Milano: Teatro Elfo, sala Bausch: Rassegna di Nuova Drammaturgia Contemporanea del Teatro stabile di Genova

30 maggio 2014

Da diciotto anni il Teatro Stabile di Genova scandaglia la drammaturgia contemporanea internazionale e la promuove attraverso una rassegna di mises en espace, realizzata con la collaborazione degli istituti di cultura stranieri.

Quest'anno lo Stabile inaugura una collaborazione con l'Elfo Puccini, proponendo in sala Bausch tre titoli che offrono uno spaccato di scritture drammaturgiche diverse: una commedia norvegese Fratelli di sangue, un testo ambientato in Romania, Sempre insieme, e dall'Uruguay La lotta nella stalla di Mauricio Rosencof, commedia grottesca sulle dittature del mondo contemporaneo.

3/7 giugno, ore 19:30 - sala Bausch - FRATELLI DI SANGUE (Elling & Kjell Bjarne) – Norvegia di Ingvar Ambjørnsen, adattamento teatrale di Axel Hellstenius, traduzione di Giovanna Paterniti, presentato su licenza della Nordiska ApS, Copenhagen, regia Mauro Parrinello, con  Valentina Badaracco, Nicolò Giacalone, Filippo Giusti, Alessio Praticò.

Elling e Kjell, dopo due anni trascorsi in un istituto psichiatrico dove sono diventati amici inseparabili, vengono mandati dal sistema sanitario norvegese a vivere da soli in un appartamento a Oslo. Dovranno dimostrare di saper badare a loro stessi e di potersi reinserire all’interno della società. Uno ha le fobie di chi è vissuto solo con la madre per 40 anni, l’altro sembra pensare solo al sesso che non ha mai fatto. Quando Kjell s’innamora della vicina del piano di sopra, il dramma sembra esplodere. Ma Elling sa, infine, realizzarsi come autore di poesie che affida alle scatole di crauti sugli scaffali del supermercato. Se qualcuno lo scoprirà, diventerà famoso; altrimenti resterà un “poeta underground”.

Nata come romanzo di Igvar Ambjørnsen e diventata un film da Oscar a firma di Petter Naess, Fratelli di sangue di Axel Hellstenius (1960) è una commedia che sa trattare in maniera fresca - ironica e sovente anche allegra e divertente - un tema delicato come quello delle malattie mentali, senza cadere mai nel patetico.

10/14 giugno, ore 19:30 - sala Bausch - SEMPRE INSIEME (Toujours ensemble) – Romania / Francia di Anca Visdei, traduzione di Mariellla Fenoglio, regia di Matteo Alfonso, con Barbara Alesse e Irene Villa.

Due sorelle nella Romania di Ceausescu. Una aspira a diventare scrittrice e l’altra attrice. La più anziana, Alexandra, si compromette con l’opposizione al regime e le due sorelle decidono insieme che le conviene andare all’estero. Da questo momento il racconto procede in forma epistolare, con le due ragazze che si raccontano (qualche volta con reticenza) le reciproche esperienze. La solitudine, la fame, la ricerca di un lavoro. In Svizzera, Alexandra riesce infine a realizzarsi come scrittrice, mentre a Bucarest, Ioanna, ottiene qualche successo sul palcoscenico solo grazie alla protezione di un funzionario di partito, che già corteggiava Alexandra. Alexandra ringiovanisce mentre Ioanna invecchia. Così si ritrovano nel dicembre 1989, quando (caduto Ceasuscu), Alexandra torna a Bucarest con il figlio.

Nata a Bucarest, Anca Visdei (1954) ha scritto la sua prima commedia a quattordici anni e a diciannove ha pubblicato il suo primo libro e ha visto messa in scena una sua pièce.  Dopo aver studiato regia all’Istituto di Teatro e Cinema di Bucarest, si trasferisce come rifugiata politica in Svizzera, dove diventa assistente alla cattedra di diritto internazionale presso l’Università di Losanna. Oggi vive a Parigi, dove si occupa soprattutto di teatro. Ha scritto e messo in scena una trentina di commedia. Ha inoltre pubblicato alcuni racconti per ragazzi e ha lavorato per il cinema e per la televisione. Giornalista, insegna arte drammatica e dirige due festival di cinema documentario.

17-21 giugno, ore 19:30 - sala Bausch - LA LOTTA NELLA STALLA (El combate en el establo) – Uruguay - di Mauricio Rosencof -  versione italiana Pietro Bontempo, regia Mario Jorio, con Silvia Biancalana, Elisabetta Mazzullo, Valerio Puppo

Un apologo realista che può essere letto sia come autobiografia del suo autore, sia come metafora del mondo contemporaneo. In una stalla, dove due esseri viventi stanno subendo una grave trasformazione genetica, un padrone dispotico e autoritario interviene a imporre con la forza e con il terrore la propria autorità. Delle due protagoniste, una è ormai diventata una vacca, da cui si munge il latte per il padrone; mentre l’altra cerca di resistere, cercando la forza necessaria nell’arte, e nell’insistenza con cui continua a suonare il suo flauto. Ma…

Scritta nel 1985 da Mauricio Rosencof (Florida/Uruguay, 1933), la commedia traduce in grottesco i rapporti di classe in una dittatura del mondo contemporaneo. Drammaturgo, poeta, attivista politico e giornalista uruguayano, Rosencof è stato dirigente del Movimento di Liberazione Nazionale. Arrestato come Tupamaros nel 1972, viene ripetutamente torturato e tenuto in carcere fino al 1985, quando viene liberato. Attualmente vive a Montevideo, dove dal 2005 è assessore alla cultura nella giunta municipale.

Info e prenotazioni: Elfo Puccini, sala Bausch - dal martedì al sabato, ore 19:30 (lunedì e domenica riposo) - posto unico 15 € -  tel. 02.0066.06.06 - www.elfo.org.