FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 1, 19 gennaio 2018

Turismo d’autore, In Italia

Grottammare ed Offida
Nella Provincia di Ascoli Piceno, la più meridionale delle Marche, oltre al capoluogo, meritano una visita Grottammare, la terza città della provincia, ed Offida, la città dei merletti

Grottammare, considerata la “Perla dell’Adriatico”, è stata insignita della Bandiera Blu, per la perfetta qualità delle acque e la cura dell’arredo urbano, e dell’insegna le 3 Vele della Giuda Blu del Touring Club, che premia le località turistiche che valorizzano le risorse storico-artistiche e salvaguardano l’ambiente.

Grottammare si trova a nord della foce del fiume Tesino, si estende lungo la costa fino alle pendici delle vicine colline dove spicca l'antico borgo medievale. La frazione Ischia, che si trova a sud della foce del Tesino, forma, oggi, un unico agglomerato urbano con la confinante San Benedetto del Tronto. La seconda città della provincia di Ascoli Piceno è caratterizzata da un’ampia spiaggia sabbiosa ed un riposante lungomare, progettato nel 1932, lungo 4 chilometri, con giardini, pineta, pista ciclabile, eleganti isole relax, palmizi e laghetti. Simbolo del turismo di San Benedetto è la “Palazzina Azzurra, che, oggi, dopo un paziente restauro, è sede di mostre e convegni.

Ma torniamo alla nostra prima meta.

Grottammare, grazie alla sua particolare ubicazione, tra dolci declivi ad ovest ed il mare ad est, gode, durante tutto l’anno, di un clima mite, che permette lo sviluppo di una lussureggiante vegetazione, tra cui spiccano le palme originarie delle Canarie e le piante di arancio (che campeggiano anche nello stemma comunale a fianco della torre circolare merlata, che ricorda il giro fortificato delle mura).

Il comune di Grottammare, attraversato dal 43º parallelo dell'emisfero boreale, ha origini antichissime: vi sono tracce antropiche risalenti al neolitico; sul suo territorio è stata anche scoperta una necropoli picena risalente al VII-V secolo a.C. Qui, il 12 ottobre 1860, Vittorio Emanuele II, ospitato a Palazzo Laureati, incontrò una delegazione di notabili partenopei, che gli offrirono, formalmente, il Regno delle due Sicilie.

Di particolare fascino è il Borgo medievale, che si sviluppa attorno a piazza Peretti sulla quale si affacciano il Palazzo Priorale, l'Altana dell'Orologio, il Teatro dell'Arancio, l'elegante loggia e lo splendido belvedere. Poco distante si trova la seicentesca chiesa di Santa Lucia attribuita all'architetto Fontana e voluta da Felice Peretti, qui nato ed eletto papa con il nome di Sisto V. Nella passeggiata lungo le mura si può visitare anche il restaurato Torrione della Battaglia. La città ha dato i natali anche a Pericle Fazzini, che ha scolpito la celebre “Resurrezione”, esposta nell’Aula Paolo VI in Vaticano.

Lasciata la costa ed addentratici nel territorio ascolano possiamo arrivare fino ad Offida, un borgo del subappennino marchigiano, entrato il 2 maggio 2008 nel club dei Borghi più belli d'Italia, che deve la sua pianta irregolare allo sperone roccioso sul quale sorge, ritagliato dai due rami sorgentizi del torrente Lama, affluente di sinistra del Tronto.

Legata all'incertezza delle origini, c’è chi pensa al serpente (dal greco Ophis) e chi alla città fortificata (dal latino Oppidum,) Offida accoglie il visitatore con il torrione della rocca, resti delle mura medievali e della rocca cinquecentesca.

L’itinerario turistico in questa località è aperto dall’ex Ospedale Civile, proseguendo lungo corso Serpente Aureo si arriva alla Piazza del Popolo, dominata dal Palazzo comunale, costruito tra il XIII e il XIV secolo (torre centrale merlata), che ha la facciata preceduta da un portico a 7 arcate con un'elegante loggetta a 14 arcate alzata nel XV secolo. All'interno vi è una piccola pinacoteca con opere di Pietro Alamanno e Simone de Magistris da Caldarola. Nell'archivio storico comunale si conserva, tra l'altro, il catasto pergamenaceo mutilo del XIV secolo forte di ben 70 pergamene in caratteri gotici. Nella piazza si apre anche il Teatro Serpente Aureo, costruito nel 1820 su disegno di Pietro Maggi, ampliato e decorato poco dopo l'Unità di Italia con stucchi dorati e dipinti a tempera, che presenta una pianta a "ferro di cavallo", tipica dei teatri settecenteschi, con tre ordini di diciassette palchetti e un loggione diviso in quindici parti.

