Il libro racconta la storia dei personaggi principali della famiglia dell’autrice: una madre, due padri (figli di due sorelle), tre nonne, alcuni zii, una zia importante e varie tate. Le genealogie e i rapporti familiari appaiono sullo sfondo di ville, castelli e palazzi, indietro nel tempo per almeno due secoli. La visione diretta dell’eredità materiale fa rivivere sentimenti e relazioni: la scoperta di diari, lettere segrete, fotografie, oggetti, quadri carichi di particolare significato nella storia della famiglia, suscita ricordi, emozioni e immagini che consentono di ricostruire il complesso filo delle vite parentali. Il racconto inizia nel Settecento con la vicenda Alari e Visconti di Saliceto a Cernusco sul Naviglio, continua nell’Ottocento con Cristina di Belgiojoso, legata alla genealogia femminile Dal Pozzo d’Annone a Milano e sul Lago Maggiore, e si conclude in Franciacorta con quella maschile. Ai primi del Novecento arrivano da Milano, in due dimore vicine, le due sorelle Litta Modignani: da loro discende una generazione che intreccia imprevedibili legami, e un’appassionata storia d’amore che sconvolge le relazioni familiari. La narratrice, divenuta infine erede di una delle due dimore, decide di restaurarla e aprirla al pubblico, tentando un nuovo percorso. Un’evidenza particolare assume nel racconto la storia dei Pizzini, che si svolge dalla Rovereto del XVIII secolo sino alla Franciacorta del XX. Con questo secondo volume continua la collana “Per Milano e