Un assaggio di lifestyle food photography alla Triennale di Milano

28 giugno 2012

Martedì 26 giugno, alla Triennale di Milano, è stata inaugurata la mostra A TASTE EXHIBITION, curata da Charlotte Laura Garlaschelli e Federica Sala. La mostra è il risultato bidimensionale di una prima ricerca sul lifestyle food photography condotta da Essen Taste sul magazine on line che si è poi naturalmente evoluta in una piccola mostra di preview su quella che sarà la prima pubblicazione di Zeitgeist Editore, in uscita in autunno. I primi risultati della ricerca autoprodotta dal magazine sono il frutto delle commissioni fatte a diversi fotografi, volte ad indagare i diversi ambiti della relazione tra l’uomo e gli alimenti.

Fino al 22 luglio sono visibili foto di: Jennifer Abessira, Carolina Amoretti, Adrianna Glaviano, Nadia Moro, Kuba Dabrowski, Matteo Serri, Federico Garibaldi, Delfino Sisto Legnani, Claudia Zalla, Mara Corsino.

Il food rappresentato è parte dell’identità sociale e personale, iconografia di una cultura e fotografia di esperienze, modi di vivere, ed elemento metanarrativo sulla materia che prima di tutte ci rappresenta.

In un’intervista per Food in Focus di Charlotte Plimmer, la fotografa Tessa Traeger sosteneva che si può saperne di più, e più rapidamente, sulla storia e la cultura di una nazione, cercando nel suo cibo che in qualsiasi altro modo. Il cibo è una diretta espressione dello spirito di un Paese. Lo sapeva benissimo Roland Barthes nel ’77, che si occupò della rappresentazione e dei segni della pubblicità della pasta Panzani e naturalmente Levi Strauss e Mead che si occuparono tout court della materia cibo per studi antropologici e semiologici.

Non si tratta quindi solo di segni che rimandano ad un interesse semantico e sociologico ma anche un interesse tecnico della fotografia in grado di cambiare il proprio contenuto e il proprio messaggio. La fotografia in b/n dei libri di cucina degli anni ’50 muta sé stessa con l’uso del colore negli anni ’60 e l’utilizzo di una tecnica di stampa a maggioranza di magenta, ciano e giallo e minor getto di inchiostro nero, maggiore definizione nei contorni a inizio anni ’80. E’ in quegli anni che grandi fotografi vogliono sperimentare lo still life del cibo come Irving Penn e più tardi il fashion food di Miles Aldridge.

I settori

Fashion food: Essen A Taste Magazine in questo anno e mezzo di attività, si è fatta promotrice di un ambito fotografico nuovo identificando una specifica propria e una similitudine diretta o indiretta del fashion con il food.

Home food: la fotografia di casa, il mangiare casalingo, la cucina e gli attrezzi da cucina sono un modo per scoprire le abitudini del cibo più intimo e familiare.

Kids: un ambito poco approfondito, eppure di grande interesse, è quello della fotografia di food legata ai bambini per l’idea di sapore e spontaneo. Naturale - e lo è stato anche per i fotografi del concorso con Lomography - è il fotografare i bambini durante i loro pasti e le loro prime degustazioni. L’esperienza estatica del cibo e i primi approcci che legano l’elemento vitale e la soddisfazione dei bisogni con un sé ancora in divenire.

Architettura e food: un altro ambito di nuovo interesse è la fotografia di food: l’architettura ha sempre condizionato il consumo del cibo, si pensi ai refrigeratori nei diversi momenti della storia cittadina e del consumo casalingo poi o ai forni e alla socializzazione legata alla cottura di pane e torte. Nelle città di oggi va fatta una riflessione sui supermercati, nei luoghi di consumo del cibo da strada, sulle specifiche di consumo tipiche di ogni città. Riflessione che si allarga anche ai luoghi dove è vietato consumare cibo, cattedrali, laboratori, biblioteche.

Reportage e street food: la fotografia di reportage di food ha una lunga storia e una specifica può averla tramite il reportage di cibo da strada.

Still life: se lo still life di solito rimanda ad ambientazioni leziose e manieristiche, la selezione della mostra propone alcuni scatti con reinterpretazioni inedite e contemporanea di un grande classico da rinominare.

Info: www.essentaste.com.