Gli Italiani? per 7 esperti su 10 non sanno più gustarsi la vita

Arriva la “Gustosofia”

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Arriva la “Gustosofia”, lo stile di vita che insegna a dare almeno il 30% in più di gusto alla vita. Poche semplici indicazioni per imparare a riscoprire trucchi, segreti e strumenti per assaporare al meglio ogni momento della giornata.

Litigiosi, sempre pronti a lamentarsi, convinti di non poter migliorare in nessun modo la loro vita, eternamente insoddisfatti. È questo il quadro che appare analizzando il modo di essere e il quotidiano di moltissimi italiani, tanto che secondo oltre sette esperti su dieci hanno del tutto disimparato a gustarsi la vita. I motivi? Danno tutto per scontato (83%), hanno perso la capacità di vivere le cose positivamente, di godere delle cose semplici e naturali (55%) e, perché no, di “coltivare” un po’ di spensieratezza (43%). Tutti troppo impegnati a subire la solita routine, non sanno ricavare il meglio da ogni situazione (71%) e soprattutto non sembrano accorgersi che il vivere la vita con più gusto è legato non alla disponibilità di denaro, ma al modo di essere e all’atteggiamento di ciascuno (75%). Ma esiste un segreto per vivere la vita con più gusto? Più che di segreto si può parlare di “Gustosofia”, un vero e proprio stile di vita per riscoprire naturalità, frizzantezza e gusto della vita, anche dove non sembrano esserci. Dal vivere la vita con maggiore semplicità (58%) all’imparare a seguire il proprio istinto, senza curarsi troppo di ciò che gli altri pensano di noi (28%), passando per la voglia di gustarsi ciò che la vita offre: ecco alcune delle regole, che vanno applicate in ogni momento e situazione della giornata (67%). Ma in buona sostanza quali sono gli “attributi” del Gusto? Al di là dell’ambito e della situazione ai primi posti ci sono sicuramente la semplicità (41%) e la naturalità (36%).  

È quanto emerge da uno studio promosso da Aranciate Sanpellegrino, condotta attraverso 180 interviste a psicologi, sociologi, esperti di tendenze, giornalisti e opinion maker, con l’obiettivo di individuare, grazie a questo osservatorio privilegiato, “le regole, i segreti e i paradigmi” per aggiungere almeno un 30% di gusto alla vita. 

Gli italiani? Per il 75% degli esperti sono ormai incapace di gustarsi veramente la vita. I motivi? Danno tutto per scontato, inseguono l’impossibile e vogliono “tutto e subito”

Come giudicano essere gli italiani nei confronti della loro vita? Secondo il 75% degli esperti sono ormai incapaci di “gustarsi la vita”. Mentre infatti il 4% degli intervistati pensa che la maggior parte degli italiani sia ancora capace di farlo (a cui si aggiunge l’11% che pur non generalizzando, dice che nella maggior parte delle occasioni sanno gustarsela), la grande maggioranza dissente. Il 51% dice che è molto raro che lo facciano, mentre il 24% è ancora più categorico, dicendo che la maggior parte proprio “non è più capace di farlo”.  

Ma cosa significa, secondo gli esperti intervistati, l’espressione “vivere la vita con più gusto”? Sette su dieci (71%) concordano sul fatto che significa in prima istanza riuscire a ricavare il meglio da ogni situazione, ma anche vivere ogni momento con intensità (69%), ovvero non farsi “passare sopra dalla vita”. Ancora più concreta la risposta segnalata dal 65% degli intervistati, per i quali la vita per avere più gusto deve essere vissuta cercando il lato positivo in ogni cosa. Questo spesso significa anche non porsi obiettivi impossibili, ma piccoli traguardi quotidiani (57%), che non significa non avere aspirazioni, ma stare bene con se stessi ed essere a proprio agio in ogni circostanza (rispettivamente 46% e 41%). E se per alcuni vuol anche dire concedersi ogni tanto qualche “colpo di testa” (22%), tutto

questo non si traduce (tranne che per un risicatissimo 8% di intervistati) nel riuscire a fare tutto ciò che ci passa per la testa.

Allora cosa impedisce di vivere la vita con più gusto? Gli ostacoli, secondo gli esperti, sono veramente numerosi, ma a ben vedere derivano per la stragrande maggioranza da motivazioni “interne” a ciascuno, più che da fattori esterni, tanto che solo l’11% ritiene che questo aspetto sia rilevante. Ecco allora che nella top ten delle cose che impediscono di vivere la vita con più gusto c’è un atteggiamento sempre più diffuso: il dare tutto per scontato, cosa che rende incapace di goderne e di gustare veramente le cose (83%), affiancato dalla ricerca costante di ciò che non si può avere e dal cercare di ottenere tutto e subito (76% e 72%), due fattori che provocano grande frustrazione e che sono alla base delle continue “lamentazioni” che sembrano essere diventate un vero e proprio sport nazionale per gli italiani. Per sei esperti su dieci (64%) un’altra causa è la ricerca di modelli e mode “mediatiche” lontane dalla vita concreta e in generale il non apprezzare le cose che la vita ci offre già (55%).

