Premio Regina Colomba Regina Pastiera: i vincitori 2024

11/03/2024

Nelle sedute delle giurie a porte chiuse del Premio Regina Colomba Regina Pastiera 2024, organizzato da Stanislao Porzio, i giurati hanno valutato i dolci dei tanti pasticcieri concorrenti, provenienti da sette regioni italiane e dal Canton Ticino, Svizzera. I dolci in gara erano accomunati dal fatto di essere realizzati con lievito madre e ingredienti del tutto naturali, senza additivi artificiali, senza aromi artificiali e/o naturali identici, senza semilavorati (i cosiddetti “mix”), senza coadiuvanti tecnologici, perché in tutte le manifestazioni organizzate sotto l’egida di Re Panettone® vige la filosofia “Tutto naturale, solo artigianale”.

Ecco la classifica finale:

Categoria Colomba

(la ricetta classica: lievito madre, farina, canditi di agrumi in sospensione, burro, tuorli d’uovo, zucchero; in superficie, glassa di zucchero, uova e mandorle)

1° 2° 3°

Pasticceria Fra.Grante Pasticceria Roberto Pastry & Bakery Pasticceria La Monica

Capo pasticciere: Chiara Cordella Capo pasticciere: Roberto Moreschi Capo pasticciere: Francesco Lastra

Carmiano (LE) Chiavenna (SO) Castellammare di Stabia (NA)

Categoria Pastiera

(crostata con involucro e strisce superiori di pasta frolla; ripieno a base di grano, ricotta, scorze d’arancia candite, zucchero, aromi naturali)

1° 2° 3°

Pasticceria Elite Pasticceria Savarese

Bottega storica Pasticceria La Monica

Capo pasticciere: Giulia Ripamonti Capo pasticciere: Irma Brizi e Federico Di Berardino Capo pasticciere: Francesco Lastra

Vimercate (MB) Roma Castellammare di Stabia (NA)

Ecco i commenti rilasciati a caldo dai giudici a Stanislao Porzio:

GIURIA COLOMBA

• Alberto Paolo Schieppati (direttore Places) - Presidente

Sicuramente una bella esperienza di degustazione, che conferma l’alto livello raggiunto dai pasticcieri italiani in materia di colomba artigianale. Ogni assaggio è stato rivelatore di tecniche, attenzione ai dettagl, ma anche passione e visione da parte dei professionisti del dolce che hanno patecipato a Regina Colomba: una giornata che lascia ben sperare per le prossime edizioni.

• Mattia Girardelli (Chef ristorante I Girardelli, Segrate MI)

Sono grato di aver partecipato a quest’esperienza. Voglio vedere da un giudizio tecnico quanto io possa realmente raccogliere, percependo il grande sentimento legato alla pasticceria che ho provato in ogni singola colomba. Detto questo, il più grande valore che porto a casa oggi è un cuore grande da pasticciere.

• Davide Lacchini (Chef ristorante Imbarcadero, Como)

Non è stato facile giudicare, in quanto ho trovato veramente un livello molto alto di qualità. Sono stato inebriato tutto il tempo dal profumo intenso dei canditi e delle mandorle. È stata veramente una giornata meravigliosa ed è bello vedere che ci sono ancora tanti professionisti pronti a mettersi in gioco. Ringrazio l’organizzatore, Stanislao Porzio, il presidente Schieppati e tutta la mia giuria.

• Paola Pioppi (Il Giorno)

Partecipare a questa giuria dà la possibilità di seguire anno dopo anno l’evoluzione della ricerca qualitativa e la volontà costante di superare il livello già altissimo dell’edizione precedente. È un impegno che si è percepito in buona parte dei prodotti in gara e questo lascia la sensazione di un altissima professionalità, capace di conquistare chi avrà la fortuna di consumare questi prodotti.

