“Tulipani a corte”: appuntamento il 29 marzo

Castello di Govone

  Turismo d’autore  

Si apre la stagione di eventi proposti dalle residenze del circuito Castelli di Langhe e Roero. Una giornata di festa fra passeggiate romantiche, mostre d’arte, spettacoli per bambini, sfilate di figuranti in costume

Un’esplosione di colori e di profumi dà il benvenuto alla primavera, fornendo ulteriore fascino alla reggia prediletta dal Re Carlo Felice e dalla Regina Maria Cristina. Si tiene domenica 29 marzo nel Castello di Govone (Cuneo) l’undicesima edizione di “Tulipani a Corte”: la manifestazione che apre ufficialmente la stagione di eventi previsti nelle residenze che fanno parte del Comitato Castelli delle Langhe e del Roero. Una giornata di festa ambientata nella storica e affascinante cornice già citata in un atto di vendita dell’anno 989. Una giornata da trascorrere fra passeggiate romantiche in mezzo ai fiori accompagnate da musiche d’epoca, mostre d’arte, spettacoli all’aperto per bambini, sfilate di figuranti in costume, visite guidate al maniero e al cantiere aperto per il restauro della chiesa di Casa Savoia. Ai visitatori verrà offerta la possibilità di pranzare nel parco, mentre omaggi floreali e degustazioni di vini e di prodotti tipici allieteranno la giornata dei turisti presenti. L’evento, inoltre, verrà ricordato con emissione di annullo filatelico.

La manifestazione, ideata dal Centro Culturale “Govone e il Castello”, è nata per valorizzare la splendida fioritura dei tulipani selvatici (Tulipa oculus solis Saint-Amans), un tempo molto diffusi e oggi in via di estinzione (ma protetti da una legge regionale). A tale specie fu appunto attribuito nel 1804 il nome di “Occhio di Sole” dal grande botanico Jean Florimont Boudon de Saint-Amans, il quale studiò a lungo questo tulipano mediterraneo. Ma una storia ben più antica accompagna il misterioso bulbo che, originario del lontano Oriente, seguendo le orde turche che lo consideravano un portafortuna, conquistò a poco a poco l’intero Occidente, insediandosi specialmente in Olanda. Si racconta che uno dei maggiori botanici del tempo, Charles d’Ecluse, cominciò a far propagare i luminosi fiori sbocciati ad Anversa nell’orto di un mercante, suo vicino di casa, mandandone vari esemplari ai giardini reali delle maggiori corti d’Europa.

Otto “gioielli artistici” riuniti in un unico sodalizio che vuole dare ulteriore lustro a uno degli angoli più affascinanti del Piemonte. È nato con questo obiettivo il “Comitato per la valorizzazione dei Castelli delle Langhe e del Roero”. Al turista viene così presentato un unico percorso di indubbio valore storico e culturale, che lo conduce alla scoperta di grandi testimonianze del passato. A pochi chilometri da Alba, la “regina” della gastronomia locale dove tutti gli anni si celebra il pregiato tartufo bianco, è possibile raggiungere i manieri di Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d’Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi, Mango, Benevello.

Castello Reale di Govone - Posto sul confine tra il Roero e il Monferrato, Govone domina dalla sommità della collina l´ampia valle del Tanaro. Simbolo e vanto del paese è il castello, che l´Unesco ha dichiarato bene dell´umanità dall’anno 2007. La grandiosa costruzione fu voluta dai Conti Solaro, Signori di Govone che commissionarono i lavori all´architetto Benedetto Alfieri, discepolo di Filippo Juvarra, il quale operò in base all´elegante progetto barocco che Guarino Guarini aveva dedicato ad Ottavio Francesco Solaro. Tra i successivi proprietari dell´edificio troviamo nel 1819 Carlo Felice che si occupò attivamente del restauro e dell’ammodernamento del castello. Quattro sale conservano le pareti rivestite da raffinate tappezzerie cinesi. Terminati i lavori, Carlo Felice stabilì per circa 15 anni la sua residenza estiva a Govone svolgendovi le funzioni regali con il ricevimento di Sovrani, Capi di Stato e personaggi illustri. Nel 1831 con la morte di Carlo Felice, avvenuta senza discendenti, i diritti di successione passarono a Carlo Alberto del ramo collaterale di Savoia-Carignano mentre i beni di Govone, alla morte della vedova Maria Cristina nel 1849, a Ferdinando duca di Genova, che fece costruire la torretta belvedere sul tetto. Nel 1870 il castello e i terreni furono venduti a privati e nel 1897 l’Amministrazione Comunale di Govone acquistò il castello mettendo all’asta parte dell’arredo in esso contenuto. L´edificio, al quale vengono fatti continui lavori di restauro, sta così riacquistando il suo decoro, nella splendida cornice del vasto parco. Di notevole pregio artistico è la Chiesa dello Spirito Santo (1767) che con l´arrivo dei Savoia a Govone, divenne cappella reale e fu collegata al Castello con una galleria. La volta fu decorata da Giuseppe Morgari con la collaborazione del Pagani e del Piazza. Percorrendo la stretta viuzza intorno alle mura del castello si può vedere la casa in cui abitò Jan Jacques Russeau durante la sua permanenza a Govone.

Il Castello Reale di Govone compare oggi tra le residenze sabaude piemontesi che l´UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l´ educazione, la scienza e la cultura) ha inserito nella lista del patrimonio artistico mondiale (World Heritage) con deliberazione del dicembre 1997.

Il prezioso monumento, ora museo di se stesso quale emblematica testimonianza della vita di corte piemontese di inizio Ottocento, fu una delle residenze estive preferite da Carlo Felice di Savoia.

Per informazioni su “Tulipani a Corte”: Ufficio Turistico del Comune di Govone - tel. 0173.58.103, int. 1 (lunedì, martedì, mercoledì e venerdì ore 9.30/12.30, giovedì ore 15/17, sabato ore 9.30/12) - www.castellilangheroero.it.

Per informazioni sul maniero: Comitato Castelli Langhe e Roero - tel. 0173.36.40.30, - info@castellilangheroero.it.

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