianne Moore) è moglie del Dr. John Howland, ricercatore biomedico (Alec Baldwin), madre di tre figli (Kristen Stewart, Kate Bosworth e Hunter Parrish) e professoressa di linguistica alla Columbia University di New York. Ha una bella vita e tanti ricordi.

Invitata all’Ucla a tenere una conferenza, Alice ha un improvviso vuoto di memoria che non le fa trovare il giusto vocabolo durante il suo discorso. Tornata a New York, mentre fa il suo solito giro di jogging intorno al campus, si smarrisce e non sa più dove si trova. Confermata da neurologo la diagnosi, una forma rara e precoce di Alzheimer, Alice confessa prima al marito e poi ai figli la malattia e l’angoscia. La difficoltà nel linguaggio e la perdita della memoria non le impediscono, comunque di lottare, trattenendo ancora un po' la donna meravigliosa che è e che ha costruito tutta la vita. La figlia, ribelle, Lydia (Kristen Stewart), che vorrebbe fare l’attrice, ricompone i legami tormentati con la famiglia e cerca di curare la madre con la letteratura drammatica: la memoria del bello, infatti, agisce sui circuiti emozionali, che irriducibili e sbalorditivi sopravvivono a quelli cognitivi.

Il film “Still Alice”, scritto e diretto da Richard Glatzer e Wash Westmoreland, compagni nell'arte e nella vita, si interroga e si misura con il dolore muto ed ingrato dell'Alzheimer, la malattia che comporta il progressivo declino delle facoltà cognitive e propone il dramma dal punto di vista della persona malata. È Alice, infatti, che prende pian piano coscienza della propria condizione, si accorge della gravità della sua malattia e cerca di lottare contro un morbo che si insinua, giorno dopo giorno, nel suo corpo e nella sua mente.

Il film è la trasposizione del romanzo Perdersi (Still Alice) scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova e pubblicato in Italia da Edizioni Piemme. Il volume è disponibile nella versione ebook a 16,90 euro.

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