Come esempi dell’ architettura religiosa di Offida, da non perdere, segnaliamo, in particolare, la Chiesa di Santa Maria della Rocca, e il Santuario di Sant'Agostino.

Uno dei maggiori monumenti di Offida e dell'intera regione Marche è la Chiesa di Santa Maria della Rocca, situata all'estremo occidentale dell'abitato, circondata su tre lati da altrettanti dirupi. La grande costruzione in laterizio in stile romanico-gotico fu realizzata dal Maestro Albertino nel 1330 su una preesistente piccola chiesa benedettina. La cripta a tre navate, divise da due file di colonne, in laterizio, ed il piano superiore ad una navata conservano alcuni affreschi del XIV secolo. Una curiosità: lungo la scalinata d’accesso alla cripta è scolpito, su un gradino, un agnellino, che, secondo la tradizione popolare, porterebbe fortuna ai visitatori

Importante è anche il Santuario di Sant'Agostino. A seguito all'arrivo delle reliquie relative al Miracolo Eucaristico di Lanciano, l'originale chiesa della Maddalena fu sostituita da una chiesa più grande, che gli agostiniani intitolarono proprio a Sant'Agostino. La sua costruzione si protrasse dal 1338 al 1441. La facciata è barocca (1686). L'interno, modificato ed ampliato nel XVIII secolo, ha pianta a croce latina, con cupola entro tiburio e una veste tardobarocca di stucchi ed arredi lignei pregevoli: il coro e i confessionali in radica di noce sono dell'ebanista offidano Alessio Donati. Nell'interno si conservano una preziosissima la "croce santa", che conserva la reliquia del citato miracolo, un reliquiario di arte marchigiana del Quattrocento.

Offida è famosa nel mondo per la ricercatezza e la qualità del merletto a tombolo, tanto che all’ingresso del borgo c’è anche il monumento dedicato alle Merlettaie dallo scultore Aldo Sergiacomi. Il pregiato merletto è ancora oggi realizzato a mano grazie al tombolo, un rullo lungo circa 30 centimetri e dal diametro di 20 centimetri; una prebenda, vale a dire il reggitombolo a tre piedi, filo, spillini di ottone argentato e parecchie coppie di fuselli. Dal 1998 Palazzo de Castellotti ospita un Museo del merletto a tombolo. Dal 2006 l’Associazione culturale merletto a tombolo di Offida, senza scopo di lucro, si occupa di salvaguardare i tradizionali metodi di esecuzione offidani.

Prodotti di Offida: il Merletto gioiello di Iolanda Ottavia, che realizza meravigliosi orecchini, bracciali, ciondoli, spille ed altro che rappresentano la perfetta armonia fra l’arte orafa e l’arte del merletto, www.iolandaottavi.com. - Pandol, via Ciabattoni 16/18, Offida che produce i “funghettini” e i “Chichì ripieno”. I "funghetti" sono un dolce povero di farina, acqua, zucchero, albume d'uovo e semi di anice, dalla forma tondeggiante irregolare sul quale emergono delle forme bianche, simili a cappelle di funghi, dure e cave all'interno. I “Chichì ripieno”, invece, sono una schiacciata in pasta di pane sottile, forma tonda e piatta, riempita, tradizionalmente, con tonno, alici, capperi e peperoni tritati.

Dove mangiare: Osteria Ophis dello chef Maurizio Daniele Citeroni, Corso Serpente Aureo 54/b, Offida, tel 0736889920, info@osteriaophis.com, www.osteriaophis.com. Ad Offida si mangia bene e si spende poco. Da Orphis si possono gustare molti piatti della tradizione locale accompagnati da ottimi vini del territorio. Vini come l’Offida DOCG, il Rosso Piceno DOC, il Rosso Piceno Superiore DOC, il Falerio DOC, il Falerio Pecorino DOC, che si possono degustare ed acquistare nella locale Enoteca Regionale, nelle suggestive sale dell’ex Monastero di San Francesco.

Per visitare Ascoli, Grottammare ed Offida ci si può rivolgere alla Piceno Tour di Ascoli Piceno, che insieme a Confindustria e Camera di commercio Ascoli Piceno, cerca di sviluppare il turismo in questo territorio.

Info, eventi, pacchetti di visita della provincia di Ascoli Piceno: Piceno Tour, Corso Mazzini 196, Ascoli - tel 0736251700 - www.picenotour.it.

Giovanni Scotti