Festival della Mente – XIII edizione – Sarzana, 2-4 settembre 2016

28/07/2016

La tredicesima edizione del Festival della Mente, il primo festival in Europa dedicato alla creatività, si svolge a Sarzana dal 2 al 4 settembre con la direzione scientifica di Gustavo Pietropolli Charmet e la direzione artistica di Benedetta Marietti. Il festival è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana (www.festivaldellamente.it).

Tre giornate con 61 relatori italiani e internazionali e 39 appuntamenti tra incontri, workshop, spettacoli e momenti di approfondimento culturale dedicati ai processi creativi. Filo conduttore dell’edizione 2016 è lo spazio, indagato con un linguaggio accessibile per un pubblico ampio e intergenerazionale da grandi scienziati, scrittori, artisti, fotografi, architetti, filosofi, psicologi, storici, in relazione ai cambiamenti, alle tematiche e ai problemi del vivere contemporaneo.

La sezione per bambini e ragazzi, quest’anno curata da Francesca Gianfranchi, è un vero e proprio festival nel festival con 30 ospiti e 22 eventi (45 con le repliche) ed è realizzata con il contributo di Carispezia Crédit Agricole.

Quest’anno sono più di 500 i giovani volontari, anima del festival, che contribuiscono con il loro impegno ed entusiasmo a creare il clima di accoglienza che ha sempre decretato l’unicità del Festival della Mente.

Il festival sarà come sempre dedicato allindagine dei processi creativi, e quest‘anno abbiamo scelto come filo conduttore la parola “spazio. - dichiarano Gustavo Pietropolli Charmet e Benedetta Marietti Dallo spazio urbano allo spazio interstellare, dallo spazio delle relazioni allo spazio geometrico, “spazio” è un concetto molto attuale, che racchiude molteplici significati e può essere letto in molti modi. Attraverso il concetto di spazio è possibile così indagare i più importanti temi della contemporaneità e affrontare campi diversi del sapere, “spaziando” dalle più recenti scoperte scientifiche agli ambiti di pensiero artistico e umanistico, in linea con la vocazione multidisciplinare e divulgativa del Festival della Mente.

Apre l’edizione 2016 la lezione inaugurale del filosofo Salvatore Veca: “Un’idea di spazio pubblico”. Uno dei tratti distintivi di una democrazia è l’ampiezza e la ricchezza del suo spazio pubblico: uno spazio sociale e non istituzionale. Lo spazio in cui possono emergere potenzialità altrimenti non espresse, bisogni altrimenti non visibili. Quando i confini di questo spazio sono vietati o ristretti la qualità di una democrazia mostra un deficit significativo.

Che cosa oggi possiamo chiamare “casa”? Nel mondo globalizzato che ha abbattuto confini e distanze, dov’è il posto cui sentiamo di appartenere? Interrogativi che diventano drammatici per uno scrittore della diaspora ebraica come Jonathan Safran Foer, che racconta la fine della stabilità dei rapporti familiari, in una conversazione con il giornalista Ranieri Polese sulla paternità, l’identità ebraica, il rapporto con Israele, gli affetti, la memoria.

Dei confini della famiglia parla anche la sociologa Chiara Saraceno: in un’epoca caratterizzata da forte mobilità geografica, le singole famiglie hanno confini mobili non solo dal punto di vista relazionale, bensì anche dal punto di vista geografico e nazionale.

In Italia vivono oggi cinque milioni di stranieri: la convivenza con l’immigrazione è al centro del dibattito pubblico e dello scontro politico. L’esperto di demografia Gianpiero Dalla Zuanna ne fa una lettura con numeri e dati aggiornati.

Nuovi confini si stanno disegnando nelle geografie globali: popoli in fuga si espandono dal sud del mondo verso il nord. Ma non sono questi gli unici confini esistenti: la saggista Gabriella Caramore esplora anche i confini dell’anima, interrogandosi sul perché del bene e sulla linea sottile che lo divide dal male.

Cosa intendiamo quando parliamo di innovazione? Dietro questa parola abusata vi sono percorsi concreti, tortuosi e affascinanti. Massimiano Bucchi, docente di scienza e tecnologia, ripercorre alcune delle intuizioni che hanno cambiato le nostre vite e che emergono da processi collettivi, non da geni isolati: dalla forchetta al kalashnikov, dal mouse allo spaghetti western.

