La commovente storia vera nelle sale da giovedì 22 dicembre, distribuito da MYMONETRO

Lion diretto da Garth Davis

  Cultura e società   

Nel 1986, il piccolo Saroo di cinque anni, orgoglio della madre, che vive raccogliendo pietre, decide, una notte, di seguire il fratello più grande non lontano da casa, nel distretto indiano di Khandwa, per trasportare delle balle di fieno e guadagnare qualche soldo. Non resiste, però, al sonno: il fratello, allora, lo lascia addormentato su una panchina della stazione e va a lavorare, ma lui si risveglia, poi, solo e spaventato.

In cerca del fratello, Saroo sale su un treno fermo, che parte, però, prima che riesca a scendere e percorre così 1600 chilometri, ritrovandosi a Calcutta, senza conoscere il bengalese e, quindi, senza potersi spiegare. Dopo una serie di peripezie, finisce in un orfanotrofio e viene adottato da una coppia australiana, che vive sul mare, nell’isola della Tasmania ...

Venticinque anni dopo, trasferitosi a Melbourne per studiare, con l'aiuto di Google Earth e dei suoi ricordi d'infanzia, Saroo si mette alla ricerca della sua famiglia, cercando di ritrovare la stazione e i luoghi che continuano a tormentare il suo sonno .…

La prima parte del film, che è un adattamento del libro autobiografico dello stesso Saroo Brierley (A Long Way Home), in uscita per Rizzoli, ci presenta le peripezie del piccolo Saroo (Sunny Pawar), la sua forza d'animo, il suo sguardo attento, il suo impatto con un mondo di adulti spesso ambiguo.

Nella seconda parte, che inizia quando, vedendo un alebi, Saroon comincia a rivedere il suo passato, è affrontato, in termini drammatici, il tema dell'altra faccia della favola dell'adozione. Il film nel complesso è eccellente, con un ottimo Dev Patel (il venticinquenne Saroon) ed una Nicole Kidman ancora una volta da Oscar.

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