FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 5, 9 maggio 2012

Casa e arredo, Tendenze

Fiction Hotel nel Fuori Salone di Milano
Il progetto di ospitalità virtuale dell’architetto Maurizio Favetta

The Fiction Hotel è il progetto di ospitalità virtuale, che l’architetto Maurizio Favetta in collaborazione con il team Kingsize Architects, ha ideato per il Fuori salone 2012 negli spazi di via Tortona 26 Courtyard.

Quest’anno il tema trainante dell’installazione è la FICTION, cioè il cinema, cioè quell’unica arte capace di partire da un massimo di realismo per giungere ad una massimo di irrealismo. Arte metanarrativa, allo stesso tempo artistica e popolare, rete di riferimenti semantici e culturali che mi fa pensare sempre più spesso ai luoghi del progetto spaziale, come a veri e propri luoghi cinematografici. Per immaginare il mondo filmico, a volte basta essere in metropolitana e allontanare la realtà ascoltando una colonna sonora a tutto volume. L’intorno diventa virtuale, scenico, ogni dettaglio è quello che hai cercato con attenzione più volte nel grande schermo. Lo spazio e’ una sequenza di inquadrature, di suspence, di misteriosi attimi di attesa.

Il sistema ospitalità, dal punto di vista concettuale, ha perso i suoi capi saldi. E’ scomparsa la sua identità. Non esiste più un modo univoco per spiegare il rapporto tra pubblico e luoghi di accoglienza temporanea. L’hotel è il luogo dove viviamo una realtà altra dalla nostra abitudine. L’hotel è un luogo stimolante per rappresentare la realtà doppia della nostra personalità, l’immagine riflessa, il progetto nel quale creare infinite suggestioni dove realtà e finzione si confondono. The Fiction Hotel, è un contenitore di storie che dal punto di vista scenografico fanno riferimento al cinema come espressione formale. Il Film tuttavia è solo un pretesto per mettere in evidenza appunto la FICTION, cioè la finzione e la precarietà dei nostri spazi razionali. L’installazione The Fiction Hotel è una dichiarazione di resa nei confronti di uno spazio razionalmente inspiegabile. Siamo tutti attori e spettatori di un film dove i linguaggi si intrecciano, dove l’assurdo diventa normale, dove lo spazio è filmico, tragicamente bello, un mondo illusorio di azioni e finzioni.

La qualità del progetto è come nell’immagine cinematografica la “Pregnanza”, il potere evocatore, vale a dire il punto di incontro tra la storia dello spazio ed il suo spettatore e non è del tutto arbitrario sostenere che in architettura come in un film, ognuno può vederci quello che vuole.

THE FICTION HOTEL è un contenitore di storie filmiche. L’installazione negli ambienti di via Tortona 26 Courtyard si estende per circa 500 mq, e presenta le situazioni ambientali tipo di una struttura alberghiera, con la distorsione immaginifica della scenografia. Il tema estetico dominante è la presenza di continue e ripetute suggestioni legate all’utilizzo dei materiali e delle superfici. Attraverso le astrazioni materiche delle superfici, è possibile attraversare i mondi e i linguaggi dell’architettura e creare nel visitatore una curiosità visiva sempre attenta e attiva. Perdersi piacevolmente nelle trame della memoria. In questa storia di contrasti le aziende che hanno contribuito alla realizzazione degli ambienti sono state fondamentali nella disponibilità a mettere in gioco la sperimentazione.

ENTRY GARDEN - E’ l’ingresso dell’hotel che si sviluppa su un prato verde, artificiale ma al limite del reale. E sui lati vasi lampade luminose a tracciare il percorso di accoglienza. Il benvenuto è quindi un prato tecnicamente artificiale ma grazie alle nuove tecniche produttive praticamente reale. E’ fornito da Radici Contract . Ai lati dell’ingresso spiccano una serie di vasi luminosi della collezione Inside Out di VG TREND a contrassegnare il percorso di ingresso all’hotel. Tendaggi di DREAM & BEAUTY.

