In Brasile, in Malesia, in Lituania, in Norvegia, in Croazia a Fiume, nella Death Valley, al Joshua Tree National Park in California

Viaggi intriganti da tutto il mondo

  Turismo d’autore  

Tourism Malaysia presenta Year of Festivals 2015 -

L’Ente del Turismo della Malesia dà il via a una serie di eventi e appuntamenti lunghi un anno per celebrare la multiculturalità della destinazione. Il logo di MyFest 2015 riproduce il Rebana Ubi, un tamburo, strumento musicale tradizionale che viene spesso associato alla destinazione per rappresentare il paese multiculturale e dal ricco patrimonio storico.

Il calendario di appuntamenti denominato Endless Celebrations propone attività che si sviluppano lungo tutto l’anno e in tutta la Malesia: festival culturali, momenti unici di shopping, eventi di tipo internazionale a tema eco-tourismo, arte, musica, esposizioni, serate gastronomiche.

A Kuala Lumpur installazioni luminose, il Formula One Festival in occasione del Gran Premio automobilistico della Malesia nel circuito di Sepang, il Malaysia International Shoe Festival dedicato alle calzature. La danza sarà invece la protagonista del Festival Tari Malaysia, poi il Ramadhan Festival con eventi dedicati alla cultura islamica.

Info: www.tourismmalaysia.gov.my

Patrimoni mondiali dell'umanità Unesco in Brasile -

Sono 24 in tutto tra patrimoni naturali, culturali e immateriali, nominati ufficialmente a partire dalla conferenza generale dell'UNESCO del 16 novembre 1972 fino a oggi.

Partendo dai patrimoni immateriali, il 2014 è stato l’anno della Capoeira, affascinante danza-lotta famosa in tutto il mondo e simbolo riconosciuto della cultura brasiliana, accanto al Fandango, festa popolare che si svolge a Natal in onore dei marinai.

Nella lista dei patrimoni immateriali del Brasile ci sono anche lo Yaokwa, il rituale celebrato dall’etnia Enawene Nawe e il Frevo, danza tradizionale del Brasile tipica del carnevale del Pernambuco, e il Samba de Roda, una festa a base di musica, danza e poesia originaria dello Stato di Bahia, nella regione del Recôncavo.

Il Brasile abbonda anche di meraviglie naturali e sono ben sette i siti Unesco: le riserve della foresta atlantica, l’arcipelago di Fernando de Noronha, l’Area di conservazione del Pantanal, il Parco nazionale di Iguazu con le sue imponenti cascate, la riserva naturale dell’Amazzonia, la Chapada dos Veadeiros insieme all’Emas National Park e la riserva forestale della Costa Atlantica.

Per quanto riguarda i patrimoni culturali, l'ultimo inserimento in ordine di tempo risale al 2010 e riguarda la seicentesca Praça São Francisco a São Cristóvão. Il TO Evolution Travel propone numerosi itinerari, anche molto suggestivi, che toccano alcuni di questi luoghi.

Info: www.visitbrasil.com - www.brasile.evolutiontravel.it.

Lituania tra storia e cultura: visitando i siti Unesco -

Un viaggio nella cultura della Lituania segue il percorso tracciato dalle località che per il loro significato storico, artistico e culturale sono state inscritte tra i siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO: la città vecchia di Vilnius, la Penisola Curlandese e la riserva culturale di Kernavë. Sono invece inclusi nella lista Patrimonio orale e immateriale dell'umanità dell'UNESCO la produzione artigianale delle croci, di cui si possono ammirare splendidi esempi nella Collina delle Croci a Šiauliai, e il festival delle canzoni tradizionali, un grande evento culturale che si svolge ogni quattro anni.

Tra i siti più famosi la Città vecchia di Vilnius è Patrimonio dell’UNESCO dal 1994. Centro politico del Gran Ducato di Lituania dal 13° al 18° secolo, Vilnius ha svolto un ruolo di primaria importanza nello sviluppo culturale e architettonico dell’Europa Orientale.

Il centro storico della città, ben preservato, presenta stili architettonici differenti: l’aspetto medievale, caratterizzato da isolati irregolari e strade strette che si aprono su grandi piazze realizzate in periodi successivi e sulle quali si affacciano edifici gotici, rinascimentali, barocchi e neoclassici.

Famosi la Torre di Gediminas, simbolo della città medievale, il complesso risalente al 16° secolo dell’Università con il suoi 13 cortili, il Municipio neoclassico con la sua piazza, le oltre 50 chiese come quella tardo-gotica di Sant’Anna e quella barocca di San Casimiro, dedicata al patrono della città.