Ma il vivere la vita con più gusto a cosa è “legato”? Sicuramente non al denaro: solo il 5% degli intervistati infatti lo pone tra gli elementi più importanti. Di fatto il vivere la vita con più gusto secondo il 75% degli esperti intervistati è legato esclusivamente ad un modo di porsi nei confronti della vita, insomma ad una vera e propria Gustosofia che consente di assaporare e gustare al meglio ogni piccola cosa. Attenzione però, questo non significa poter fare tutto ciò che passa per la testa, ma vivere la propria quotidianità riuscendo ad uscire dalla routine grazie alla fantasia e alla capacità di stupirsi (66%) e alla volontà di “fuggire” dal divertimento preconfezionato (62%). Fondamentale l’atteggiamento e il pensiero positivo e la volontà di non complicarsi l’esistenza con le proprie mani (53% e 49%).

Dal “viaggio” per andare al lavoro alla vita sociale e al tempo libero: per gli esperti in ogni momento e situazione il segreto per gustarsi di più la vita è alla portata di tutti, basta applicare le “regole” della Gustosofia

Per ben otto intervistati su dieci non ci sono dubbi: esistono dei meccanismi alla portata di tutti che possono dare più frizzantezza alla vita, a partire dal viverla con maggiore semplicità (58%), rifuggire da tutte le sovrastrutture mentali e cercare di essere più “naturali” possibile (52%) e semplicemente fare uno sforzo per gustare tutto ciò che la vita ci offre già (45%). Tra i segreti più segnalati anche il cercare di “fregarsene” un po’ di ciò che pensano gli altri (28%) e la ricerca di un po’ di leggerezza, anche nei momenti e nelle situazioni che sembrano più “dure e pesanti” (23%)

E se queste regole andrebbero applicate nell’arco di tutta la giornata (come evidenzia il 67%), ci sono dei “momenti” in cui bisognerebbe impegnarsi di più. Fondamentale farlo la mattina (31%): è infatti difficile risollevarsi dopo una mattinata “vissuta male”. Allo stesso modo è importante la sera (25%), da un lato perché per la maggior parte delle persone è il momento che si passa con i propri cari, dall’altro perché si rischia di rovinarsi l’intera nottata, trascinandosi malumori e stress nel sonno.

Ma nel concreto e in relazione alle diverse situazioni e momenti della vita quotidiana, quali i segreti da applicare per dare maggior gusto alla propria vita? Partendo proprio da uno dei momenti più difficili e odiati dagli italiani, ovvero la mattina, il primo “esercizio” che bisognerebbe fare per iniziare la giornata all’insegna del gusto della vita è “non aver paura del meteo” (79%): che ci sia sole o che piova l’atteggiamento deve essere positivo e vanno evitate le lamentele. Meno “impegnativo” del primo è il secondo consiglio: svegliarsi con la musica che piace di più (73%), alle volte un suono sgradevole come il trillo di una sveglia, può mettere immediatamente di cattivo umore e influenzare il proprio atteggiamento per ore. Importantissimo poi un altro momento, normalmente associato a fortissime dosi di stress e persino di rabbia: il

tragitto per andare a scuola, al lavoro o a espletare impegni e obblighi vari. Per il 65% bisogna imparare a “sfruttare” positivamente questo momento, vivendolo come una pausa pre-lavoro o pre-studio, da dedicare a qualcosa che ci piace (dalla lettura alla musica, per arrivare a una bella chiacchierata). Prima ancora di uscire di casa, poi, bisogna trovare qualche minuto da dedicare a se stessi e a ciò che piace (61%) ed evitare di entrare subito in un mood negativo andando a caccia di cattive notizie alla radio o in Tv (53%).

Allo stesso modo quando ci si trova al lavoro o impegnati nello studio, è importantissimo l’atteggiamento che si assume: se da un lato bisogna ritagliarsi dei momenti per se stessi (62%) bisogna sforzarsi di evitare i facili e continui lamenti (54%): non risolvono i problemi e servono solo per abbattere l’umore e per accumulare ansia e frustrazione. Fondamentale poi, a prescindere dal lavoro o dagli studi che si stanno facendo, è capire e convincersi che quello che si sta facendo (e che magari non piace molto) non lo si sta facendo per altri, ma per se stessi (48%).

E nella relazione con gli altri cosa può dare più gusto alla vita? La prima regola è sicuramente quella di evitare scontri inutili (57%), ma anche cercare di essere più semplici e naturali possibili (54%), nel senso che va riscoperta la spontaneità e bisogna rifuggire da sovrastrutture mentali e “obblighi sociali” che rischiano di rendere pesante ogni occasione che si ha di stare insieme ad amici e parenti. Regole simili valgono anche e soprattutto per il tempo libero, che da piacere e occasione di dare più gusto alla propria vita, spesso diventa un’ulteriore fonte di ansia e di scontri. Ecco allora che può e deve essere l’occasione di riscoprire la bellezza e il gusto delle cose semplici e naturali (77%), di rompere schemi e routine (62%) e dare libero sfogo alla propria creatività (58%). Assolutamente da evitare un atteggiamento passivo, no quindi al lasciarsi trascinare dagli altri e stando bene attenti al non lasciarsi prendere dalla noia.

Ma, alla fine, se dovessero identificare il gusto con un attributo, quale sceglierebbero? In realtà nessuno lo è riuscito a racchiudere in un solo termine: per il 41% si identifica con la semplicità, ma sarebbe limitativo se non si parlasse anche di naturalità e di frizzantezza (36% e 32%). Tra i più citati anche spontaneità (25%) e creatività (21%), ma gli attributi che si associano al gusto sono veramente innumerevoli e spaziano tra “settori” diversissimi tra loro”: dalla moda alla bellezza in generale, per arrivare al mondo della tavola. In ogni settore se ne parla, e gli si danno significati differenti, ma quello che li racchiude tutti è che grazie al gusto si vive meglio.

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