I surgelati nel 2013: una sostanziale tenuta

15 novembre 2013

Anche il 2013 sembra destinato ad essere archiviato come un anno di particolare difficoltà per il settore food. Nei primi otto mesi dell’anno, infatti, la spesa agroalimentare delle famiglie italiane è diminuita del 3,7% su base annua, con volumi di acquisto in calo dell’1,8%. Ciò ha prodotto un taglio, solo per i prodotti di largo consumo alimentare, di quasi un miliardo di euro di spesa.

A questo generalizzato trend negativo non poteva sottrarsi il settore dei surgelati, che sembrerebbe destinato, in ogni caso, a chiudere l’anno con un contenuto decremento.

Grazie allo sforzo in termini di innovazione e riformulazione dei prodotti, messo in atto dalle aziende maggiormente rappresentative, il dato generale sui consumi, a tutto settembre, mostra una perdita globale di circa l’1.2/1.4%.

Questi numeri confermano che gli alimenti surgelati non sono più considerati emergenziali dalle famiglie italiane, ma sicuri, di alta qualità ed in grado di esprimere un contenuto di servizio indispensabile nello stile di vita di ampie fasce della popolazione, che hanno sempre meno tempo, oggi, da dedicare alla cucina.

Ancora una volta il comparto dei vegetali si sta rivelando il più importante in termini di volumi, con un progresso di circa lo 0.5%; bene anche le patate surgelate, che confermano un elevato gradimento da parte del consumatore con consumi in linea a quelli del 2012.

L’ittico surgelato, dopo un primo trimestre decisamente positivo, ha scontato una successiva consistente perdita di domanda (circa un – 4%), dovuta a difficoltà economiche e alla conseguente ricerca da parte del consumatore di alternative a più buon mercato, ad esempio il prodotto decongelato; ancora apprezzabili performance per pizze e snack, che evidenziano totali in parità rispetto all’anno precedente o in leggerissima flessione (- 0.3/0.4%).

Un comparto, che continua a scontare la contingenza negativa, invece è quello dei piatti ricettati, con un’ulteriore perdita dell’11%: il consumatore, malgrado il grande apprezzamento da sempre mostrato verso questa categoria di prodotti sottozero, evidentemente è costretto, attualmente, a rivolgersi verso preparazioni decisamente più economiche, con un indubbio gap organolettico e qualitativo.

I surgelati vantano, comunque, una serie di plus che, a giudizio dell’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS), potranno sostenere un ulteriore sviluppo del comparto. Dati ormai per acquisiti elementi irrinunciabili come qualità e sicurezza, i prodotti frozen vantano, infatti, una forte componente di servizio. A loro favore può giocare, inoltre, la capacità di proporre una vasta offerta porzionata che consente di evitare sprechi. Infine, a differenza di quanto accade nel fresco, i surgelati possono sfruttare la leva promozionale, ormai divenuta uno dei fondamentali driver negli acquisti alimentari.

Info: www.istitutosurgelati.it