I mondi digitali raccolgono le nostre tracce e le nostre azioni in rete e con queste producono calcoli che orientano e governano sempre più la nostra vita: come mai certe informazioni hanno la precedenza su altre? Come si possono indovinare i comportamenti futuri dell’utente sulla base dei suoi comportamenti passati? Risponde a queste domande il sociologo francese Dominique Cardon. L’incontro ha il sostegno dell’Institut Français Italia.

Il posto di lavoro non c’è più. L’esperto di nuovi media Riccardo Staglianò spiega le radicali contromisure da prendere per evitare che web, robot e macchine rimpiazzino il lavoro dell’uomo.

La scuola è un organismo vivo: Christian Raimo e Marco Balzano, entrambi docenti e scrittori, considerano lo “spazio-classe” un laboratorio politico permanente, dove educare - con la letteratura, la storia, la filosofia - al pensiero critico e al confronto.

Il romanziere Bruno Arpaia e il giornalista e scrittore Alessandro Zaccuri dialogano sul tema dei rifiuti e delle scorie: il primo immagina un futuro nel quale l’Europa è stata consegnata al deserto; il secondo esplora gli usi narrativi e artistici della spazzatura.

Che cosa si nasconde dietro il successo delle fiction? Ne parlano il poeta Valerio Magrelli e il giornalista Andrea Gentile nella conferenza “Un continente emerso: le serie tv”.

Diamo spazio alla stupidità. Esiste in tutti i campi dello scibile umano: dalla politica alla religione, dalla filosofia alla letteratura e all’arte, dalla vita sociale a quella quotidiana. Ne parla il matematico, logico e saggista Piergiorgio Odifreddi.

Con il fisico del CERN Guido Tonelli ripercorriamo la nascita dello spazio e del tempo: comprenderne l’origine vuol dire ricostruire i meccanismi attraverso i quali l’universo ha acquistato le caratteristiche materiali che ci sono familiari e, forse, conoscere qualcosa della sua fine.

L’immunologo Alberto Mantovani, il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale, spiega le connessioni tra il sistema immunitario e quello nervoso centrale. L’analisi di queste connessioni costituisce una delle frontiere nello studio delle difese immunitarie.

C’è vita solo sul nostro pianeta? Non sembra, risponde l’astrofisico Giovanni Bignami: abbiamo trovato materia nobile - quella che compone stelle e pianeti - in cielo e nelle comete, manca poco per capire che i marziani siamo noi.

La scoperta dei neuroni specchio, da parte di Giacomo Rizzolatti, avvenne quasi casualmente mentre il neuroscienziato studiava il sistema motorio di una scimmia, ma ha rivoluzionato l’idea che abbiamo della mente umana, affascinando non solo scienziati ma anche psicologi e filosofi. Nel dialogo con il giornalista Antonio Gnoli ne ripercorre la scoperta e le sue implicazioni.

Di “Nuovi maschi: adolescenza, coppia, paternità” si parla con la psicoanalista Simona Argentieri, lo psicoterapeuta Stefano Gastaldi e la psicologa Giovanna Montinari, per analizzare lo sviluppo di un “maschile” che si confronta con nuovi stimoli e nuove aperture (sezione approfonditaMente).

La ribellione non è suscitata dalla rabbia: è invece una nobile attività della ragione per opporsi allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. La ragione, afferma il neurobiologo Lamberto Maffei, non vuole rivoluzioni, ma rispetto dei diritti fondamentali, quali istruzione, sanità e giustizia uguali per tutti.

Gli psichiatri Paolo Boccara, Paola Carbone e Giuseppe Riefolo esplorano le analogie tra la stanza di analisi e la sala cinematografica. Il cinema piace tantissimo ai giovani, è per loro l’occasione di dare forma alle emozioni; per gli adulti è invece la possibilità di immergersi in storie da ragazzi e così ritrovare l’intimità vivificante con l’adolescenza (sezione approfonditaMente).

Le persone con autismo ad alto funzionamento, o Asperger, hanno una mente straordinaria, che permette un’osservazione privilegiata sui mondi della percezione sensoriale, dell’elaborazione del pensiero e delle emozioni. La diversità sfida la nostra società, perché solo da essa nascono modi di pensare ricchi e propositivi: un talk show su quanto potente, stupefacente e ancora ignota sia la mente umana è quello condotto dal medico Paolo Cornaglia Ferraris, lo scrittore e poeta Giorgio Gazzolo, il compositore Nicola Gomirato, il neurologo Gianvito Martino, lo psichiatra Luca Pani e il filosofo Enrico Valtellina che si occupa di disability studies (sezione approfonditaMente).

Info, prevendita biglietti: www.festivaldellamente.it