Info: www.lithuania.travel

Idee per un indimenticabile inverno in Norvegia -

In Norvegia l'inverno non è semplicemente una stagione, ma è molto di più! E' un mondo che fa dei contrasti la sua forza, come il buio che fa da sfondo alle magiche aurore boreali o come la natura così unica da invitare, nonostante il freddo, a vivere all'aria aperta.

Vedere l'aurora boreale è un'esperienza che lascia a bocca aperta. Per vederla, andate in Norvegia del nord o nelle Isole Svalbard nel periodo compreso tra tardo autunno e inizio primavera, quando è buio dalle 18 all'una di notte, e avete le probabilità più alte di avvistare l'aurora boreale.

A febbraio e marzo le giornate sono più lunghe e potrete ammirare meglio il paesaggio ricoperto di neve. Scaricate Norway Lights gratuitamente e partite all'esplorazione. Questa app vi mostrerà dove e quando andare a caccia di aurore boreali. - Hurtigruten in navigazione. L'inverno è forse il periodo migliore per esplorare le parti più remote nel nord del paese. Il sole a nord del Circolo Artico si nasconde sotto all'orizzonte per intere settimane.

A caccia di aurore boreali, una delle attrazioni principali di un viaggio invernale, il postale Hurtigruten, lontani dalle luci artificiali, offre le migliori possibilità di osservare i mistici colori di questo straordinario fenomeno naturale. Potete inoltre partecipare a emozionanti escursioni come una visita a un wilderness camp oppure al Kirkenes Snow Hotel, a un'avventura in motoslitta o su slitta trainata da husky.

Info: www.visitnorway.com

In Croazia: il Carnevale di Fiume -

Fiume è una città particolare da diversi punti di vista e tra questi c'è pure una particolarità che la distingue dal resto del mondo. Parliamo della quinta stagione dell'anno. Mentre per gli altri un anno ha quattro stagioni, Fiume ha creato la sua particolare quinta stagione -

Il Carnevale di Fiume. Uno dei carnevali più conosciuti al mondo, dopo quello di Rio, inizia con il tradizionale innalzamento del cosiddetto “pust” (Messer Carnevale) e con un grande spettacolo nell’ambito del quale viene scelta la reginetta del Carnevale di Fiume, mentre il sindaco consegna le chiavi della Città al Mastro del Carnevale.

Una serie di programmi - feste in maschera, sfilate, concerti, attività sportive, spettacoli, un auto-rally portano a due eventi finali - la Sfilata dei bambini e la Sfilata carnascialesca internazionale. La fantasia, l'umorismo e l'originalità dei gruppi carnascialeschi, un vortice di colori e forme, portano infine a una sfilata di centinaia di carri allegorici, migliaia di maschere e un gran numero di spettatori giunti dalla Croazia e dall'estero.

Info: www.it.croatia.hr - www.facebook.com/croatia.hr

Il fascino dei deserti californiani -

E’ proprio l’inverno la stagione migliore per andare alla scoperta dei deserti della California, della Death Valley e del Joshua Tree National Park. Il deserto è un luogo affascinante che suscita emozioni diverse, pace, solitudine, timore, piccolezza di fronte ad una natura che è padrona del luogo.

Il deserto più conosciuto della California è sicuramente all’interno del parco nazionale della Death Valley, la famosa Valle della Morte, più volte immortalata nei film per il suo scenario quasi lunare. La visita parte dal Badwater Basin, che si trova a 86 metri sotto il livello del mare ed è il punto più basso del Nord America.

E pensare che a soli 122 chilometri di distanza si trova il punto più alto del Nord America, il Mount Whitney (4.421 metri di altezza). Si prosegue poi verso Zabrinskie Point, caratterizzato da formazioni di roccia spugnosa. Per gli appassionati di geologia consigliata una tappa alla Racetrack Playa per vedere da vicino le famose “moving rocks” o pietre mobili.

Dirigendosi verso sud est si raggiunge il Joshua Tree National Park, dove si incontrano il deserto del Mojave e il deserto del Colorado. Gran parte dell’area è caratterizzata dai famosi “Joshua Tree”, alberi dalla forma molto particolare, che ricevettero il nome da un gruppo di coloni mormoni che attraversarono il deserto del Mojave nella metà del XIX secolo.

Info: www.visitcalifornia.it

Franca Scotti

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