Nutrizione, genetica, ambiente per l’educazione alla salute

20 novembre 2012

Dal 15 al 18 novembre a Milano si è svolto MilanoPediatria, importante congresso biennale per gli esperti del settore.

Nutrizione, genetica e ambiente interagiscono tra loro. - dice il prof Marcello Giovannini, presidente di MilanoPediatria - Gli alimenti sono veri e propri “modificatori” a lungo termine dello stato di salute non solo dei bambini, ma anche degli adulti. Certo per l’età pediatrica, visto che ad esempio, il cervello si sviluppa nei primi tre anni, è ancora più delicata l’importanza di una corretta alimentazione e di stili di vita sani. Abbiamo anche ribadito come il latte materno sia un vero e proprio sistema biologico e un diritto per ogni bambino, non si tratta di un semplice alimento.

Molte le domande che hanno trovato risposta, tra cui: è vero che i geni e l’alimentazione sono il tracking di salute del bambino? Sono realmente utili gli integratori in adolescenti che pratichino attività agonistica? Quali sono le strategie di screening in età pediatrica e per quali malattie? Che benefici apporta l’allattamento al seno nei bambini affetti da determinate patologie in particolare? Quali sono le relazioni derivanti da una sana alimentazione in gravidanza sul prodotto del concepimento? E quali sono le attività di Pronto Soccorso Pediatrico presso un ospedale metropolitano?

Sono stati anche illustrati importanti dati epidemiologici.

Per quattro giorni 150 tra i più illustri esponenti della comunità scientifica nazionale e internazionale e oltre 2000 tra medici e operatori sanitari nell’ambito della pediatria, della nutrizione e della prevenzione si sono riuniti per confrontarsi su vari temi e sono state presentate due importanti novità pratiche per i genitori: il decalogo per aiutare mamma e papà nel loro compito di seguire i bambini a 360 gradi, non solo sotto il profilo sanitario, ma anche intellettivo e comportamentale; e la Piramide dell’attività fisica, per un movimento nel rispetto di uno sviluppo armonico del bambino.

Domenica il congresso medico-scientifico, alla presenza di Carlo Tognoli, Presidente onorario, ha aperto le porte alle famiglie per un dialogo diretto su tutte le novità emerse e per informare i genitori su come gestire le indigestioni accidentali, le ustioni, le ferite, cosa fare in caso di primo soccorso in casi di traumi cranici pediatrici, e per dare consigli sulle soluzioni da prendere per avere una casa a misura di bambino e stili e ambienti di vita salutari. Nei giorni del congresso sono stati presentati anche il progetto Mommilk e la novità del banco del latte donato in Regione Lombardia per gli ospedali, che è un progetto pilota allargato a livello poi nazionale. Sono stati illustrati i dati del progetto di ricerca europeo Nutrimenthe che evidenziano come l’alimentazione influisca sulle performance mentali e i dati della European Academy of Nutritional Sciences (EANS). Sono state illustrate le ultime ricerche e cure relative alla bulimia, alle altre forme e mode emergenti che causano di disturbi alimentari. Inoltre sono stati presentati progetti nazionali a favore dei bambini extraeuropei come quello dell’ospedale San Paolo per la Cambogia e si è fatta formazione per preparare i pediatri a gestire la società multietnica con cui hanno a che fare tutti i giorni anche in Italia. Gli esperti hanno esposto gli ultimi studi su come diagnosticare e curare le malattie rare. Il congresso si è concluso con un ampio incontro in cui numerose famiglie hanno potuto dialogare con gli esperti e tornare a casa con informazioni utili per la sicurezza e  la salute dei bambini.

Di sicuro alle famiglie che abbiamo incontrato - dice il prof Marcello Giovannini - rimane la certezza che la loro mission comincia molto prima della nascita del loro figlio: la responsabilità del genitore parte dal comprendere che la salute è il risultato dell’impegno di ognuno di noi in quanto abbiamo provato, in questo congresso, che lo stesso ambiente può cambiare la predisposizione genetica ed evitare patologie in fase adulta. Alimentando bene i nostri figli e facendoli crescere con corretti stili di vita si possono annullare anche delle predisposizioni genetiche negative. Se il 22 giugno del 2000 la mappatura del genoma ha aperto gli occhi al mondo; ora noi con l’epigenetica possiamo ribadire che i nutrienti non sono solo fonte di energia o fattori nello sviluppo e nel mantenimento della costituzione corporea. Recenti studi di biologia molecolare hanno consentito di evidenziare che i nutrienti, sia direttamente che mediante attività ormonali, sono in grado di influenzare in modo significativo l’espressione di geni.

La relazione tra nutrizione materna, programmazione epigenetica embrionale e insorgenza di patologie croniche nell’età adulta rappresenta la base dell’ipotesi di un’origine fetale delle malattie dell’adulto. La nutrizione, quindi, e l’ambiente possono agire molto precocemente nel determinare il rischio di effetti sfavorevoli per la salute, con manifestazioni anche nell’età adulta. Variazioni nel genoma, inoltre, derivate dalla selezione positiva prodotta dai nutrienti, possono essere all’origine di patologie legate all’alimentazione quali obesità, diabete di tipo 2, tumori, cardiovasculopatie. Il genoma è, infine, in grado a sua volta di influenzare e, in alcuni casi, limitare la dieta, poiché le varianti geniche possono condizionare l’assorbimento e l’utilizzazione dei diversi alimenti e conferire alterazioni nella tolleranza ad alcuni di essi. 

Nel corso del convegno è stato ribadito il ruolo centrale del dialogo su tutte le novità medico-scientifiche tra genitori e pediatri per preservare la salute dei figli giorno dopo giorno.