Menotti per Gaber

24/10/2023

Il Teatro Menotti celebra il genio di Giorgio Gaber a vent'anni dalla sua scomparsa

L'arte ha il potere di superare il tempo e parlare all'umanità attraverso le generazioni.

Giorgio Gaber è uno di quegli artisti visionari il cui messaggio continua a riecheggiare con straordinaria risonanza nel nostro mondo in continua evoluzione.

il Teatro Menotti in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber è orgoglioso di presentare la rassegna Menotti per Gaber, con tre spettacoli dedicati al Signor G, un progetto unico per celebrare il suo lascito straordinario.

Un’intera settimana con tre dei suoi spettacoli più importanti: Polli d’ Allevamento, Far Finta di essere sani e Libertà obbligatoria in una maratona gaberiana senza precedenti, in occasione del ventesimo anniversario dalla scomparsa di Gaber.

Questo evento unico offrirà l'opportunità di riscoprire il suo messaggio affilato e profetico attraverso una serie di spettacoli indimenticabili.

MARATONA GABER 28| 29 ottobre

28 e 29 ottobre ore 16

POLLI D’ALLEVAMENTO

28 e 29 ottobre ore 18

LIBERTÀ OBBLIGATORIA

28 e 29 ottobre ore 21

FAR FINTA DI ESSERE SANI

24 |29 ottobre

(dal 24 al 27 ottobre alle ore 20, 28-29 ottobre ore 18)

LIBERTÀ OBBLIGATORIA

ENRICO BALLARDINI, SARA BERTELÀ, GIANLUIGI FOGACCI, ANDREA MIRÒ E MUSICA DA RIPOSTIGLIO

Di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

Adattamento e regia Emilio Russo

Produzione Tieffe Teatro Milano

In collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber

LIBERTÀ OBBLIGATORIA, seconda tappa del progetto Gaber del Teatro Menotti, con cui il “teatro canzone” sottolinea l’universalità del pensiero gaberiano anche a diversi decenni di distanza. Dopo il successo di FAR FINTA DI ESSERE SANI a Milano e in tournée nazionale (spettacolo vincitore del Premio Franco Enriquez 2022), Emilio Russo adatta e dirige ancora un testo “storico” e controverso come LIBERTÀ OBBLIGATORIA del 1976, che contiene temi e contenuti assolutamente attuali. Di Libertà Obbligatoria Sandro Luporini scrive a distanza di anni: “Sia io sia Giorgio abbiamo sempre considerato “LibertaÌ€ obbligatoria” uno dei nostri lavori migliori in assoluto”.

In scena, dal 24 al 29 ottobre, lo straordinario gruppo di FAR FINTA DI ESSERE SANI con la piccola orchestra MUSICA DA RIPOSTIGLIO e i suoi esplosivi arrangiamenti a miscelare musiche e generi, la voce unica di ANDREA MIRÒ, gaberiana per vocazione e ormai per definizione, cantante/attrice dotata di grazia, profondità e presenza e il talento prismatico di ENRICO BALLARDINI. A questo bellissimo ensemble, per dare ancora più peso e valore alle parole e ai contenuti, si aggiunge una coppia di attori di grande forza teatrale come SARA BERTELÀ e GIANLUIGI FOGACCI, tra gli artisti più apprezzati della nostra scena teatrale, per uno spettacolo collettivo che sarà leggero e profondo, ironico ed emozionante e che proverà a restituire il grande senso civile, culturale, ma anche spettacolare e popolare di quella straordinaria e indimenticabile esperienza che è stato il teatro-canzone di cui, per molti, proprio Libertà Obbligatoria è stata l’espressione più compiuta e coerente.

28 |29 ottobre ore 16

POLLI D’ALLEVAMENTO

GIULIO CASALE

Produzione Fondazione Giorgio Gaber

Basi musicali originali arrangiate da Franco Battiato e Giusto Pio

‘Polli d’allevamento’, rappresentato nel corso della stagione teatrale 1978/1979, è stato sicuramente uno dei più importanti spettacoli scritti e interpretati da Giorgio Gaber negli anni ’70 e chiude un decennio contrassegnato da eventi teatrali memorabili iniziati con ‘Il Signor G’ e proseguiti poi con ‘Dialogo tra un impegnato e un non so’, ‘Far finta di essere sani’, ‘Anche per oggi non si vola’ e ‘Libertà obbligatoria’.

