Da EVO l’Extravergine, sensazioni raffinate in fragranza d’olio dop

Dall’estro dello chef Marco Avella, piatti originali e stuzzicanti, privi di grassi animali, con l’uso esclusivo di olii E.V.O. (extra vergine d’oliva) provenienti da tutte le regioni di Italia. A pochi passi dal verde del parco Formentano, noto comunemente come Largo Marinai d’Italia, è nato EVO l’Extravergine, un’oasi per palati raffinati alla ricerca di golose sensazioni. Un ristorante bistrot, voluto e creato dallo chef Marco Avella, dove la riscoperta della cucina tradizionale italiana si tinge di modernità elogiando, non solo nel nome, uno dei suoi principali e più antichi alimenti: l’olio extravergine di oliva. Ogni piatto di EVO l’Extravergine, viene preparato con l’uso esclusivo di olii E.V.O. (extra vergine d’oliva) dop, provenienti da tutte le regioni di Italia, selezionati accuratamente tra i migliori produttori della penisola. Una ricerca e un attenzione che si ritrova anche nella sceltadi ogni singolo ingrediente, sempre fresco e naturale, mai in scatola o surgelato, di ogni gustosa pietanza proposta. Tra le chicche spiccano il pane, i biscotti e la pasta sempre fatta in casa e il pesce rigorosamente italiano, in prevalenza azzurro, che lo chef ama cucinare anche a tutela di quel pescato troppo sfruttato e a rischio estinzione, come il tonno e lo spada. Delizie da gustare… Il menu stagionale comprende tutta la ricca varietà di alimenti tipici del periodo e cambia ogni due mesi proprio per poterne cogliere tutte le sfumature. Tra le proposte di gennaio ci si può deliziare con un aspic di Ben Rjè con pecorino ragusano e lamelle di mandorle tostate, una cipolla caramellata con gelato al Castelmagno o un croccante di scamorza e porcini; tra i primi un riso Carnaroli mantecato ai carciofi e gamberi, una crespella gratinata con brié e porcini o una vellutata di topinambur con porcini trifolati; per chi ama il pesce, uno spaccato di coda di rospo con cipolla stufata all’uvetta, uno spiedo di mare con panura agli agrumi o una zuppa di pesci pregiati con bruschetta aromatica; a chi piace la carne, uno stracotto di vitello al Nebbiolo delle Langhe, un filetto di lattonzo alla salvia con purè di mele e mostarda di Cremona o un carrè d’agnello laccato con salsa ai mirtilli freschi; e come dolce una bavarese al panettone con salsa zabaglione, un patè di cioccolato bianco con pinoli tostati e composta di lamponi o una torta leggera al fondente con crema di Barolo chinato. A pranzo la proposta varia e offre una decina di piatti diversi, leggermente più semplici, per adeguarsi ad una richiesta più adatta alla pausa di mezzogiorno. Un po’ di design… Altro rimando inevitabile all’olio extra vergine d’oliva spicca dal restyling degli spazi, curato   dall’architetto Fabrizio Bertero di BPM Studio, che partendo dalla grafica e dai colori del logo, - un piccolo ramo d’ulivo composto dal frutto e dalle sue foglie - ne ha fatto elemento decorativo che si sviluppa sia nella boiserie di legno di ulivo, sia sulle vetrate del locale su cui è applicata una pellicola opalina che lo riprende per farne un leggero schermo grafico fra l'interno e l'esterno del ristorante. La scelta di colori caldi vicini alla natura come il tortora, il grigio beige o il marrone del parquet crea un filo conduttore con il disegno, collegamento ancor più rafforzato dalla scelta di inserire il colore verde nelle pareti sagomate o nei mobili di servizio presenti nella sala. Inoltre a dominare l’intero locale una parete in pietra di lavagna che ha come primo scopo quello di comunicare alla clientela i nuovi piatti o il menù di mezzogiorno.

Momenti musicali… Una particolarità, che dal 7 febbraio è divenuta un appuntamento fisso, è la passione per il jazz di Giancarlo De Giorgio, affermato musicista pubblicitario e socio del ristorante, che ogni lunedì regala agli ospiti di EVO l’Extravergine delle jam session acustiche in compagnia di amici jazzisti affermati su scala internazionale. La serata del lunedì si chiama “Jazz Cafè Ensemble”.

Curiosità sullo chef… Marco Avella è uno chef dall’esperienza internazionale che comincia venti anni fa oltreoceano con la mansione di sous chef, prima a New York (nel 1996 l’articolo del New York Times esprimeva alti elogi nei confronti del giovane chef italiano del Warwick Hotel) e poco dopo al “Doral Beach Resort” di Miami a fianco dello chef Matteo Giuffrida. Dopo qualche anno torna in Milano dove collabora prima da Sadler, poi al Juleps, al Joe Penas oltre ad impostare i primi brunch della metropoli per diversi locali, come Le Biciclette e lo Speak Easy. Prima vera esperienza come chef, con una brigata di 16 cuochi al Cafè Atlantique dove serve personaggi come Bruce Willis o il compleanno del magnate di Playboy (evento del 1999 che viene ripreso dalla stampa internazionale per la spettacolare torta di compleanno da lui realizzata). Nel 2001 prepara la cena di gala a Palazzo Reale a Milano in onore della Principessa Rania di Giordania. Qualche stagione a Portorotondo e poi, di nuovo a Milano, per aprire il suo primo ristorante “Nuova Osteria S. Cristoforo” (nel 2004 il Corriere della Sera ne esalta le qualità e attribuisce due forchette, due cuori e due bicchieri nel punteggio). Ceduta l’attività continua la sua carriera da “Lorenzo”, ristorante di Lorenzo Battistello, ex inquilino della casa del Grande Fratello 1 all’interno dell’Ippodromo di San Siro, poi fino alla fine del 2009 da Il Rigolino, storico ristorante in zona centro. Nel 2010 apre finalmente EVO l’Extravergine, dove mette in pratica la sua filosofia di puntare sulla qualità dei prodotti utilizzati: tutti cibi freschi e naturali, piatti originali e stuzzicanti, privi di grassi animali, con l’uso esclusivo di olii E.V.O. (extra vergine d’oliva) provenienti da tutte le regioni di Italia.

EVO l’Extravergine è in via Friuli 77 all’angolo con via Perugino, tel. 02.54102692, info@evomilano.it, www.evomilano.it.