La Triennale di Milano propone la mostra fino al 1° settembre 2013

La mostra SENZA PERICOLO, COSTRUZIONI E SICUREZZA alla Triennale

  Cultura e società   

Il tema cardine della mostra SENZA PERICOLO, COSTRUZIONI E SICUREZZA, curata da Federico Bucci con il progetto di allestimento di Alessandro e Francesco Medini, è Costruzioni e sicurezza in quanto intende promuovere un cambiamento culturale e diffondere il valore della sicurezza attraverso l’arte e la formazione.

Questa mostra vuole porre l’accento sull’educazione e sul valore etico della sicurezza attraverso la formazione di una nuova sensibilità culturale dei lavoratori, dei datori di lavoro, dei progettisti, dei cittadini. - spiega Cristina Tajani, assessore alle Politiche del Lavoro al Comune di Milano -  Si tratta di un progetto culturale coerente con gli sforzi che l’Amministrazione comunale sta facendo insieme alle parti sociali per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei cantieri e luoghi di lavoro della città.

Le radici del rapporto tra sicurezza ed edilizia affondano nella storia dell’architettura: È bene notare che dobbiamo all’architetto soprattutto la sicurezza, il prestigio e il decoro dello stato – spiegava Leon Battista Alberti già nel 1452 – perché egli fa in modo che noi possiamo vivere nel tempo libero in modo sereno, divertente e salutare, nel lavoro con successo e guadagno, e in entrambi in maniera decorosa e senza rischi.

Con questa mostra, la Triennale di Milano pone così l’accento sull’educazione, spostando l’attenzione sul piano culturale attraverso la formazione dei lavoratori, dei datori di lavoro, dei professionisti e del comune cittadino.

L’esposizione presenta le relazioni che intercorrono tra il mondo delle costruzioni e i temi della sicurezza, a partire dall’originale significato, già presente nella trattatistica architettonica classica, espresso nel concetto di “sine periculo”, ovvero l’assicurazione che il progettista e il committente dell’opera edilizia si assumono verso il rischio di incidenti per chi lavora alla sua realizzazione, per i futuri abitanti e per l’ambiente circostante.

La mostra è suddivisa in 9 sezioni che compongono un percorso espositivo che ha il suo cuore nell’allestimento degli “Spazi del lavoro e Men and Women at Work”, vale a dire la sicurezza negli ambienti di lavoro, dal cantiere edilizio alla fabbrica, all’ufficio. Si comincia con la sezioneZona residenziale”, intesa come luogo urbano che esprime stabilità economica e sicurezza. Si prosegue con la sezione “Ricostruzione”, espresso come rinascita a una nuova vita. Superata la sezione “Macchine invisibili”, che propone le strutture degli impianti necessari alla vita urbana, si arriva al cuore dell’esposizione con gli “Spazi del lavoro + Men and Women at Work”, vale a dire la sicurezza negli ambienti di lavoro, dal cantiere edilizio alla fabbrica, all’ufficio. Spazio anche al connubio “Architettura e sorveglianza” in cui il tema della sicurezza è legato alla popolazione ed al territorio. Nella sezione “Dispositivi di protezione individuale” sono esposti materiali, forme, evoluzioni stilistiche di quegli oggetti, che, a partire dai primi rudimentali caschi da cantiere, ancora oggi continuano a migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori: A conclusione del percorso si trova “Paesaggi della sicurezza”, una galleria di ritratti fotografici di Marco Introini dedicati a luoghi eterogenei, costruiti per proteggersi dai rischi di ogni tipo.

Il catalogo, a cura di Federico Bucci e realizzato da Editrice Compositori, approfondisce le nove sezioni della mostra in 224 pagine con immagini a colori e con un dialogo fra l’autore e Alessandro Mandini.

Info: Triennale di Milano – Viale Alemagna 6, 20121, Milano – tel +3902724341 - www.triennale.org

(GS)

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