FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 13, 4 ottobre 2014

Food and beverage, Tendenze

Sperlari: il torrone della tradizione
Cloetta (Sperlari) con Vergani e Rivoltini. È tra i promotori di vari eventi nell’ambito della Festa del Torrone

Da sabato 15 a domenica 23 novembre, a Cremona, torna la Festa del Torrone, organizzata da ben sette edizioni dalla SGP Eventi di Stefano Pellicciari.

L’edizione del 2014 della Festa del Torrone di Cremona durerà ben 9 giorni, comprese due domenica, che trasformano Cremona, che sorge sul fiume Po, nella capitale nazionale dell’intrattenimento, della gola e del dolce star bene, con un concentrato di golose degustazioni, spettacoli, eventi (più di 1509 ed incontri con ospiti illustri, tutti gratuiti. (Info, calendario degli eventi, pacchetti turistici per il Festival del Torrone: www.festadeltorronecremona.it - info@festadeltorrone.com; IAT, Informazioni ed accoglienza turistica - tel. 0372406391 - info.turismo@provincia.cremona.it).

Spizzicando pezzi, tranci e bocconcini di torrone nei diversi gusti tra gli stand, inoltre, si vagherà tra i palazzi e le affascinanti strade e piazze del centro storico cremonese.

Nell'affascinante Piazza Medioevale si affacciano il Palazzo Comunale, il Torrazzo, il Battistero e la Cattedrale Durante la visita non si può non rimanere colpiti dalla ricchezza dei dipinti e degli affreschi della Cattedrale e della Pinacoteca Civica, con preziose tele dei fratelli Campi, il San Francesco penitente del Caravaggio e l'Ortolano dell'Arcimboldo per non dimenticare la Vergine in trono del Perugino, nella chiesa di Sant'Agostino, la tavola duecentesca di Sant'Agata e l'intera superficie affrescata della Chiesa di San Sigismondo, la cui visita lascia senza fiato. Si può salire per oltre 100 metri sul Torrazzo, una delle torri campanarie in muratura più alte d'Europa, e cercare i tetti delle chiese di Sant'Agostino, San Pietro, Sant'Abbondio, Sant'Agata, Santa Margherita, San Sigismondo, fino alla scia argentata del fiume Po. Oppure si può scendere nella cripta della Cattedrale, dove sono venerate le spoglie di Sant'Omobono, il patrono cittadino celebrato il 13 novembre. Si possono visitare le botteghe dei liutai per scoprire come vengono costruiti, oggi come nei secoli scorsi, violini, viole, violoncelli e contrabbassi. Si possono visitare il Museo Stradivariano e la Collezione dei Violini Antichi più famosi al mondo. Ogni giorno feriale è possibile sentire la voce di uno degli strumenti antichi della Collezione Civica del Palazzo Comunale, assistendo ad un'audizione di circa 15 minuti.

Il protagonista della Festa del Torrone sarà, in tutte le sue ghiotte varianti, il torrone, il dolce più famoso di Cremona, ricca di una grande tradizione gastronomica, che affonda le sue radici in un affascinante passato e che arriva al presente attraverso il filo del gusto.

Il torrone, dolce, principalmente natalizio, è composto da un impasto di albume d'uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole tostate; spesso ricoperto da due ostie. Può essere duro o morbido: Il torrone duro è dovuto alla composizione della ricetta, al rapporto tra il miele e gli zuccheri ed al diverso grado di cottura dell'impasto (nel torrone duro la cottura è prolungata nel tempo fino a giungere, in alcuni prodotti tipici, a 12 ore).

Il torrone tenero ha una cottura che, di norma, non supera le 2 ore, in modo da mantenere l'umidità dell'impasto, mentre per il torrone duro la cottura è prolungata nel tempo fino a giungere, in alcuni prodotti tipici, a 12 ore.

Nel 1836 Enea Sperlari, intuendone le potenzialità commerciali, avviò a Cremona un negozio di due specialità tipiche dolciarie della città: la mostarda ed il torrone, dolce tipico della tradizione cremonese.

Il successo fu tale che i suoi prodotti divennero presto popolari non solo in Italia, ma anche all’estero, sbarcando negli Stati Uniti presso le comunità di nostri immigrati. Circa 100 anni dopo la proprietà dell’azienda fu ceduta a Pernigotti. Negli anni cinquanta, la produzione aziendale fu allargata alle caramelle ed il marchio Sperlari divenne uno dei più prestigiosi del settore, anche grazie all'invenzione del “Cofanetto Sperlari”, una lussuosa confezione regalo di caramelle, simile a quelle che, fino a quel momento, erano state usate per i cioccolatini. A partire dal 1981 l’azienda passò più volte di mano fino a quando il 16 febbraio 2012 la società svedese Cloetta, specializzata nella produzione di cioccolato, ha perfezionato la fusione con Leaf International (di cui Sperlari faceva parte tramite Leaf Italia), che raggruppa oltre allo stabilimento di Cremona, il più importante sia dal punto di vista produttivo che logistico, anche quelli di Gordona (SO), San Pietro in Casale (BO) e Silvi Marina (TE).

Alla base del successo di Sperlari c’è la continua capacità di coniugare tradizione e modernità, passato e futuro, antiche ricette ed attenzione ai nuovi gusti, eccellenti materie prime e impiego di tecniche produttive d'avanguardia. L’azienda ha conservato la passione artigiana, unendo la garanzia di una forte capacità manageriale.

Sperlari produce quattro varianti del prodotto dolciario tipico della tradizione cremonese: il torrone classico o morbido, alle nocciole o alle mandorle. Non mancano versioni "Mignon" del classico torrone, confezionati singolarmente, i torroncini vengono anch'essi prodotti nelle varianti classica (dura), morbida, o al cioccolato.

Sperlari produce anche le caramelle: ogni giorno, soltanto a Cremona, ne vengono prodotte oltre 5 milioni ed 8000 tonnellate all'anno. Le linee di caramelle sono diverse, come, ad esempio, le Gran Géeles, le Caffè Lavazza, le Club, le Galatine. La capogruppo ha in portafoglio anche i brand Saila, Dietorelle e Dietor ed è licenziataria per l'Italia della distribuzione delle caramelle Halls, Hollywood ed anche delle patatine Pringles.

Altro prodotto della Sperlari è la mostarda, tipica salsa della tradizione culinaria del nord da abbinare a piatti salati, realizzata con frutta, zucchero ed essenza di senape, solitamente molto piccante.

Info: Cloetta Italia Srl - Via Milano 16, 26100, Cremona - www.sperlari.it. Per visitare lo stabilimento è necessario prenotare. La visita dura circa un’ora e mezza. Ogni sessione può ospitare al massimo 25 persone.

Giovanni Scotti