Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia: trasferte a Morimondo

07 novembre 2014

Domenica 9 novembre e poi Il 14 dicembre: il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia si sposta alle porte di Milano nel suggestivo scenario di Morimondo e della suo splendido monastero, presso la Corte dei Cistercensi, che si trasformerà così in vetrina delle tipicità a filiera corta del Pavese, dell’Oltrepo e della Lomellina.

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

Turisti, curiosi  e foodies potranno trovare il meglio della cultura del gusto di questa food valley  pavese che si stende tra Milano, Piacenza e Alessandria: il Varzi DOP (prodotto con l’utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale), il salame d’oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina, anche nella sua versione ecumenica (che può essere gustato anche da coloro che professano una religione nella quale il maiale e i suoi derivati sono vietati) e infine il salame di struzzo (senza grassi) per chi non vuole sensi di colpa e assicurarsi una prelibatezza che non pesi sulla bilancia. E poi specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d’occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancheranno poi i prosciutti ed il paté di fegato d’oca della Lomellina, vini DOC dell'Oltrepò Pavese e del Monferrato, formaggi tipici, riso del Pavese, miele, funghi, la pasta fresca, il pane in tutte le sue declinazioni, le dolci offelle di Parona, succhi di frutta e salse, la birra artigianale, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati.

Morimondo è un luogo magico dove arte, cultura, natura e gastronomia si fondono insieme: merita particolare attenzione la rassegna gastronomica autunnale Morimondo ed i suoi sapori occasione per scoprire la cucina del territorio e le tradizioni negli 11 ristoranti del circondario (nel programma in allegato i dettagli). Tanti menu proposti da ristoranti e trattorie dove trovare pietanze che ricordano i sapori di un tempo e l’ospitalità della gente del luogo.

In caso di maltempo, la manifestazione verrà annullata

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