Le DOP Canino e Tuscia

Lazio Terre dell’Olio

  Food and beverage  

Il Progetto “Lazio Terre dell’Olio” della Regione Lazio, che fa parte del più ampio progetto nazionale “EXPO e Territori”, anche dopo la fine dell’Expo 2015 (1° maggio - 31 ottobre 2015), continua a perseguire il suo obiettivo: favorire, cioè, la valorizzazione delle aree di produzione delle DOP dell’olio extra vergine di oliva del Lazio e le connesse tradizioni alimentari, in modo da tutelare la vocazione del territorio, incentivarne il turismo e l’ospitalità ricettiva e sostenere le imprese produttrici di olio extra vergine di oliva.

Nel nord occidentale del Lazio, in particolare, c’è la Tuscia, un lembo di terra, compresa tra la Toscana, il fiume Marta, il mar Tirreno e il Lago di Bolsena e i Monti della Tolfa, ricco di borghi e centri storici minori, che si riconducono alle vestigia dell'antica civiltà etrusca. Lungo la fascia costiera troviamo Montalto di Castro e Tarquinia. Nell'entroterra, percorso dai fiumi Fiora, Arrone e Marta, sono da visitare i territori comunali di Canino e Tuscania e deliziosi borghi - come Piansano, Arlena, Tessennano, Farnese e Cellere - che conservano, ancora incontaminato, un paesaggio affascinante ed un sapore antico.

Importanti eccellenze turistiche sono Tarquinia, che vanta una straordinaria presenza etrusca con sepolture etrusco-romane disseminate, raccolte in necropoli o sparse senza apparente criterio, e Tuscania, importante centro storico e monumentale, medioevale e romanico, con le Basilica di S. Pietro e di Santa Maria Maggiore.

La Tuscia è un laboratorio naturalistico a cielo aperto, tuttora protetta da un benefico isolamento: le sue colline sono dolci, i paesaggi e la natura sono mozzafiato, è stretta dal Mar Tirreno, ha un lago vulcanico, ed anche il lago di Bolsena, (intriso di storia e leggenda, il suo Tevere. E’ un luogo dal terroir deciso e caratterizzante, con particolari condizioni naturali, geologiche e biologiche, tali da poter realizzare prodotti di elevata qualità, dove ulivi secolari (caninese, leccino, maurino, moraiolo e frantoio) producono un eccellente olio extra vergine d’oliva D.O.P. Tuscia e le terre vulcaniche permettono la coltivazione di vigneti, che donano vini D.O.C. Est!Est!!Est!!! di Montefiascone, D.O.C. Orvieto e I.G.T. Lazio dai sentori unici.

In questo territorio si sviluppa la Strada dell'Olio, del Vino e del Prodotto Tipico della Tuscia, che propone itinerari caratterizzati dalla presenza di oliveti, frantoi ed aziende agricole di produzione dei prodotti agroalimentari tipici e tradizionali regionali aperte al pubblico, nonché di attrattive culturali, naturalistiche e storiche.

Gli oli DOP del territorio sono: il Canino e il Tuscia.

L'olio extra vergine DOP Canino, iscritta nel registro europeo dal 1996, nasce nelle terre dei Torlonia, in una terra vocata all’olivocultura fin dai tempi degli etruschi.

Le principali varietà sono l’autoctona Caninense, una oliva piccola ed a lenta maturazione, il Leccino, il Morraiolo, il Frantoio e il Pendolino, impiegate da sole o congiunte. L’olio DOP Canino ha un colore verde intenso smeraldo ed ha una acidità fra le più basse di Italia.

Dalla fine del 2005 ha ottenuto la tutela comunitaria anche l’olio DOP Tuscia, estratto e confezionato in 52 comuni della provincia di Viterbo, nelle sottozone del Lago di Bolsena, della Collina Viterbese e dei Colli Cimini.

La DOP Tuscia Lacustre, che si sviluppa in un ambiente pedoclimatico di origine vulcanica, è un fruttato leggero, medio e intenso, con profumo di oliva fresca ed un sapore piccante armonico. L’olio DOP Tuscia Teverina, che è prodotto prevalentemente con l'olio "frantoio" e la "foggiasca", invece, è abbastanza dolce. Nell’olio DOP Tuscia Colli Cimini, infine, troviamo "la caninese", "l'olivone", "il bolzone" e il "morraiolo".

A Canino, denominata città dell’olio, adagiata su dolci rilievi ricoperti di olivi, oltre ad interessanti edifici fatti - come, ad esempio, il palazzo della Famiglia Farnese e la Cappella di Luciano Bonaparte all’interno del Duomo - si possono visitare alcune aziende.