RECEPTION - Las Vegas e Casinò Royale. Incroci di finiture materiche. Grafiche delle pavimentazioni provenienti da manipolazioni algoritmiche. Inquietanti mani sporgenti diffondono raggi di luce. La pavimentazione è in moquette personalizzata su disegno di Maurizio Favetta con Claudia Bussolari, fornita da Radici Contract. Alle pareti due scenari contrapposti: da una parte il mix sequenza di pannelli impiallacciati legno di TABU, intramezzati dalle lastre ceramiche a basso spessore di LAMINAM della serie Jungle. Dall’altra parte un vetro orizzontale argento specchiato e rigato fornito da VETRERIA RE. Sul vetro le mani luminose disegnate da Maurizio Favetta e realizzate in gesso da IGEA. Alle pareti l’effetto materico del travertino antracite di OIKOS PAINT. Infine sempre sulla stessa parete nella parte inferiore una combinazione di graniti di MOSCATO MARMI che presenta in anteprima sempre nello stesso allestimento anche una seduta per esterni in pietra lamellare disegnata da Lucy Salamanca. Come sfondo alla seduta in pietra la parete trattata da OIKOS PAINT con una finitura speciale appartenente alle collezioni delle 7 monografie sulla materia pubblicate recentemente. Sulla stessa parete una sperimentazione di Maurizio Favetta con il policarbonato di POLYPIU. Un decoro stampato fronte e retro di ispirazione pop art. I banconi reception sono sempre disegnati da Maurizio Favetta e realizzati in essenze TABU e ceramica LAMINAM. Sulla parete tendaggi di DREAM & BEAUTY. Per l’arredamento JANGIR MADDADI, giovane azienda svedese, ha fornito una serie di sedute per esterno mentre sono di BRIANFORM puff scatolari in pelle. Infine l’illuminazione: applique a forma di diamante e finitura corten di GREEN TECH , lampadari sopra la reception di VG TREND collezione Arabesque, e consulenza illuminotecnica di MORELITE che per l’illuminazione puntuale ha scelto i prodotti di Disano.

SALA DA PRANZO - Roma e via Veneto, amarcord dei luoghi della Dolce Vita. Il classico rivisitato e la decorazione eccessiva. La sala da pranzo è un omaggio al classico rivisitato.ELLEDUE ARREDAMENTI ha fornito l’intero gruppo di elementi di arredo e i complementi. Libreria, tavoli, consolle tutti in laccatura bianca. Il divano e’ della collezione DOGE. VG TREND ha fornito il set arrangement della stanza nonchè le lampade da tavolo. Alle pareti la finitura Ardesia dorata di OIKOS PAINT e il rivestimento murale personalizzato fornito da FAB 3 e disegnato da Maurizio Favetta con Caludia Bussolari. Nella sala da pranzo è prevista una demo emozionale con scenari di luce, sound e profumazioni messa in scena da MASTER KEY, società specializzata in sistemi domotici e di intrattenimento gli ambienti privati e pubblici. A loro anche la gestione della diffusione sonora a scomparsa. La pavimentazione è in ceramica della società DEL CONCA. Il modello le doghe in ceramica imitazione legno della collezione Montenapoleone.

LOUNGE ENTRANCE - Egitto e Star Gate (door to heaven) e teoria degli universi paralleli. Prima di giungere alla lobby lounge si attraversa un tunnel emozionale tempestato di tende e pavimentazioni in fibre ottiche. L’ingresso alla Lobby Lounge è uno stretto corridoio emozionale. Come pavimentazione la moquette con inserti di fibre ottiche fornita da RADICI CONTRACT su disegno di Maurizio Favetta. Pareti e soffitto in tendaggio speciale con fibre ottiche integrate a cascata di DREAM & BEAUTY.

