Da Rousseau a Modiano

Évelyne Bloch-Dano: Giardini di carta

  Cultura e società   

Giardini e letteratura sono un binomio irresistibile e una delle mie debolezze preferite. - scrive Serena Dandini - Per questo non poteva non fulminarmi il libro “Giardini di carta” di Évelyne Bloch-Dano.

Passeggiate in questo libro in piena libertà, come in un parco. Imboccate un sentiero, evitatene un altro, tornate sui vostri passi, respirate il profumo di una metafora o vagabondate nei vostri ricordi intorno alla curva di una frase. E soprattutto coltivate anche voi il vostro giardino, in terra, in vaso, nei sogni o nelle parole.

Glicine, rosa, caprifoglio, menta, timo, fragole: il giardino è un mondo, un concentrato di vita. Esplorandone le origini e la diversità scopriamo che i giardini sono il riflesso delle società e degli individui, e che ogni giardino ci dà informazioni sui sogni, sull’ideale di felicità di chi lo crea e lo descrive, è uno specchio della cultura che lo ha prodotto, con la sua arte, scienza, sensibilità, simbologia, viaggi, guerre, scoperte.

Reali, ornamentali o urbani, condivisi o familiari, i giardini sono luogo di azione e di riflessione. E i giardini degli scrittori non sono da meno.

Évelyne Bloch-Dano ci accompagna tra i giardini di carta di Rousseau, George Sand, Stendhal e Flaubert, Balzac, Hugo e Zola, Proust, Gide, Colette, Simone de Beauvoir e Sartre, Duras e Modiano.

Évelyne Bloch-Dano ha scritto, tra gli altri, diverse biografie di donne: Madame Zola, Flora Tristan, La signora Proust (il melangolo, 2006), George Sand. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue. È membro della giuria del Prix Fémina e del Prix François Mauriac.

Info: www.ebloch-dano.com

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