• Roberta Rampini (Il Giorno)

Quest’anno ho notato un’attenzione e una cura nella preparazione delle colombe superiore rispetto alle altre edizioni, questo è un denominatore comune a tutte. Cinque o sei colombe le ho trovate decisamente di una qualità più elevata delle altre. Confrontarsi con gli altri componenti della giuria è sempre una grande opportunità e un’occasione di crescita.

• Chiara Vannini (Testate varie)

Per me è stato il primo anno come giurata in Regina Colomba (l’anno scorso sono stata in giuria in Regina Pastiera e in Re Panettone). Ho trovato un altissimo livello nelle colombe proposte: segno questo di un’attenzione crescente, da parte dei pasticcieri pressoché di tutt’Italia nei confronti degli ingredienti più in linea con l’archetipo del dolce, rinnovando le modalità di preparazione attraverso le più moderne strumentazioni.

GIURIA PASTIERA

• Mariella Tanzarella (La Repubblica) - Presidente

Come sempre interessante e valido per me, dal punto di vista dell’aggiornamento professionale, perché c’è sempre qualcosa da imparare dai pasticcieri e dalle conoscenze di Stanislao. Il livello era medio-alto; naturalmente abbiamo dato i voti al buio, quindi totalmente spassionati.

• Renato Andreolassi (Teletutto di Brescia e Italia a Tavola)

Sono tornato a fare quest’esperienza - qualcuno deve pur farla - che di anno in anno raggiunge traguardi sempre più impegnativi. Chi si cimenta in questa gara mette il meglio di sé stesso in una competizione che non è solo dolce, ma anche professionale.

Rispetto al passato c’è stato sicuramente un salto di qualità. una bella sfida per chi ha partecipato. Un dolce che unisce Nord e Sud.

• Emanuela Balestrino (Tutto Gelato, Pasticceria Internazionale)

Un’esperienza senz’altro interessante, la mia prima della pastiera, che mi ha dato modo di entrare in questo dolce regionale, e nelle sue interpretazioni variegate. Tra il passato coinvolgente e le sue rivisitazioni attuali, questo dolce si pone fra i più interessanti del panorama italiano. Le varie combinazioni fra i suoi ingredienti - i tipi di ricotte, i vari canditi, la scelta tra il burro e lo strutto - ne fanno un prodotto in costante evoluzione.

• Paolo De Simone (Patron pizzeria Modus, Milano)

Complimenti per aver organizzato la gara. La pastiera non è celebre come la colomba e il panettone. Questo, che nasce come dolce campano, si sta espandendo sempre più nel territorio italiano e non solo.

La pastiere che abbiamo gustato oggi erano una diversa dall’altra, in maniera netta. Si è confermata una mia teoria sulla pastiera: è un dolce molto personalizzato. La ricetta è sostanzialmente la stessa, ma la mano fa tanto. Ritengo che sia un dolce molto complesso da produrre e fra quelle assaggiate ne abbiamo trovato qualcuna davvero interessante

• Fabrizio Margarita (Patron pizzerie Vurria, Milano)

Ho apprezzato molto quest’iniziativa. Fra i parametri di giudizio la colonna finale, quella dedicata alla vicinanza di ogni campione d’assaggio al mio archetipo del dolce era la più interessante, quella che mi ha permesso di dare un voto più personale. Venendo dalla Campania, questo per me è un dolce dell’infanzia, perciò sono stato molto contenton dell’invito.

• Cesare Zucca (Italian Press New York Milan)

Molto piacevole essere coinvolto in una giuria per decidere quale sia la migliore pastiera napoletana, classico dolce della Pasqua. Un compito gradevole, dolce, ma se vogliamo anche impegnativo. Infatti una pastiera va attentamente analizzata nell’aspetto, scrutata nella forma, annusata con attenzione e infine gustata. A questo punto, buona pastiera a tutti!

L’organizzatore, Stanislao Porzio, ringrazia il sostenitore del premio, il Molino Dallagiovanna, sponsor dalla prima ora di Re Panettone®, che fornirà anche i premi ai vincitori. Per ulteriori informazioni: 02 2048 0319, 349 8469 856.