La mostra, a cura di Maria Antonella Fusco e Nicoletta Ossanna Cavadini, è visitabile fino a domenica 4 maggio 2014

Chiasso, M.A.X. .Museo: Luigi Rossini (1790-1857) incisore

  Cultura e società   

Il tema scelto per la stagione del Centro Culturale Chiasso (Svizzera) 2013-2014 - il viaggio - si sposa con il filone relativo alla “grafica storica”. Il m.a.x. museo propone così una mostra che, per la prima volta, approfondisce il percorso artistico e biografico di Luigi Rossini (1790-1857), maestro dell’arte incisoria e riconosciuto dalla critica come l’ultimo grande illustratore delle meraviglie di Roma e Pompei dopo Giuseppe Vasi e Giovanni Battista Piranesi, prima dell’avvento della fotografia.

Cugino del compositore Gioachino, amico e collega dello scultore Adamo Tadolini, Rossini collaborò per tutta la vita con Bartolomeo Pinelli, beneficiando della stima e della protezione di Antonio Canova e Vincenzo Camuccini.

A cura di Maria Antonella Fusco, Direttrice dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma - Ministero italiano dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - e di Nicoletta Ossanna Cavadini, Direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso, la mostra presenta 26 disegni acquerellati inediti, 108 incisioni, 10 matrici in rame restaurate per la mostra, un modellino della colonna dell’Imperatore Foca, un ritratto di Luigi Rossini a olio, un busto in marmo di Luigi Rossini, 2 incisioni e un disegno di Pietro Bianchi, un’incisione di Bartolomeo Pinelli, un disegno di Gaspare Fossati, 6 Raccolte delle stampe “in folio”: Frontespizio delle Antichità di Roma divise in 40 vedute, Raccolta di Cinquanta Principali Vedute di antichità (1818-1819), Le Antichità romane … (1823-1929), I Sette Colli di Roma antica e moderna (1829 ), Le Antichità di Pompei (1830), Il Viaggio Pittoresco da Roma a Napoli (1839) e la Raccolta di quattordici vedute pittoresche di Tivoli ricavate dal vero da Bartolomeo Pinelli (1825), 11 gemme e 7 monete della raccolta privata Rossini, oltre a una selezione dei suoi libri, lettere e appunti. Complessivamente sono esposte 152 opere, oltre ai materiali librari d’archivio.

Per la prima volta vengono presentati suggestivi e inediti disegni acquerellati eseguiti in preparazione dei “rami” per effettuare l’incisione all’acquaforte, affiancati alle corrispondenti matrici e quindi alla stampa realizzata, in una ricostruzione del processo creativo che permette al visitatore di cogliere il passaggio dal disegno all’incisione e, di conseguenza, di verificare le scelte operate da Luigi Rossini - nel momento della composizione, infatti, Rossini decide di modificare, omettere o aggiungere alcuni elementi che non lo soddisfano per ottenere un effetto di grande suggestione scenografica. I preziosi “rami” esposti provengono dalla ricca collezione dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, una delle tre principali raccolte pubbliche di matrici al mondo - rami che sono stati resi idonei con interventi di restauro dal Laboratorio diagnostico dell’Istituto Nazionale per la Grafica appositamente per l’esposizione al m.a.x. museo. Le rare incisioni arrivano, invece, dalla Collezione Lanciani presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma e dalla Civica Raccolta di Stampe “Achille Bertarelli” del Castello Sforzesco di Milano.

È un viaggio finora non meglio noto quello di Rossini che, grazie alla ricerca svolta, svela “segrete” passioni per l’arte e l’archeologia, disavventure personali e grandi riconoscimenti accademici. Roma e Pompei sono illustrate in maniera inedita attraverso i loro monumenti e le scoperte più significative dell’epoca, temi imprescindibili per il conoscitore e viaggiatore erudito che fu Luigi Rossini. Un vero e proprio itinerario il suo, quindi, caratterizzato dall’approccio senz’altro innovativo della tecnica e della rappresentazione all’acquaforte rafforzata a bulino e puntasecca di un mondo in rapida trasformazione.

L’esposizione focalizza la produzione grafica e incisoria di Rossini da riferimento neoclassico della cultura dell’antico all’apertura verso le prime espressioni del Romanticismo e del Pittoresco lette attraverso una copiosa produzione che va dalla Raccolta delle antichità romane, alle Antichità di Pompei, agli Archi trionfali, ai Sette colli di Roma antica e moderna, alla Scenografia di Roma moderna fino al Viaggio pittoresco da Roma a Napoli, in un periodo compreso dagli anni Venti agli anni Cinquanta dell’Ottocento.

La mostra verrà inaugurata poi all’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma giovedì 9 ottobre 2014 e sarà visibile sino a domenica 30 novembre 2014.

Per la ricerca condotta e l’alto valore scientifico, la mostra è promossa con l’Adesione del Presidente della Repubblica italiana.

Il catalogo a cura di Maria Antonella Fusco e Nicoletta Ossanna Cavadini, con prefazione di Carlo Bertelli e saggi (oltre alle curatrici) di Raffaella Castagnola, Rita Bernini, Giovanna Scaloni, Giulia Demarchi, Antonella Pozzi Imolesi, a corredo un’inedita appendice documentaria con un ricco apparato iconografico e l’intera “impresa editoriale” eseguita da Luigi Rossini, pubblicato da Silvana Editoriale, 2014, bilingue italiano/inglese, 24 x 24, pp. 240, tutte le immagini in mostra sono riprodotte, CHF 38.-, Euro 32,00.

Info: m.a.x. museo - Via Dante Alighieri 6, 6830, Chiasso (Svizzera) - Tel +41916950888 - info@maxmuseo.ch - www.maxmuseo.ch.

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