La vita non è né brutta né bella, ma è originale! (Italo Svevo, La coscienza di Zeno, cap. VII).

Questo è lo spirito della ironica e spregiudicata operazione di rilettura de La coscienza di Zeno. Uno spettacolo in forma di happening, diverso ad ogni replica, shakerato e servito da Paolo Rossi e dalla Compagnia del Pupkin Kabarett, ovvero Laura Bussani, Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi.

Solo loro, forse, potevano cimentarsi nell’impresa di mescolare il vecchio e il nuovo e di unire jazz, blues, pop e il rock alla letteratura e al cabaret per farci rivivere gli anni in cui un pugno di uomini si ritrovò a scrivere la letteratura più moderna del proprio tempo da Trieste, provincia multietnica e multiculturale dell’Impero Asburgico, crogiuolo di razze ma soprattutto crogiuolo di loschi traffici, di psicanalisi e avanguardie artistiche, di sedute spiritiche e di irripetibili flussi di coscienza in osterie e bordelli del porto.

Preparatevi quindi ad un entusiasmante viaggio pop nelle scandalose pagine di James Joyce, nella poesia e nel cinico umorismo di Umberto Saba e in quell’irresistibile e ironicissimo vademecum delle nevrosi dell’uomo moderno che è La coscienza di Zeno di Italo Svevo.

Attori e musicisti sul palco e Paolino “Little King” Rossi in cabina di regia saranno le vostre guide in un elettrizzante e provocatorio itinerario tra cultura alta e cultura bassa, tra mito e realtà, in cui sarà sempre consigliabile perdere la rotta con scanzonata spregiudicatezza.

È nel febbraio del 2001 che su idea di Alessandro Mizzi e Stefano Dongetti, prende il via a Trieste al Teatro Miela la prima stagione della SALA PUPKIN: uno spazio alternativo alle proposte teatrali cittadine, una via di mezzo tra il laboratorio teatrale, il localino di cabaret e altro ancora. Il pubblico recepisce velocemente lo spirito nuovo e insolito della proposta e comincia a riempire la sala ogni lunedì sera e pian piano si forma progressivamente un gruppo “instabile” di attori e musicisti. Ad Alessandro Mizzi e Stefano Dongetti si affiancano Massimo Sangermano e Laura Bussani; al duo piano-sax di Riccardo Morpurgo e Piero Purini si unisce la batteria di Luca Colussi e così nasce la "Niente Band". Nelle stagioni successive lo spettacolo del lunedì sera si trasferisce nella sala grande del Miela, ed è li che si delinea il format del Pupkin Kabarett. Paolo Rossi chiama il gruppo triestino a fare parte della Confraternita dei Precari e per mettere in scena I Giocatori, versione pop dell’opera di Dostoevskij, successivamente Pupkin approda allo Zelig di Milano come gruppo supporter di Rossi. Nel novembre 2008 presentano a Trieste il loro primo spettacolo di produzione export Tingeltanz (ovvero: essere diversamente scemi in tempi di forte idiozia percepita) che nel maggio 2010 viene ospitato al Teatro della Cooperativa di Milano e al Teatro Argot di  Roma e successivamente a Bologna, a Firenze e nel 2012 al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Nel giugno del 2009 debuttano con lo spettacolo Saturday Night Straus concepito e ideato per il territorio della Provincia di Trieste e dedicato alla “lingua” Triestina. Nell’estate 2010 la compagnia presenta TerraZemlja spettacolo comico musicale e letterario sulla filosofia del vino e delle diverse culture del Carso. Ad agosto 2013 è la volta del reading musicale Italo Svevo and Friends Blues Jazz Explosion: la Trieste letteraria d'un tempo rivista in modo serio e scanzonato,  rileggendo le pagine migliori e quelle più sconosciute di Svevo, Joyce, Saba, Kosovel, Giotti, Voghera e tanti altri.

Lo spettacolo La coscienza di Zeno spiegata al popolo, scritto e ideato da Stefano Dongetti con la collaborazione di Riccardo Cepach, Alessandro Mizzi e Paolo Rossi, si avvale di un prepotente e “contaminato” contributo musicale, una vera e propria colonna sonora, suonata e composta dal pianista jazz  Riccardo Morpurgo e dal bluesman Franco Trisciuzzi.

“Quelli del Pupkin fanno il cabaret come lo intendo io: un luogo che, più che una trovata seriale di tre minuti con battute – tormentone, è una palestra di originalità e di follia dal gusto mitteleuropeo.

Info e prenotazioni: Sala Teatro Litta – Corso Magenta 24, Milano - martedì/sabato ore 20:30, domenica ore 16:30, lunedì riposo - durata 105’ - biglietto intero €21, ridotto €11/15, abbonamento: Lunatica (carta non nominale, libera, a scalare, valida per tutti gli spettacoli in cartellone della stagione serale, escluse recite straordinarie, festa di Capodanno, festival, teatro ragazzi, rassegne e linea Apache) - www.teatrolitta.it - promozione@teatrolitta.it.