LOBBY LOUNGE - California e Pulp Fiction. Un tocco di sofisticato postmoderno. Macchie di sangue sul pavimento e ironia delle finiture. Metalli liquidi sul bancone bar. La lobby lounge è uno spazio immersivo dove diversi linguaggi materici si amalgamo in armonia. Pavimento in moquette di RADICI CONTRACT Il modello è WHAT A BLOOD disegnato da Maurizio favetta con Claudia Bussolari. Bancone bar e tavoli laterali disegno di Maurizio Favetta per Zenoma. La finitura è in bronzo composito ossidato. Parete retro bancone con rivestimento murale di FAB 3 su disegno di Maurizio Favetta con Caludia Bussolari. I divani in pelle sono della collezione Ground di BRIANFORM mentre i cuscini sono di DREAM & BEAUTY. Tavolini modello Loft di VG TREND che fornisce anche le collezioni di lampade. Sulla lunga parete laterale lastre di specchio bronzato e rigato fornite da VETRERIA RE e intramezzate da tende di fibre ottiche di DREAM & BEAUTY. Sullo sfondo le collezioni fotografiche della area dimessa del Portello di Milano realizzate da Paolo Manusardi. A dividere gli spazi il paravento in materiale acrilico e tessuto interposto un paravento disegnato da Maurizio Favetta per FABRIC INSIDE. Infine in posizione strategica le piantane luminose di JANGIR MADDADI oggetti emblematici dal sapore cinematografico.

GIOELLERIA - Amazzonia e Fitzcarraldo. Jewellery Jungle. Un piccolo shop di gioielli artistici e  la collezione Into the Wild di Mikky Eger ambientata in un verde selvaggio - E’ una piccola area dedicata alla gioielleria artistica. La collezione in esposizione è di MIKKY EGER Jewellery Art. Presentata su supporti in metallo composito di ZENOMA. Alle spalle una tenda artistica di DREAM & BEAUTY. Gli espositori dei gioielli sono di METALFILO.

RETAIL SHOP - Giappone del 16° secolo. RAN di Kurosawa, elefantiaca tragedia guerresca che ispira il design di SHANGAI, un modulo intelligentemente pensato per esporre la merce.Disordine che diventa ordine. RAN è letteralmente il caos. SHANGAI è l’ordine. Lo spazio retail dell’hotel è caratterizzato dalla presenza di Shangai, nuovo elemento espositivo modulare fornito da METALFILO e disegnato da Walter Doppieri.

STANZA ALBERGO - Tokyo, Parigi, Londra, Los Angeles, Calgary. Il film è Inception, La stanza d’albergo in un luogo qualunque del mondo. Difficoltà a capire cosa è reale e cosa non lo è. Il bagno è un esercizio stilistico border line, il pavimento la traccia architettonica incompiuta, la testiera del letto un quadro di Fontana proiettato nel XXI secolo. La stanza d’albergo è atipica. Open space zona letto e bagno decisamente in tema surrealistico.Il bagno tutto su disegno di Maurizio Favetta con Claudia Bussolari è una composizione modulare di elementi a parete in corian attrezzabili. Il Corian è fornito da DUPONT e i lavabi speciali sono realizzati da OFFICINA DESIGN. Tutte le rubinetterie touch sono di EQUA, mentre la pavimentazione ed il rivestimento in ceramica di DAL CONCA. Sempre di OFFICINA DESIGN l’effetto cielo realizzato in Corian con la tecnica della sublimazione fotografica. Le pareti della stanza sono tratte con superfici materiche di OIKOS PAINT. Il letto si disegno di Maurizio Favetta è di TABU con impiallacciature essenze grigio, antracite. La testiera sempre su disegno di Maurizio Favetta è di ZENOMA in argento composito. Applique di GREEN TECH, Piantane di JANGIR MADDADI, lampade sui comodini di FABRIC INSIDE. Alle pareti alcuni quadri di ANNA LA STELLA con soggetti newyorkesi. Infine la moquette personalizzata di RADICI GROUP sempre disegnata da Maurizio Favetta. Gli allestimenti sono di 3D GROUP, la consulenza illuminotecnica di MORELITE, le profumazioni di OIKOS FRAGRANCES, la consulenza domotica, gli scenari emozionali, il sistema di diffusione sonora e la gestione delle registrazione pubblico sono di MASTER KEY.

Info: The Fiction Hotel - Via Tortona, 26, 20144, Milano - Tel. +39 02 36554275 - www.kingsizearchitects.com.