In via di Corneto, ad esempio, c’è il Frantoio Archibusacci, produttori frantoiani da cinque generazioni.

La famiglia Archibusacci è tuttora ed ininterrottamente attiva, da quasi cento anni.

Oggi il Frantoio Archibusacci è l'unico a Canino a produrre l'olio sia con il sistema moderno che con il sistema tradizionale a macina su pietra con spremitura a freddo.

L'azienda è stata tra le prime a Canino a porre in commercio una nuova linea di olio biologico. (www.archibusaccigf.com)

In via Montalto, a Canino, si può visitare l’Oleificio Sociale Cooperativo.

Costituito nel 1965, produce olio extravergine di oliva di eccellenza utilizzando esclusivamente olive raccolte nel comprensorio di Canino, dagli oltre 1.200 soci della cooperativa che coltivano circa 3.350 ettari di oliveti con oltre 260.000 piante di olivo in un’area intatta sotto il profilo naturistico ed ecologico.

Le varietà di olive caninese, pendolino, leccino, maurino e frantoio, protette da attacchi parassitari tramite la tecnica della lotta integrata, vengono molite negli impianti che hanno una capacità lavorativa giornaliera di 3.450 quintali. L’Oleificio trasforma mediamente 60.000 quintali di olive all’anno dalle quali ottiene circa 900.000 litri di olio che vengono confezionati in lattine da litri 5 ed in bottiglie da litri 1 - 0,75 - 0,5 - 0,25 - 0,1 e bustine monodose da 10 ml. Le olive, colte manualmente dalla pianta, vengono conferite ogni giorno alla Cooperativa che effettua la molitura entro 24 ore ed ottiene, mediante sistema di estrazione per centrifugazione a temperatura ambiente un olio tipico e di alta qualità che viene conservato in cisterne di acciaio inox situate in locali a temperatura costante controllata e in assenza di luce e di ossigeno.

L’Olivicola di Canino, cooperativa fondata nel 1988, ha oggi 130 soci olivicoltori che producono un olio extravergine di oliva di alta qualità, valorizzando la tipicità del prodotto attraverso una filiera produttiva curata nei minimi particolari.

L’Olivicola produce, oltre al tradizionale olio “Sapori di Terra Etrusca”, il DOP Canino, l’olio extravergine di oliva “BIOLOGICO” e “DOP Canino BIO”, prodotto solo da olive provenienti da oliveti certificati all'Agricoltura Biologica (www.olivicolacanino.it).

Ad un chilometro dal centro di Tuscania, si trova l’Azienda Agricola Eredi di Pieri Giovanni, costituita nel 1900 dal bisnonno delle attuali proprietarie, Claudia e Patrizia Sensi, che, di generazione in generazione, mantengono fermo l’amore per la terra e puntano sulla realizzazione di prodotti di qualità, ricercando ed innovando “nuove” colture.

L’azienda è titolare del marchio Sensi produce un olio DOP TUSCIA dal gusto equilibrato: al naso è complesso ed avvolgente con sentori di carciofo e cardo di campo. Il suo colore è verde con sfumature oro. L’olio è piacevolmente amaro e piccante. L’età media dell’oliveto di questa azienda è di oltre 250 anni: l’impianto dell’uliveto di proprietà, infatti, risale al XVIII secolo su commissione del Cardinale Ercole Consalvi, segretario di Stato Vaticano allora proprietario dei terreni. La peculiarità della cultivar caninese, fruttato leggero, ha fatto sì che questo olio venisse usato come olio curativo, depurativo per il fegato, presso gli ospedali di Santo Spirito in Roma. L’estrazione dell’olio extravergine di oliva veniva effettuata nell’attiguo frantoio aziendale, rimasto attivo fino al 1926: l’antica macina di pietra è tuttora visibile.

I locali, che allora ospitavano il frantoio, oggi sono uno dei quattro appartamenti dell’Agriturismo Sensi, che prendono nome dalla loro antica destinazione d'uso: il Granaio, nel quale è tuttora visibile l’attacco dell’antica coclea, per il trasporto del grano al piano superiore; l’Officina, in cui venivano riparate le attrezzature per lavorare i terreni; il Frantoio, che conserva una colonna di nenfro e le arcate che sorreggono tuttora le capriate del tetto in travi di legno e pianelle di terracotta; la Dispensa, che ospitava le derrate alimentari (olio, vino, prosciutti, salsicce, passata di pomodoro, ecc.) (www.doppisensi.it).

Giovanni Scotti

 Versione stampabile




Torna