Mittelfest dal 9 al 24 luglio a Cividale

4 luglio 2011

Dai 9 giorni abituali ai 16 dell'edizione numero venti: Mittelfest offre quest'anno dal 9 al 24 luglio un programma quasi raddoppiato. Nel ventennale - proprio nell'anno in cui Cividale è stata ufficialmente riconosciuta Patrimonio dell'Umanità Unesco – il festival desidera tracciare un bilancio su un arco temporale che ha visto in Europa cambiare gli assetti, i confini di alcuni paesi del Vecchio Continente e che in Mittelfest ha trovato un osservatorio privilegiato. La rassegna ruoterà attorno al tema "Nazioni ed identità" ed affiancherà al cartellone artistico alcuni incontri a sfondo geopolitico con esperti quali Edward Luttwak, Lucio Caracciolo, John Hulsman, Michael Stuermer, Pino Scaccia. 


Ad inaugurare la prima serata del festival, sabato 9 luglio (ore 21.30 Teatro Ristori), sarà proprio la prestigiosa coproduzione firmata da Luca Ronconi "La Modestia" (che vede coinvolti oltre al Festival di Spoleto, la Fondazione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa e Santacristina Centro Teatrale), sul testo di Rafael Spregelburd, la figura più rilevante della scena argentina contemporanea. 


Nella sezione curata dal direttore artistico Furio Bordon tre intensi monologhi offrono, poi, un confronto sul tema dell'identità al femminile. "Lady Gray" è la giovane donna ritratta da Will Eno, con l'attesa prova d'attrice di Isabella Ragonese, in prima nazionale al festival sabato 16 luglio. Lo stesso disagio esistenziale si ritroverà nell' "Ophelia" rivisitata da Marcin Herich per il polacco Teatr A Part. Monologo al femminile anche per Das Kammerspiel: diretta da Paolo Emilio Landi, Daniela Giovanetti è la sopravvissuta alla Shoa di Daniel Call, che si aggrappa alla sua identità ebraica per non soccombere a ferite sempre aperte. A questo percorso "femminile singolare", si accostano i due spettacoli del "femminile plurale". In "E vi sussureremo" i diari, le lettere, le poesie di quattro scrittrici slovacche, vissute nell'800 e nel '900, rivelano il segreto di un'esistenza che accumula giorni qualsiasi, trasformandoli in vite straordinarie, mentre in "Uno, due, tre!" di Vladim Levanov è, invece, l'immagine cruda di tre ragazzine russe di oggi a riempire la scena. Tre spettacoli nel percorso "La guerra mangia l'anima". In prima nazionale (mercoledì 20 luglio) il nuovo spettacolo firmato Marinella Anaclerio, "Guerra" e nello stesso giorno va in scena "Giochi di famiglia", intenso racconto sospeso tra comicità e crudeltà. A concludere il trittico, in anteprima nazionale a Mittelfest "Goli Otok" di e con Renato Sarti e Paolo Bonacelli: dal nome dell'Isola Calva adibita dal maresciallo Tito a campo di concentramento tra il 1949 e il 1956. 


Ulteriore tema di confronto della sezione prosa riguarda "Il lavoro dell'Uomo". La giovane coppia di "Tu (non) sei il tuo lavoro" tratta da un testo di Rosella Postorino è umiliata dalla precarietà al punto di negarsi il desiderio di un figlio. Il vecchio vignaiolo di "Io sono il mio lavoro" - il nuovo lavoro di Pino Petruzzelli che debutta lunedì 18 luglio in prima al festival - è invece un uomo soddisfatto ed equilibrato: vigna e vita sono fuse insieme, come in un rapporto d'amore. É un vero e proprio "Elogio della leggerezza" quello che accomuna gli spettacoli "Show your face" - esplosivo incontro degli sloveni Betontanc con i lettoni Umka.LV firmato da Matia Pograjc – e "When I was dead", spassosa variazione sul tema del finto suicidio, tratta da un film di Ernst Lubitsch. 


Decadenza e perdita di identità si riflette, invece, nel modello meschino dei protagonisti dello spettacolo del Divadlo SkRAT, gruppo indipendente della nuova scena slovacca, "Anime morte", che debutta in prima nazionale al festival lunedì 11 luglio. 


