Orchestra Verdi : Tristano e Isotta con la bacchetta di John Axelrod

15 ottobre 2014

Orchestra laVerdi: Tristano e Isotta. La bacchetta  di John Axelrod scandisce gli attimi  dell’amore eterno

Giovedì 16, venerdì 17, domenica 19 ottobre il direttore americano torna alla guida de laVerdi  all'Auditorium di Milano, largo Mahler, con l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi con Wagner, Richard Strauss e Ciajkovskij, celebrando il trionfo del grande romanticismo.

John Axelrod apre la sua intensificata collaborazione nella Stagione sinfonica 2014/15 con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, di cui dal 2011 è Direttore Principale Ospite, con un programma di grande impatto emotivo.

Giovedì 16 (ore 20.30), venerdì 17 (ore 20.00) e domenica 19 ottobre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano in largo Mahler andrà in scena un potente affresco del romanticismo orchestrale che ha segnato in modo indelebile il panorama musicale di fine Ottocento, tra il mondo germanico e quello russo, con Wagner e Richard Strauss da una parte e Ciajkovskij dall’altra.

Del lipsiano sarà eseguito in apertura Preludio e Morte di Isotta dal dramma musicale Tristano e Isotta, che celebra uno dei più popolari e struggenti miti di origine medievale. Si prosegue con il poema sinfonico del compositore bavarese Morte e Trasfigurazione, per concludere con una pagina immortale del sinfonismo tout court: la Sinfonia n. 6, universalmente conosciuta come Patetica, testamento musicale del grande russo.

Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo - mar / dom, ore 14.30/19.00 - Tel. 02.83389401/2/3 - www.laverdi.org - biglietti euro 35,00/25,00/20,00/15,00.

Giovedì 16 ottobre la tradizionale conferenza  di presentazione del concerto, nel foyer della Balconata in Auditorium (ore 18.30), propone, per il ciclo “Storia della musica russa”, Un ritratto di Ciajkovskij. Con il racconto dei relatori Enzo Beacco e Fausto Malcovati, la bacchetta  di John Axelrod scandisce gli attimi  dell’amore eterno percorre e commenta aspetti e caratteri determinanti della vita e della produzione musicale del grande autore russo, che saranno poi ripresi e approfonditi nei vari concerti.

Nel primo programma impostato per noi da John Axelrod per la stagione sinfonica 2014/15, c'è il trionfo del grande romanticismo orchestrale di fine Ottocento. Apre il più celebrato canto d’amore dell’intera letteratura musicale, la disperata voce di Isotta che si spegne accanto al suo Tristano, anche lui morto per lei, sulle rive di un mare grigio e indifferente, con accanto gli amici che il destino ha reso nemici. precisa Enzo Beacco - Dopo Wagner, ecco il suo erede naturale Richard Strauss, con un’altra prospettiva della fine della vita, il poema sinfonico Morte e trasfigurazione, scritto a soli 25 anni eppure già pervaso di quelle allucinazioni sonore che troveremo tante volte, per non dire sempre, in una carriera lunghissima e tormentata. Chiude un’altra opera estrema, quella Sesta sinfonia di Ciajkovskij il cui famoso sottotitolo Patetica minimizza il senso della fine che pervade ogni nota della partitura, vero testamento di un artista ormai consegnato al suicidio da regole sociali che incombono nel tempo e nel luogo, che sono quelli della Russia zarista di fine secolo.

Info: www.laverdi.org.