FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 10, 10 dicembre 2017

Salute, Tendenze

Congresso SOI: nuove terapie sempre più efficaci e vecchi problemi ancora irrisolti
Il 97° Congresso Nazionale della Società Oftalmologica Italiana (SOI) si è svolto a Roma dal 29 novembre al 2 dicembre

Il 21 novembre 2017, presso l’Hotel Four Seasons, a Milano, Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana (SOI), Teresio Avitabile, Segretario Tesoriere SOI, Antonello Rapisarda e Pasquale Troiano, Consiglieri SOI, avevano annunciato che a Roma, dal 29 novembre al 2 dicembre, presso il Waldorf Astoria Cavalieri, si sarebbe svolto il 97° Congresso Nazionale della Società Oftalmologica Italiana (SOI).

Il congresso non è stato solo un’importante occasione di aggiornamento in un settore in cui l’avanzamento tecnologico è sempre decisivo per l’efficacia e la tollerabilità delle cure. Al centro dell’attenzione, infatti, ancora una volta, c’è stato il problema degli scarsi fondi destinati all’oculistica dal Sistema sanitario nazionale.

La Società Oftalmologica Italiana - ha dichiarato Matteo Piovella - intende fare chiarezza sui danni subiti dai pazienti a causa dei rimborsi sottocosto per la chirurgia della cataratta e della retina. E’ infatti in fase di organizzazione un tariffario minimo certificato da SOI sotto il quale non è possibile garantire la qualità e la sicurezza delle chirurgie oftalmiche. Tutti devono essere a conoscenza che la stessa chirurgia in Italia è rimborsata 700 euro e in Germania 3000 euro, e che di conseguenza la qualità e materiali utilizzati non possono essere gli stessi. La medicina non può essere paragonata alle svendite di fine stagione dei capi di abbigliamento. - ha commentato Piovella - In caso contrario si gioca con la vita e la salute delle persone.

I quattro giorni sono stati particolarmente ricchi di eventi e di opportunità di aggiornamento professionale per tutti gli oculisti italiani. Il programma, infatti, ha toccato tutti i più importanti temi dell’oftalmologia medica e chirurgica: glaucoma, cataratta, traumatologia, chirurgia refrattiva, oftalmologia pediatrica, strabismo, neuroftalmologia, retina chirurgica, contattologia e ipovisione. Grande spazio, inoltre, è stato dedicato, come di consueto, alle novità tecnologiche, specialmente in ambito chirurgico, che garantiscono ai pazienti risultati sempre migliori in termini di efficacia e tollerabilità.

Il Congresso SOI ha richiamato anche l’attenzione dell’opinione pubblica su una tendenza in atto da alcuni anni nel nostro Paese: il Sistema sanitario nazionale, infatti, non destina all'oculistica risorse sufficienti a restare al passo con il progresso tecnologico.

La situazione è paradossale: nella chirurgia della cataratta, così come nella chirurgia refrattiva, noi italiani siamo opinion leader a livello mondiale e i nostri centri sono ritenuti di riferimento per tutte le ricerche cliniche in questo campo. - ha esordito Piovella - Eppure questa competenza rimane quasi totalmente al di fuori del Sistema sanitario nazionale che, pur essendo responsabile tuttora del 95% delle prestazioni erogate ai cittadini, rischia la paralisi, perché la gestione non è competitiva rispetto agli strumenti di cui oggi disponiamo.

Su molte delle prestazioni erogate in ambito oculistico, negli anni passati, infatti, si è abbattuta la scure dei tagli ai finanziamenti, nelle gravi patologie come nei piccoli disturbi.

Prendiamo per esempio il glaucoma, che, com’è noto, è un disturbo dovuto all’eccessiva pressione intraoculare: mentre finora uno degli interventi possibili consisteva nel ricostruire chirurgicamente il canale di scarico dell’umor acqueo, abbiamo oggi una serie di nuovi dispositivi - sostanzialmente dei bypass, dei piccoli tubicini, di plastica o metallo, impiantabili nell’occhio - che possono risolvere il disturbo più efficacemente e con più sicurezza. - ha continuato Piovella - Ma per chi gestisce il Sistema sanitario nazionale, questo progresso non vale la spesa necessaria, e lo stesso si può dire per le maculopatie: da un paio di anni sono usciti sul mercato nuovi più efficaci e più duraturi, che però costano 5000 euro a fiala: il sistema pubblico non li passa nel nostro paese, a differenza di ciò che avviene per esempio in Germania.

E i casi che si possono citare sono numerosi.

Cataratta - E’ l’intervento chirurgico più praticato nel mondo. In Italia il rimborso per l’intero intervento è inferiore al costo dei soli cristallini artificiali di ultima generazione ed è impossibile essere operati nel pubblico con le nuove tecnologie, come il laser a femotosecondi, che garantiscono un’estrema precisione e una drastica riduzione delle complicanze.

Chirurgia della retina - E’ una chirurgia molto più complessa della cataratta, che, a maggior ragione, ha bisogno del sostegno delle nuove tecnologie, di una struttura attrezzata, di una perfetta sintesi organizzativa e di sostegno economico, nonché di un adeguato periodo di training per i chirurghi, Anche in questo caso, però, non si investe sui miglioramenti continui, già implementati nella pratica clinica degli altri paesi avanzati.

Per motivi non clinici, cioè, gli interventi e le terapie in oculistica sono rimborsati agli ospedali sottocosto. Per questo, a beneficio dei pazienti, SOI sta predisponendo un tariffario minimo sotto il quale, a parere di SOI, non sarà possibile garantire ai pazienti la miglior cura. Di conseguenza questa indicazione di SOI sarà utile ed impositiva anche per le assicurazioni che non possono pensare di continuare a rimborsare ai loro clienti importi insufficienti tarati sul sottocosto diffusi a livello ospedaliero.