È proprio nel corso di quegli anni che Giorgio Gaber si afferma come protagonista assoluto del teatro italiano e al tempo stesso come riferimento critico ed illuminante per un’intera generazione che lo ha costantemente accompagnato nel corso del decennio. Con ‘Polli d’allevamento’ accade qualcosa di importante e di decisivo nel percorso critico e intellettuale dell’Artista e del suo co-autore Sandro Luporini. La polemica nei confronti di una ‘razza’ alla quale si erano sentiti legati da un totale, per quanto critico, senso di appartenenza, arriva qui al suo massimo livello espressivo. E da quel ‘noi’ attraverso il quale fino ad allora si erano espressi, gli autori passano ad un irrimediabile e definitivo ‘Io’ sempre più isolato, polemico e antagonista. Infatti…

Il titolo stesso annuncia una presa di distanza da quel movimento giovanile che andava via via trasformandosi. Per le strade e nelle piazze non si parla quasi più della vita. Alcuni scelgono strade prettamente politiche, altri prendono posizioni di tipo misticheggiante. Quello che in ‘Libertà obbligatoria’ era un sospetto di massificazione qui si trasforma da una parte in un velleitario intervento politico, dall’altra in uno scadimento inerte che assomiglia sempre più ad una moda. (Giorgio Gaber e Sandro Luporini).

28 |29 ottobre ore 21

FAR FINTA DI ESSERE SANI

ANDREA MIRÒ, ENRICO BALLARDINI E MUSICA DA RIPOSTIGLIO

Produzione Tieffe Teatro Milano/ Viola Produzioni srl 

In collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber

Di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

Adattamento e regia Emilio Russo

Costumi Pamela Aicardi 

Luci Andrea Violato 

Con Andrea Mirò, Enrico Ballardini e Musica da Ripostiglio

Torna al teatro Menotti “Far finta di essere sani” riscrittura del regista Emilio Russo del lavoro del 1973 di Gaber & Luporini. Andrea Mirò, Enrico Ballardini e l’ensemble “Musica da Ripostiglio” intrecciano parole e canzoni per raccontare lo spaesamento dell’Uomo comune, il Signor G, davanti ai cambiamenti continui del mondo. Sono passati quasi 50 anni, sono tanti. Stupisce e rincuora il fatto che Gaber è riuscito ad anticipare i tempi. A scrivere la storia prim’ancora che questa fosse presente: terribilmente d’attualità, del resto lui era capace di raccontare la realtà come pochi al mondo, ma - allo stesso tempo - di andare oltre.

In Far finta di essere sani tutto questo è ancora più evidente seguendo il filo rosso di canzoni e monologhi dalla tematica certa e forte e ci piace molto l’idea e la possibilità di raccontarlo oggi. 

L’ironia si fa più dominante e a volte anche un po’ più aggressiva. Il tema che già trapelava negli spettacoli precedenti è quasi esclusivamente quello dell’“interezza”.  

Pare che l’uomo attraversi una fase un po’ schizoide dove a volte il proprio corpo è assai distante da certi slanci ideali. L’analisi, anche se alleggerita dall’ironia, può sembrare pessimistica ma suggerisce la possibilità di abbracciare le più grosse realtà sociali partendo da se stessi. 

Gaber/Luporini sottolineano una certa incapacità di far convergere gli ideali con il vivere quotidiano, il personale con il politico. Il “Signor G” vive, nello stesso momento, la voglia di essere una cosa e l’impossibilità di esserla. É forte, molto forte lo slancio utopistico. 

Emilio Russo

Sul palcoscenico Andrea Mirò, un’artista eclettica come pochissimi altri in Italia, polistrumentista, autrice, cantante e direttore d’orchestra ed Enrico Ballardini, attore, musicista e cantautore.

Le musiche sono arrangiate dalla travolgente band Musica da Ripostiglio, presente da anni sui palchi dei festival di jazz e sui palcoscenici teatrali di tutta Italia.

TEATRO MENOTTI

Via Ciro Menotti 11, Milano - tel. 0282873611 - biglietteria@teatromenotti.org

ORARI BIGLIETTERIA

Dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.30, dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di spettacolo

Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo

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Domenica ore 16.30

Lunedì riposo