FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 7, 16 luglio 2012

Cultura e società, Mostre

1984: fotografie da viaggio in Italia
Omaggio a Luigi Ghirri a cura di Roberta Valtorta

In occasione del ventennale della morte, il Museo di Fotografia Contemporanea rende omaggio a Luigi Ghirri proponendo, fino al 26 agosto, alla Triennale di Milano una selezione di fotografie dalla mostra Viaggio in Italia, il progetto da lui curato nel 1984 che divenne il manifesto della “scuola italiana di paesaggio”. Le fotografie, ora parte delle collezioni del Museo, sono, per la prima volta, presentate al pubblico dopo il restauro finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il sostegno e la collaborazione scientifica della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee (PaBAAC).

Alla fine degli anni Settanta Luigi Ghirri, uno dei grandi maestri della fotografia contemporanea italiana e internazionale, curatore, docente, concepisce uno straordinario progetto di “rifondazione” dell’immagine del paesaggio italiano. Nel 1984 il progetto, che porta il titolo di Viaggio in Italia, prende forma in una mostra alla Pinacoteca Provinciale di Bari e in un libro pubblicato dal Quadrante di Alessandria, con un testo di Arturo Carlo Quintavalle e uno scritto di Gianni Celati. Vi prendono parte venti fotografi, per la maggior parte italiani: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Giannantonio Battistella, Vincenzo Castella, Andrea Cavazzuti, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Vittore Fossati, Carlo Garzia, Guido Guidi, Luigi Ghirri, Shelley Hill, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Claud Nori, Umberto Sartorello, Mario Tinelli, Ernesto Tuliozi, Fulvio Ventura, Cuchi White. Molti di loro sono oggi artisti molto noti a livello internazionale.

Le fotografie di Viaggio in Italia, diverse tra loro come i loro autori, rappresentano un calmo e raffinato esercizio della visione e propongono un nuovo ABC del paesaggio italiano indagato nei suoi elementi primari grazie a un approccio intellettuale e al tempo stesso affettivo, privo di retorica, stereotipi, gerarchie. Sono fotografie on the road, apparentemente semplici, silenziose, un po’ pensose, attente ai molti luoghi della provincia ma anche alle città: lontane dal reportage sensazionalistico, sono un invito a rivolgere lo sguardo alla quotidianità e alla normalità carica di poesia del paesaggio che ci sta intorno.

A distanza di quasi trent’anni, il progetto ghirriano offre una emozionante riflessione sull’identità del “Bel Paese” ricercata nel racconto di luoghi che ormai si sono completamente trasformati, spesso perdendo quella armonia tra natura e cultura che era un tratto così profondamente italiano.

Viaggio in Italia seppe imprimere una svolta definitiva alla fotografia italiana, ed è ormai unanimemente considerato, sia in Italia che all’estero, una sorta di “manifesto” di quella che, nata nei primi anni Ottanta, sarebbe diventata un’area fondamentale della ricerca fotografica contemporanea nota come “scuola italiana di paesaggio”.

Le 200 fotografie, che datano dal 1972 al 1983, sono oggi raccolte nel Fondo fotografico Viaggio in Italia conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea e costituiscono un insieme iconografico di straordinario valore storico e artistico.

Una cospicua selezione di fotografie viene riproposta alla Triennale di Milano a seguito del restauro conservativo finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il Servizio architettura e arte contemporanee della Direzione PaBAAC, infatti, ha voluto sostenere questo progetto come riconoscimento all’opera del maestro Luigi Ghirri e come azione di conservazione e valorizzazione di una collezione che costituisce un’espressione significativa della cultura fotografica contemporanea.

La mostra in corso alla Triennale di Milano fino al 26 agosto presenta 100 fotografie da Viaggio In Italia, una serie di fotografie di Giovanna Calvenzi che documentano la mostra e il convegno che si tennero nel 1984 alla Pinacoteca Provinciale di Bari, e il film di Maurizio Magri con sceneggiatura di Vittore Fossati Viaggio in Italia. I fotografi vent’anni dopo, prodotto dal Museo di Fotografia Contemporanea nel 2004, ormai esaurito e ristampato per l’occasione.

La mostra curata dal Museo di Fotografia di Cinisello, ospitata in un luogo importante come la Triennale, dimostra ancora una volta il prestigio di una realtà culturale cui la Provincia ha creduto sin dagli esordi - dichiara il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano, Novo Umberto Maerna – Puntare l’attenzione sulle fotografie di Viaggio in Italia firmate da Luigi Ghirri significa, da un lato, ricordare un grande maestro dell’immagine. Inoltre, come scrisse Hermann Hesse, grande viaggiatore e grande scrittore, la mostra ci farà riflettere sul fatto che”tutti noi viaggiamo, guardiamo e sperimentiamo il vivere in paesi lontani, in quanto ricercatori degli ideali dell’umanità. Nel senso più profondo, il viaggio è allora anche un rafforzamento e una conferma della nostra esigenza di un significato, di una profonda unità, di una immortalità della cultura umana”. E quindi - conclude Maerna – del suo portato di Tradizione, Storia, Identità e Radicamento.

Ancora una volta, a breve distanza di tempo dall’esposizione ’Ieri Oggi Milano’ allo Spazio Oberdan, il Museo di Fotografia Contemporanea porta nella città di Milano una mostra dalle sue splendide collezioni di quasi due milioni di immagini - dichiara il Sindaco di Cinisello Balsamo e Presidente della Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea Daniela Gasparini – Una riflessione importante sull’Italia all’interno di una sede prestigiosa, per far conoscere lo straordinario patrimonio del Museo ai tanti turisti che visitano la città offrendo un vero e proprio viaggio nello spazio e nel tempo, che apre lo sguardo sull’Italia di quasi trenta anni fa portando in luce somiglianze e differenze. In questo momento di crisi, che tocca la cultura in modo particolare e anche la nostra istituzione, il Museo di Fotografia Contemporanea continua a presentare mostre di alto livello artistico, allargando le proprie collaborazioni alla città di Milano, nella convinzione che la cultura sia un valore irrinunciabile per la crescita di un Paese.