La Guida è edita dall’associazione Go Wine

La Guida Cantine d’Italia 2018

  Cultura e società   

Giovedì 30 novembre, a Milano, è stata presentata la nuova edizione di Guida Cantine d'Italia 2018, edita dall’associazione Go Wine, che conferma, ancora una volta, il suo impegno di affermare, anche attraverso questo strumento, i principi ispiratori dell’attività associativa.

La nuova edizione è stata presentata da Alessandro Scorsone, giornalista e sommelier, Antonio Cabrini, campione dello sport, e Magda Antonioli Corigliano, docente di economia per il turismo alla Università Bocconi di Milano, che hanno anche firmato tre interventi, che aprono il volume e che accrescono la natura di una Guida che ha nel racconto il suo punto di forza.

Massimo Corrado, presidente di Go Wine, ha presentato le linee generali del volume, che racconta luoghi e storie di uomini e donne del vino e conduce al vino attraverso la cantina come sito da visitare e come fattore che concorre alla promozione del turismo del vino.

Per ognuna delle oltre 700 cantine selezionate in base all'esperienza diretta, la disponibilità alle visite e la vendita diretta in cantina, è pubblicata una pagina ricca di notizie: l’anagrafica aziendale, i dati sulla produzione, i referenti interni da contattare, i giorni e gli orari di visita, le informazioni stradali, il racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono ad una serie di utili appunti sui vini aziendali, con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere. La Guida valorizza ogni cantina come luogo inserito nel contesto di un territorio vinicolo e come dimora dove uomini e donne operano, realizzando una virtuosa opera di promozione del territorio mentre promuovono se stessi.

Continua la crescita di investimenti e attenzioni da parte delle aziende vinicole - ha evidenziato Corrado - verso il turismo del vino.

Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle, che tiene conto di tre aspetti: il sito, l'accoglienza e i vini.

Nell’edizione 2018, dunque, ci sono 230 Impronte Go Wine, che rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che, come già detto, l’associazione Go Wine assegna alle cantine, che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Il Sito è non solo il luogo dove si trova la cantina, esaminata anche dal punto di vista architettonico, ma anche il patrimonio di vigneti complessivo di cui dispone la cantina. L’Accoglienza valorizza la vocazione della cantina verso una parallela attività, come agriturismo, B&B o ristorazione, o sede per iniziative culturali, che denotano un atteggiamento di “apertura” della cantina verso il mondo esterno. Il profilo produttivo dell’azienda, infine, è valutato nel tempo, al di là dell’exploit di una singola vendemmia, tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, di una particolare cura verso specifiche tipologie di vini.

Nella speciale classifica per regioni, ai vertici si conferma la Toscana con 49 impronte, seguita da Piemonte (44) e Veneto (34).

Le Cantine che hanno raggiunto il vertice delle Tre Impronte Go Wine sono 16: Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana (Toscana); Castello di Modanella (Toscana); Castello di Verduno (Piemonte); Bisol (Veneto); Donnafugata (Sicilia); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte); Masciarelli (Abruzzo); Planeta (Sicilia); Tenuta Vicchiomaggio (Toscana).

I Premi Speciali di Cantine d’Italia 2018, che si rivolgono a resort e tavole aziendali d’eccellenza, vini “storici” e “autoctoni”, emocultura ed enoarchitetture sono state 7: Premio “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno a Russiz Superiore per il Relais Russiz Superiore (Capriva del Friuli, Friuli Venezia Giulia); Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno a Ristorante 21.9 presso la Tenuta Carretta (Piobesi d’Alba, Piemonte); Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno a Di Marzo (Tufo, Campania); Premio Enocultura a Zaccagnini (Bolognano, Abruzzo); Premio “Autoctono si nasce” a Lacrima di Morro d’Alba - Mancinelli (Morro d’Alba, Marche); Premio “Buono … non lo conoscevo!” a Uvalino - Cascina Castlèt (Costigliole d’Asti, Piemonte); Premio “Vini Storici d’Italia” a Vino Nobile di Montepulciano - Contucci (Montepulciano, Toscana).

Anche in questa occasione, quindi, l'opera spinge l'appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d'elezione.

G. S.

 Versione stampabile




Torna