Il Museo Cantonale d’Arte di Lugano presenta fino al 22 maggio 2011 l’esposizione Collezione Christian Stein. Una storia dell'arte italiana, una selezione di circa cento capolavori dell'arte italiana del dopoguerra. La mostra è realizzata in coproduzione con l'IVAM, Institut Valencià d’Art Modern di Valencia. L’iniziativa si iscrive nella linea espositiva del Museo Cantonale d’Arte dedicata al collezionismo e, al contempo, in quella rivolta all’arte italiana dagli anni Cinquanta ad oggi.
In mostra sono presenti circa cento opere selezionate tra le molte, raramente esposte o, al contrario, cedute in seguito ai migliori musei del mondo. Cento opere che evocano e ripercorrono la storia della Collezione Stein, mitica narrazione di un momento irripetibile della storia culturale europea. L’esposizione propone monocromi di Manzoni e Lo Savio, sculture di Melotti, tagli di Fontana, una scultura di Colla, cementi armati di Uncini, "manifesti" di una nuova radicalità, che narrano gli anni cinquanta e sessanta di una Italia intrisa di storia classica e, al contempo, immersa nella contemporaneità del dopoguerra e del boom economico. Una collezione attraverso cui scoprire l’arte italiana nei suoi aspetti emblematici: l’eredità e le relazioni con le avanguardie storiche, le risposte all’ascesa dell'arte americana, un modo radicalmente diverso, peculiarmente italiano, di guardare alla storia dell’arte e di vivere la cultura dell’epoca.
L’esposizione evoca una stagione in cui la visione degli artisti corrispondeva a quella degli allora rari collezionisti, un’epoca nella quale l’intenso incontro con un'opera poteva trasformare una gallerista in collezionista attenta a conservare per le generazioni successive la funzione testimoniale dell'arte. La mostra offre al pubblico un'occasione per riflettere sul sistema dell'arte, sulle possibili modalità di coltivare una collezione, ma soprattutto propone un percorso tra capolavori di grande vibrazione emozionale e di profondo rigore intellettuale.
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