Un’esperienza unica nel panorama italiano, per la sua continuità e per la sua periodicità

COTER: l’Osservatorio sul termalismo e sul turismo della salute in Emilia Romagna”

  Bellezza e Benessere  

Dal 1994 il COTER pubblica l’"Osservatorio sul termalismo e sul turismo della salute in Emilia Romagna”, a cura del Prof. Emilio Becheri - Mercury Srl: due note congiunturali (giugno e settembre) per valutare in tempo reale gli andamenti del comparto, e un’edizione annuale che riporta l’andamento relativo all’intera stagione appena conclusa. È un’esperienza unica nel panorama italiano, per la sua continuità e per la sua periodicità.

Nel 2014, per l’Italia, è continuato il periodo di crisi che si protrae da diversi anni. Nonostante ciò i dati ci dicono che la crisi sta rallentando rispetto ai due anni precedenti: nel 2014 l’andamento del PIL è diminuito dello 0,4%, una diminuzione sempre negativa, ma molto più contenuta. In valori assoluti il PIL ai prezzi di mercato è stato pari a 1,616 miliardi di euro (nel 2013 era pari a 1.362 miliardi di euro).

La crisi ha riguardato diversi settori, tra cui quello termale, il cui andamento è condizionato dalla diminuzione dei consumi interni e della spesa sanitaria.

A fronte della crisi economica in atto, il benessere termale in Emilia Romagna nel 2014 ha tenuto il mercato con numeri di arrivi sostanzialmente uguali a quelli del 2013, ma con un incremento dello 0,04%. Nel 2014 gli arrivi presso le aziende termali sono stati in valore assoluto 292.007.

Il fatturato complessivo degli stabilimenti termali (terme+benessere) nel 2014 è stato di 81,087 milioni di euro con un aumento di circa l’1,5% rispetto all’anno precedente. Nel 2103 infatti il fatturato era stato di 79,885 milioni di euro.

Nel complesso appare evidente il ruolo dominante degli arrivi per prestazioni termali tradizionali che incidono per più di tre quarti (76,3%), a fronte delle prestazioni benessere (19,6%) e degli arrivi per riabilitazioni (4,1%).

Il mercato delle terme e del benessere si conferma in netta prevalenza femminile, anche se gli arrivi delle donne nel 2014 scendono leggermente dal 58,3% al 58%. Il mercato femminile è pari a circa 1,4 volte quello maschile: in particolare, per il comparto benessere le donne rappresentano il 64% del mercato; per il reparto riabilitazione incidono per il 58%.

In generale i dati ci indicano che nel 2014 gli arrivi maschili sono aumentati dello 0,7%, mentre quelli femminili sono diminuiti del 3,2% rispetto al 2013.

Con riferimento alla classe di età, è possibile individuare solo conferme della situazione individuata nel 2013. Per quanto riguarda le prestazioni tradizionali totali, la classe di età che nel 2014 determina il maggior numero di arrivi si conferma quella degli ultrasessantenni che incide per più della metà della clientela, più precisamente con il 54,1% del totale. Per quanto riguarda invece il mercato benessere prevale nettamente la classe di età sotto i 45 anni con il 49,3%.

Le patologie principalmente curate nel 2014 sono quelle relative a naso e gola, che interessano il 38% della clientela totale, seguite dalle patologie artroreumatiche con il 32,1%, dalle malattie orecchio e tube (13,1%), le patologie broncopolmonari (9,3%) e infine quelle vascolari.

Complessivamente nel 2014 si rilevano 4,600 milioni di prestazioni effettuate.

Le prestazioni convenzionate rappresentano più dei tre quarti del totale e sono state 3,492 milioni (75,9%). Le cure inalatorie anche nel 2014 sono le più quotate (52,1%).

Seguono le prestazioni per sordità rinogena (10%), i fanghi più bagno o docce (8,4%), i bagno (7%), le vascolopatie (4,5%), le fisioterapie e fisiokinesiterapie (3,8%), i trattamenti per riabilitazione motoria (2,8%) e i massaggi (2,6%).

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