Al tema dell' "Identità impossibile", è affidato lo spettacolo "Il drago d'oro" coprodotto dal Teatro Stabile Sloveno di Trieste. 


Il viaggio musicale di Mittelfest 2011, sezione diretta da Claudio Mansutti, inizia invece con un omaggio alla musica operistica italiana. Protagonista assoluta dell'evento inaugurale dell'8 luglio (ore 18.30 Chiesa di San Francesco, dopo la cerimonia che avrà luogo alle 17.30) il mezzosoprano di fama internazionale Luciana D'Intino, friulana di nascita e amata dai più importanti direttori del nostro tempo che dialogherà assieme alla FVG Mitteleuropa Orchestra diretta da Paolo Paroni per un produzione tutta regionale. 


Da segnalare, nel ricco programma musicale un'altra eccellenza regionale sul palcoscenico della prima domenica di Mittelfest: alle 11.30, nella Chiesa di San Francesco il coro polifonico di Ruda presenterà musiche di Schubert, Rossini, Felix Mendelssohn Bartholdy, Strauss, Saint-Saëns. 


La vicinanza con le repubbliche della penisola balcanica ancora scosse dalle recenti guerre fratricide, viene rappresentata tramite il messaggio musicale della No Smoking Orchestra con il celebre regista Emir Kosturica, intellettuale a tutto tondo, che dedicherà una sua nuova composizione proprio a Mittelfest 2011 (concerto fissato per lunedì 11 luglio al Teatro Verdi di Gorizia). 


Altra produzione Mittelfest sarà "Eddy Rosner Jazz dal Gulag, musica dalle costole e altre amenità", che riporta alla luce grazie all'impegno del maestro Marco Maria Tosolini l'incredibile storia dell'ebreo polacco Adolph Ignatevich Rosner, detto Eddy, violinista classico e poi funambolico trombettista jazz definito "L'Armstrong bianco". Perseguitato da nazisti e stalinisti, sopravvisse a 8 anni di gulag. 


Mittelfest non può dimenticare gli anniversari di due compositori fondamentali per l'evoluzione compositiva europea come Franz Liszt e Gustav Mahler a cui sarà reso omaggio con  "Il tempo di Gustav Mahler", che vede la partecipazione di Quirino Principe, in cui si ripercorre la biografia del compositore attraverso il corpus delle lettere e altri scritti. 


Per la danza saranno nove gli appuntamenti, otto Nazioni rappresentate (Armenia, Bulgaria, Cina, Germania, Italia, Russia, Ungheria) e molte le prime nazionali, scelte sotto la direzione di Walter Mramor. 


Intersecherà i cartelloni di musica e danza lo spettacolo di chiusura del festival: domenica 24 luglio protagonista è l'evoluzione dell'identità nella rielaborazione dei miti del passato con un'inedita versione de "La morte e la fanciulla" proposta in anteprima nazionale a MittelFest dal Balletto di Roma. Sulle note di Schubert magistralmente orchestrate da Mahler lo spettatore assiste a dilemmi quanto mai odierni sulla morte e la vita. A suggellare le coreografie di Paolo Santilli e Fabrizio Monteverde, la musica eseguita dal vivo dalla FVG Mitteleuropa Orchestra diretta dal maestro Alfonso Scarano. 


Il tema delle identità minoritarie, e di quella armena in particolare, torna anche nella sezione danza: un giovane Paese si propone alla platea internazionale rivendicando la propria unicità culturale e nazionale: la Forceful feelings è la prima compagnia di balletto armena composta da artisti professionisti. 


Da segnalare lo spettacolo di venerdì 22 luglio della Compagnia dell'Accademia di danza di Pechino (La poesia del vento) realizzato come "Evento ufficiale anno culturale della Cina". Il ricordo della storia e della cultura della Cina, la grazia e la naturalezza della calligrafia tradizionale cinese si esprimono tutti in questo spettacolo, basato su una performance corporea dal sapore classico. 


La tradizione russa rivivrà, invece, nelle straordinarie coreografie dell'immenso Igor Moiseev Ballet, compagnia-icona della grande tradizione russa, in prima nazionale a Mittelfest sabato 16 luglio nella tournée organizzata in collaborazione con il ministero della Cultura della Federazione Russa.